Negli ultimi anni Google ha compiuto enormi sforzi per eliminare il supporto alle app a 32 bit su Android ma servirà ancora del tempo prima che queste diventino un lontano ricordo.

Oggi vi parliamo di una piccola modifica che il colosso di Mountain View potrebbe implementare all’interno di Android per accelerare l’addio alle app a 32 bit: il sistema operativo del robottino verde avviserà tutti gli utenti durante l’esecuzione di app a 32 bit su sistemi a 64 bit. Google, tuttavia, non sembra l’unica compagine in guerra contro le app a 32 bit: al coro si uniscono ARM e brand come OPPO, Vivo e Xiaomi.

Android potrebbe presto dire addio alle app a 32 bit

Già dall’avvento di Android 10, il sistema operativo avvisa gli utenti quando tentano di eseguire app che non soddisfano il requisito minimo del livello di targetSDK, che potrebbe presto essere riposizionato al livello 28: una volta avvenuto ciò, Android avviserà tutti gli utenti che eseguono applicazioni destinate ad Android 8.1 o versioni precedenti. La modifica, tuttavia, latita perfino sulle attuali build di Android 13.

La novità di cui vi parliamo, però, riguarda una modifica che andrebbe a colpire le app a 32 bit, a prescindere da tutto il resto.

A scovare la modifica all’interno di AOSP Gerrit è stato il solito Mishaal Rahman: viene evidenziato un avviso da parte di Android che verrà visualizzato ogni qual volta un utente esegue un’app a 32 bit su un sistema a 64 bit. Nello specifico nel tweet di Rahman (riportato qui sotto), l’avviso compare dopo che è stata avviata l’app Flappy Bird e recita:

Quest’applicazione necessita un aggiornamento da parte del suo sviluppatore per migliorarne la compatibilità. Prova a cercare un aggiornamento o contatta lo sviluppatore.

Sebbene alla base di questo ci sia l’intenzione di spingere gli sviluppatori a creare versioni a 64 bit delle proprie applicazioni, al momento non pervengono informazioni su quando tale modifica verrà effettivamente implementata da parte di Google all’interno di Android.

ARM non supporterà le app a 32 bit con le future CPU mobile

Il colosso dei semiconduttori ARM ha in previsione di abbandonare il supporto alle applicazioni di questo tipo nelle prossime CPU mobile, già dal prossimo anno: quindi Google potrebbe presto implementare questo avviso per costringere gli sviluppatori ad aggiornare tutte le proprie app che non sono ancora a 64 bit.

Il fatto che Android supporti ancora app a 32 bit e app a 64 bit fa sì che ARM debba ancora offrire CPU con supporto legacy a 32 bit; vista la manifesta superiorità dei processori a 64 bit, la musica è destinata a cambiare e vi è la necessità che tutto il sistema si adatti presto.

Da questo punto di vista, la baracca Android è in ritardo: l’antagonista per eccellenza, Apple, ha abbandonato il supporto ai 32 bit per concentrarsi unicamente sui 64 bit già nel 2017, col rilascio di iOS 11.

OPPO, Vivo e Xiaomi si uniscono al coro

Nelle ultime ore l’alleanza che comprende i tre produttori cinesi OPPO, Vivo e Xiaomi ha annunciato che, già da questo mese (aprile 2022), gli sviluppatori non potranno più pubblicare app a 32 bit nei loro app store proprietari; o almeno non unicamente: in un primo momento, infatti, sarà ancora possibile pubblicare pacchetti per la doppia compatibilità (app a 32 bit e app a 64 bit).

Tanto per contestualizzare, in passato i tre brand cinesi sopracitati e Huawei hanno unito le forze contro il Google Play Store, permettendo agli sviluppatori di pubblicare app contemporaneamente sui loro app store.

Questo è solo un altro capitolo relativo al ban ricevuto da Huawei, che ha dovuto rinunciare a tutti i servizi Google, tra cui il Google Play Store; da quel momento, tutti i produttori cinesi, hanno iniziato a cercare di portare acqua al proprio mulino, investendo soldi ed energie per portare app di terze parti nei propri app store, in modo da generare nuovi (e più facili) introiti.