Nella serata di ieri, Apple ha calato il suo poker d’assi presentando ufficialmente i nuovi iPhone 15 e 15 Plus e iPhone 15 Pro e 15 Pro Max, smartphone che debutteranno alla fine di questo 2023 ma continueranno a dire la loro anche nel corso del 2024.

I modelli “base” della gamma 2023 della mela morsicata potrebbero comodamente configurarsi come antagonisti dei flagship Made by Google del 2022, ovvero Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro. Proviamo a vedere quali sono i punti di forza dei nuovi iPhone “base” e quali quelli dei massimi esponenti della filosofia Android di Google.

Gli iPhone 15/Plus e i Google Pixel 7/7 Pro a confronto

Partiamo da una premessa: Apple ha annunciato gli iPhone 15 e iPhone 15 Plus il 12 settembre 2023; Google ha annunciato i Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro il 6 ottobre 2022. Ne siamo coscienti.

Queste due gamme di smartphone si passano tra loro quasi un anno ma, considerando che i nuovi iPhone “base” ereditano gran parte delle specifiche dai Pro della generazione precedente e vengono posizionati a un prezzo più basso, sembra interessante confrontarli con i Pixel più recenti, quelli del 2022, che si configurano all’interno del panorama Android, solo solo per il posizionamento, allo stesso modo di come Apple posiziona i suoi iPhone base; il tutto, nel più classico dei dilemmi “meglio Android o iPhone”?

Design: due filosofie completamente diverse

Per quanto concerne design e qualità costruttiva, Apple e Google concordano in pochi dettagli che, tuttavia, pongono i quattro dispositivi protagonisti della sfida sullo stesso piano: sia gli iPhone 15 “base” che i Google Pixel 7 possono godere della certificazione IP68 e sono realizzati con un telaio in alluminio e le altre parti in vetro.

Gli iPhone 15 e 15 Plus, poi, ripropongono in pratica lo stesso design, trito e ritrito, dei melafonini lanciati sul mercato dal 2020 in avanti, ereditando però la parte frontale con cornici ridotte e simmetriche e la Dynamic Island dai modelli Pro dello scorso anno. La parte posteriore, abbastanza pulita, ospita in alto a sinistra un comparto fotografico doppio, collocato all’interno di un’isola quadrata, d’ispirazione per molti brand del panorama Android.

I Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro sono leggermente diversi tra loro: a parte le dimensioni, il modello “base” sposa la filosofia dello schermo piatto (e le cornici attorno al display sono più generose), mentre il modello “Pro” presenta i bordi curvi (e le cornici sono meno spesse ma non simmetriche). Al posteriore, invece, troviamo la Camera Bar, un fascione sporgente (in alluminio), all’interno del quale risiede il comparto fotografico. Questo aspetto, unico nel panorama smartphone, può piacere o non piacere.

Parlando di display, tutti e quattro i modelli presentano un pannello OLED con buona luminosità e buona densità di pixel. La differenza principale, però, risiede nel refresh rate: Apple si affida, ancora una volta, a pannelli a 60 Hz, ormai quasi anacronistici e presenti solo sui base gamma tra gli smartphone Android; Google, invece, ha scelto un pannello a 90 Hz per Pixel 7 (il minimo sindacale, ormai) e un pannello a 120 Hz per Pixel 7 Pro. In termini di fluidità, non c’è storia.

Performance: Apple A16 Bionic vs Google Tensor G2

Parlando di performance pura, gli iPhone 15 e 15 Plus possono contare su quello che, ancora oggi, è uno dei migliori SoC per smartphone: parliamo dell’Apple A16 Bionic, realizzato a 4 nm da TSMC, in grado di far risultare qualsiasi operazione fluida senza scaldare o impattare troppo sulla batteria.

Il Google Tensor G2 è, invece, croce e delizia dei Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro: i suoi punti di forza risiedono nella gestione di tutte le funzionalità legate al machine learning; i suoi punti deboli, invece, risiedono nella gestione delle temperature e si riflettono, di conseguenza, sull’autonomia che risulta altalenante e, talvolta, insufficiente.

Gli iPhone 15 promettono passi in avanti ma i Pixel hanno la GCam

Gli iPhone 15 e 15 Plus possono contare su un comparto fotografico doppio con sensore principale da 48 megapixel e sensore ultra-grandangolare da 12 megapixel. I due smartphone sono in grado di sfruttare il sensore principale per ottenere uno zoom “ottico” 2x, tramite ritaglio dell’immagine (che rimane a 12 megapixel).

I Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro condividono tra loro il sensore principale da 50 megapixel, il sensore ultra-grandangolare da 12 megapixel e gli algoritmi super della Google Fotocamera. Il modello Pro, inoltre, è l’unico del lotto (di confronto) a potere contare su un teleobiettivo periscopico per lo zoom ottico 5x. Da questo punto di vista, è il dispositivo con una marcia in più.

Android vs iOS, la sfida infinita

Più volte abbiamo portato sulle nostre pagine (e sul nostro canale YouTube), contenuti sulla sfida infinita tra Android e iOS. Piaccia o non piaccia, dopo anni di scopiazzature vicendevoli, i due sistemi operativi offrono funzionalità molto simili con qualche chicca da un lato o dall’altro.

A giorni arriveranno sia iOS 17, più personalizzabile e aperto rispetto al passato (per volere dell’UE), e Android 14, in generale un affinamento del predecessore. La questione sistema operativo è molto soggettiva: c’è a chi piace l’uno, c’è a chi piace l’altro.

iPhone 15/Plus e Google Pixel 7/7 Pro: quanto costano?

Il capitolo finale è quello che riguarda i prezzi, più contenuti del previsto per quanto concerne i nuovi iPhone 15 e 15 Plus; i Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro, già di partenza proposti a prezzi inferiori, possono godere di ben undici mesi sulle spalle che hanno fatto scendere (seppur di poco) i prezzi. Per par condicio, riportiamo i prezzi ufficiali di listino dei quattro modelli:

  • iPhone 15 e 15 Plus
    • Taglio da 128 GB al prezzo di 979 euro (15) e 1129 euro (15 Plus)
    • Taglio da 256 GB al prezzo di 1109 euro (15) e 1259 euro (15 Plus)
    • Taglio da 512 GB al prezzo di 1359 euro (15) e 1509 euro (15 Plus)
  • Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro

    • Taglio da 128 GB al prezzo di 649 euro (Pixel 7) e 899 euro (Pixel 7 Pro)
    • Taglio da 256 GB al prezzo di 749 euro (Pixel 7) e 999 euro (Pixel 7 Pro)

Gli iPhone 15 e i Google Pixel 7 esprimono, probabilmente, l’emblema del panorama smartphone in salsa Apple e in salsa Google: non offriranno l’ultima tecnologia disponibile ma mettono tra le mani dell’utente l’amalgama giusta tra hardware e software.

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