La scorsa settimana, Google Pixel Tablet ha fatto ufficialmente il suo esordio sul mercato (non in Italia), sancendo il ritorno di Google sul mercato dei tablet Android con un dispositivo pensato come centro di controllo della smart home e centro per l’intrattenimento.

A qualche giorno di distanza dall’arrivo ufficiale, poi, Big G ha tenuto una sessione ufficiale di Q&A (domande e risposte) per soddisfare la curiosità degli appassionati e svelare alcuni importanti retroscena sulle potenzialità attuali e sugli sviluppi futuri che ruotano attorno al tablet.

Google Pixel Tablet protagonista di un esaustivo Q&A

Nella giornata di martedì 20 giugno, Google aveva annunciato una sessione di Q&A per soddisfare le curiosità legate al Google Pixel Tablet, dispositivo appena arrivato sul mercato.

La sessione di Q&A si è svolta venerdì 23 giugno ed è stata seguitissima. Nel prosieguo dell’articolo, svisceriamo le tematiche più interessanti che sono emerse (via 9to5Google). Prima di passare oltre, però, riportiamo le parole del team di sviluppo del dispositivo direttamente dal portale della Community Pixel:

“A nome del team di Pixel Tablet, grazie mille per tutte le domande, le riflessioni e i suggerimenti! È stato fantastico conoscere tutti i modi in cui il dispositivo ha fatto la differenza nelle vostre vite e nelle vostre case a pochi giorni dal lancio. Non vedo l’ora di sentire cosa ne pensiate, usandolo nelle prossime settimane e mesi.

Apprezzo davvero tutti voi per esservi interessati al tablet, per aver utilizzato il dispositivo e per aver condiviso le vostre esperienze con noi. Terrò d’occhio le discussioni qui e il nostro team non vede l’ora di condividere aggiornamenti regolari con questa community!”

Alcune curiosità sulla Charging Speaker Dock del suo Pixel Tablet

Google ha affermato che privare la Charging Speaker Dock del Pixel Tablet della connettività Bluetooth e Wi-Fi ha permesso di mantenere “basso” il prezzo di listino della basetta (venduta in bundle col tablet o separatamente per 129 dollari).

La scelta di non trasformare il dispositivo in un Nest Mini è stata ponderata dal team di sviluppo, che si è potuto maggiormente concentrare sul migliorare l’esperienza all’unisono di tablet e dock (anche dal punto di vista costruttivo).

Anziché realizzare due dispositivi con funzionalità che andassero a sovrapporsi, la scelta è andata verso la realizzazione di un dispositivo principale che venisse completato dalla dock, che garantisce un audio paragonabile a quello di un Nest Hub di seconda generazione.

In questo modo, anziché rimanere “trascurato” da qualche parte, Google Pixel Tablet rimane comunque utile se agganciato alla sua basetta, fungendo praticamente da Nest Hub.

Google spiega l’assenza di sblocco col volto e funzionalità da Nest Cam

L’assenza del DPAF (Dual-Pixel Autofocus) è il motivo per cui il dispositivo non supporta lo sblocco con il volto; il team di sviluppo sembra però soddisfatto dal feedback degli utenti riguardo il lettore delle impronte digitali (integrato nel pulsante di accensione), unico metodo di sblocco tramite autenticazione biometrica del dispositivo.

Google Pixel Tablet non può fungere da Nest Cam, a differenza di Nest Hub Max, sempre per via della fotocamera anteriore. Questa mancanza è frutto di due fattori: il primo è nuovamente l’hardware della fotocamera; il secondo è legato all’utilizzo del tablet che non verrà mai tenuto costantemente agganciato alla sua basetta.

Altre novità che vedremo presto su Google Pixel Tablet

Un paio di giorni fa vi abbiamo parlato del fatto che presto sarà possibile eseguire lo streaming o il trasferimento delle chiamate dallo smartphone al tablet. Questa è solo una delle novità in arrivo su Google Pixel Tablet, molte delle quali sono emerse durante il Q&A.

  • Funzionalità della Hub Mode
    Il team di sviluppo del tablet ha deciso di concentrarsi inizialmente sulle funzionalità più amate del Nest Hub (Photo Frame, controlli di Google Home, Chromecast integrato) ma presto arriveranno tante altre funzionalità.
  • Nuovi accessori
    Qualche giorno fa era emerso come Google stesse lavorando alla realizzazione di due accessori ufficiali (pennino e tastiera) per il tablet; durante il Q&A, Big G ha parlato solo di nuove cover e altri accessori dal programma Made for Google.
  • UWB (Ultra Wide Band)
    La connettività UWB verrà abilitata in un secondo momento per consentire al tablet di comunicare con altri dispositivi dotati di questa connettività (ad esempio Google Pixel 7 Pro).
  • Google Assistant al centro dello sviluppo
    Google Assistant ha un ruolo centrale nel progetto Google Pixel Tablet, tant’è che il team di sviluppo ha affermato di dedicarsi al continuo miglioramento dell’assistente.
  • Google Pixel Tablet riceverà i Pixel Feature Drop
    In conclusione della sessione di Q&A, il team di sviluppo ha affermato che anche il tablet, alla pari degli altri dispositivi Made by Google (smartphone e smartwatch Pixel), riceverà i Pixel Feature Drop.

Un suggerimento per gli utenti

Durante il Q&A, Google ha risposto a una domanda legata alla funzionalità di “Luminosità adattiva” del tablet, suggerendo di dare del tempo al dispositivo di imparare lo schema di utilizzo dell’utente.

Questo perché “i dispositivi Pixel utilizzano l’apprendimento automatico per adattarsi alle tue preferenze di luminosità nel tempo man mano che continui a utilizzarli. Una volta agganciato (alla dock, ndr), la luminosità adattiva torna a un livello predefinito adatto al livello di luminosità ambientale“.

La differenza rispetto a Pixel Slate

Un utente ha chiesto a Google quali siano state le differenze nell’approcciarsi al progetto Pixel Slate rispetto al nuovo Pixel Tablet. L’azienda ha risposto suggerendo che il dispositivo Chrome OS non avesse un vero elemento distintivo, non nascondendo che quel progetto è servito da vera e propria lezione per cercare di non commettere gli stessi errori. L’obiettivo era quello di realizzare un dispositivo che fosse utile a casa in più contesti, integrandosi alla perfezione con gli altri dispositivi del Pixel Portfolio (smartphone, smartwatch, cuffie), completato definitivamente dal tablet.

Perché manca una versione con connessione dati di Google Pixel Tablet

Proprio per il fatto che Google Pixel Tablet è pensato principalmente per l’utilizzo in casa, il team di sviluppo ha scelto di non realizzare una variante con connessione dati del dispositivo (che è comunque dotato di connettività Wi-Fi, ed è quindi in grado di sfruttare la connessione anche fuori casa, magari grazie all’hotspot tramite smartphone).

Big G lavora a stretto contatto con gli sviluppatori di app

Il colosso di Mountain View ha dichiarato di lavorare a stretto contatto con gli sviluppatori di quelle che sono le migliori app per Android, in modo da ottimizzare l’esperienza utente sugli schermi di grandi dimensioni. Google ha aggiornato molte delle proprie app per adattarsi al meglio e, presto, punta a fornire un’esperienza coerente a 360 gradi.

Il dispositivo arriverà presto su altri mercati

Un altro aspetto emerso dalla sessione di Q&A è quello legato alla disponibilità di Google Pixel Tablet, attualmente disponibile solo su alcuni mercati selezionati.

Stando a quanto dichiarato direttamente dal colosso di Mountain View, l’azienda vorrebbe vedere il tablet su altri mercati ma le tempistiche dipenderanno dal fattore supporto, inteso sia a livello di lingua che a livello logistico (catena di rivenditori e assistenza). Questo ci fa ben sperare per l’arrivo, in un prossimo futuro, del dispositivo anche sul mercato italiano, magari già in occasione del lancio dei prossimi flagship Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro.

Parlando di prezzi, poi, Google ritiene che Pixel Tablet abbia un prezzo competitivo in Europa: il modello con 128 GB di spazio di archiviazione, che negli Stati Uniti ha un prezzo di 499 dollari, in Francia costa 679 euro; questa differenza è, in parte, imputabile al fatto che i prezzi USA non siano tassati, mentre i prezzi in euro lo siano.

Come termine di paragone, Big G ha selezionato l’iPad di decima generazione che negli USA parte da 449 dollari e in Europa da 589 euro. Sono due, però, le differenze: la prima riguarda la memoria del taglio base, appena 64 GB; la seconda riguarda l’assenza di un accessorio come la Charging Speaker Dock fornito in dotazione.

Dal Q&A è emerso quanto Google stia prendendo sul serio il suo nuovo tablet e tutto ciò che gli gira attorno, rispondendo anche ad alcune critiche e fornendo risposte esaustive su tutto.

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