Negli ultimi anni Google ha deciso di puntare sulla tecnologia RCS per rendere la propria offerta in ambito messagistica moderna e personalizzabile, convincendo anche altri importanti produttori a fare lo stesso, come ad esempio l’attuale leader del mercato mobile Samsung.

Non tutte le aziende che operano nel settore della telefonia hanno deciso di accogliere l’invito del colosso di Mountain View e una delle più restie è Apple, a cui da tempo Google chiede di introdurre il supporto alla tecnologia RCS negli iPhone.

Google più volte ha ribadito che tale standard di messaggistica è adatto a qualsiasi smartphone e sistema operativo e potrebbe pertanto garantire un’esperienza universale ma ovviamente Apple preferisce spingere il suo servizio proprietario iMessage.

Per il colosso di Cupertino è importante che i clienti si affezionino a servizi come FaceTime e iMessage, in quanto li rendono fedeli all’ecosistema iPhone mentre standard universali com RCS o applicazioni come WhatsApp li rendono indipendenti, con la possibilità di cambiare produttore di smartphone in qualsiasi momento.

Nuovo affondo di Google ai danni di Apple per RCS

In occasione del CES 2023 di Las Vegas il colosso di Mountain View ha deciso di pubblicizzare nuovamente con forza lo standard RCS, attaccando allo stesso tempo Apple, accusata di essere “ancorata” al passato e di tenere così in ostaggio i suoi utenti.

Questo è soltanto l’ennesimo capitolo di una campagna che Google sta portando avanti da ormai parecchio tempo e nella quale sta investendo ingenti risorse.

Ricordiamo che la tecnologia RCS non ha bisogno di un account utente o di una specifica app aggiuntiva, in quanto il supporto è pre-installato nei dispositivi Android attraverso l’applicazione Google Messaggi e ha tra i propri punti di forza le principali funzionalità che le più popolari app di messaggistica possono vantare (come ad esempio WhatsApp o Telegram).