Sono giorni prosperi di novità per YouTube, che da una parte ha optato per un cambio di approccio per quanto riguarda la gestione dei controlli relativi alla Cronologia e dall’altra ha avviato i test di una nuova app dedicata all’editing video, che per il momento è accessibile soltanto tramite un sistema ad inviti. Infine, per gli YouTube Shorts è in arrivo una svolta che darà grande risalto alle dirette e favorirà la collaborazione tra creatori di contenuti.

I controlli della Cronologia di YouTube sono fuori da… YouTube

Tra la fine dello scorso anno, le app di YouTube per dispositivi Android e iOS avevano adottato una riorganizzazione delle Impostazioni, nel senso di una bipartizione di alcune voci nei due sottomenu Privacy — che convoglia le Impostazioni sugli annunci Google, i Contatti bloccati e i Termini di servizio di YouTube — e Gestisci tutta la cronologia. Quest’ultima voce, se toccata, apre un menu pop-up che chiede all’utente di selezionare l’account Google da gestire o, se del caso, di aggiungerne uno nuovo. Ebbene, la selezione di un account non fa altro che caricare la sezione dedicata a YouTube — o meglio, alla sua cronologia — all’interno della più ampia pagina Google My Activity (per intenderci, quella che potete raggiungere cliccando su questo link myactivity.google.com/product/youtube).

Questo è il cambiamento di cui parliamo in questa sede: le impostazioni della Cronologia di YouTube non sono più incluse in app, ma sono state scorporate e adesso devono essere gestite direttamente dalla pagina apposita dell’account Google. Badate bene, questo non è necessariamente un male, anzi: pur non trattandosi di un’esperienza nativa, la UI che viene caricata è molto mobile-friendly. Detto ciò, vediamo i pochi semplici passaggi necessari per gestire le impostazioni in discorso.

Come potete vedere dagli screenshot riportati qui sotto, la pagina principale evidenzia subito se la Cronologia di YouTube è attiva oppure no e contiene anche un link per ottenere qualche informazione in più. La gestione vera e propria si effettua spostandosi nella scheda Controlli. Qui, se la Cronologia è disattiva, vedrete due Impostazioni secondarie gestibili separatamente:

  • Includi i video di YouTube che guardi
  • Includi le ricerche che esegui su YouTube

Qualora, invece, decidiate di tenere la Cronologia di YouTube attiva, potrete gestire anche una terza impostazione secondaria:

  • Includi attività vocale e audio di YouTube.

Infine, potrete disattivare o attivare l’eliminazione automatica della cronologia e, in questa seconda ipotesi, selezionare un intervallo di tempo tra 3 mesi, 18 mesi e 36 mesi.

Per adesso, questo nuovo approccio è stato adottato soltanto nell’applicazione principale, mentre — come potete vedere qui sotto — nelle app YouTube Music e YouTube TV viene ancora utilizzato il vecchio e più semplice — ma meno ricco di informazioni — sistema dei toggle.

cronologia di youtube music impostazioni

Nasce YouTube Create, per ora riservata a pochi

Il mese scorso, Instagram aveva lanciato dei nuovi strumenti utili per la creazione e per l’editing di Reels direttamente in app, adesso YouTube ha deciso di fare qualcosa di non troppo dissimile, ma con un’app dedicata: si chiama YouTube Create, è finalizzata a rendere più semplice le operazioni di editing per i creatori di contenuti e nel momento in cui scriviamo è disponibile per dispositivi Android unicamente attraverso un sistema ad inviti.

In particolare, i creatori di contenuti facenti uso dell’app YouTube Studio possono controllare nella dashboard l’eventuale arrivo dell’invito a provare per primi questa nuova applicazione.

Allo stato attuale, YouTube Create consente di creare video in tre proporzioni: 16:9, 9:16, 1:1; inoltre, non sono supportate risoluzioni superiori al 1080p. L’interfaccia utilizzata è quella di una classica timeline, simile a tante altre app per modificare video, è possibile aggiungere più clip video ed immagini dalla memoria interna del dispositivo e non mancano effetti di transizione da aggiungere tra le varie clip; sono supportati anche gli overlay (in forma di immagini, video e GIF) ed è presente una selezione di adesivi. Un dettaglio tutt’altro che secondario da segnalare consiste nell’accesso diretto alla Open Music Library di YouTube, la libreria copyright-free che permette di scegliere le colonne sonore dei propri video; non manca, comunque, la possibilità di selezionarne altre dalla memoria interna dello smartphone.

Tra le altre cose, è possibile eseguire ritagli, regolare il volume per bilanciare l’audio del video con i suoni di sottofondo e applicare dei filtri; mancano invece all’appello funzioni più avanzate come Chroma Key o Voiceovers. Naturalmente, non si può escludere l’aggiunta di altre funzioni prima del rilascio pubblico dell’app.

Del resto, allo stato attuale, il sistema ad inviti limita moltissimo la platea dei fortunati che possono già testarla, visto che il meccanismo non è aggirabile neppure usando l’APK. Una limitazione ulteriore è dettata dal fatto che il test coinvolge i soli utenti Android, mentre quelli iOS per adesso sono tagliati fuori.

YouTube Shorts sulla scia di TikTok

YouTube ha avviato il roll out di una serie di novità dedicate agli Shorts che gli utenti avvezzi a TikTok non faticheranno a riconoscere.

YouTube vuole spingere sui contenuti in diretta e l’aggiunta di anteprime direttamente nei feed degli utenti dedicati agli Shorts dovrebbe favorirne la scoperta; gli utenti potranno toccare il video per entrare nella diretta, oppure continuare a scorrere nel feed per scovarne altre. Nello stesso feed saranno presenti anche strumenti di monetizzazione (Super Chat, Super Sticker, abbonamenti). Questa nuova esperienza di fruizione a schermo intero verrà rilasciata gradualmente nei mesi a venire.

La volontà di YouTube di favorire la creazione di Shorts è ben testimoniata dalle nuove funzioni che faciliteranno nettamente le operazioni: nuovi strumenti di zoom, ritaglio e non solo semplificheranno la creazione di Shorts partendo da clip YouTube inizialmente create per una fruizione in orizzontale. Non mancheranno possibilità di creare remix, di usare effetti di split screen e non solo. Maggiori dettagli verranno resi noti nelle prossime settimane.

Rimanendo in tema di creazione di contenuti, con i nuovi suggerimenti, il tasto Remix nel player consentirà di selezionare l’opzione Use sound per estrarre la clip audio e l’effetto usato nel video che si intende ricreare. Qualcosa di simile viene già offerto dalla concorrenza. Tanto per non smentirsi, un’altra funzione ispirata a TikTok è Collab, che — a partire da oggi — permette di registrare Short in formato side-by-side con altri video YouTube o Short (qualcuno ha detto duettare?). I primi a ricevere la novità saranno gli utenti iOS, seguiranno quelli Android.

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