Google presenta il Material Design 3, Android 12L mostra tracce di Material You

Android 12

Sono giorni di fuoco per Google che, dopo aver rilasciato Android 12 e presentato i Google Pixel 6, nella giornata di ieri ha sganciato la bomba Android 12L e dall’Android Dev Summit 2021 ha illustrato i dettagli completi del Material Design 3.

Tutti i dettagli del Material Design 3

Material Design 3

Partiamo con il dire che “Material Design 3“, talora abbreviato in “M3” è il nome impiegato da Google per identificare il proprio ultimo design system nella documentazione ufficiale destinata agli sviluppatori. L’impiego del numero è naturalmente molto utile per distinguere il design system più nuovo dal precedente Material Design 2. La più nota denominazione Material You, invece, viene usata maggiormente per le comunicazioni rivolte al pubblico e per pubblicizzare i Pixel 6.

Fatte queste premesse, nella giornata di ieri il team del Material Design ha pubblicato tutta la documentazione dettagliata sulle novità introdotte, che servirà agli sviluppatori per aggiornare le proprie app. I cambiamenti maggiori riguardano la navigazione all’interno delle app.

Nell’ambito del Material Design 2, la barra di navigazione (navigation bar) veniva descritta come “bottom navigation” o come “bottom bar”. Adesso è più alta, priva di ombre e Google consiglia di usarla per posizionare strumenti aventi orientativamente la medesima importanza. Come potete leggere dall’immagine relativa, il tab mostrato viene descritto come “riempito di icone e con un indicatore di attività a forma di pillola, mentre gli stati di inattività sono rappresentati dalle sole icone.

Questo elemento è stato adottato da tutte le app che sono già passate al Material You, anche se Gmail ha fatto un parziale dietrofront. Non si esclude che in futuro, per ridurre l’altezza della barra, Google decida di sbarazzarsi delle etichette delle varie icone.

Material Design 3

Per gli schermi di maggiori dimensioni la novità si chiama “navigation rail” e si tratta, in poche parole, di una “bottom bar” disposta verticalmente, con la possibilità di mostrare un FAB (floating action button) subito sotto al navigation drawer. Per il background si segnala la possibilità di usare angoli arrotondati, sebbene nessuna app al momento pare averli implementati.

Un altro elemento ricorrente è la “top app bar“, che si presenta in quattro possibili varianti: allineata al centro, small, medium e large. La principale differenza sono l’assenza di ombre e un “color fill overlay” che separa la barra dal contenuto sottostante.

Per quanto riguarda il FAB (floating action button), c’è quello solito che ora assume una forma più squadrata, ma anche le varianti “small FAB” e “large FAB”, di cui il primo viene usato ad esempio per modificare widget una volta posizionati sulla schermata (come quello di Google Drive) e il secondo per avviare Google Recorder e per creare una nuova sveglia in Orologio. Google consiglia di rendere il FAB persistente sulla schermata mentre il contenuto viene scorso e di rendere chiara la funzione, non essendoci alcuna etichetta. Accanto a questo si segnala l’extended FAB per creare il “most visually prominent button”. Quest’ultimo presenta icona opzionale e presenta la stessa altezza del FAB standard ma un “simpler elevation model”.

Tra gli altri tasti a forma di pillola si segnalano: elevated, filled, filled tonal, outlined e text. Per quest’ultimo Google aggiunge un’annotazione: “Button text is in sentence case, no ALL CAPS”. I primi tre rimpiazzano le soluzioni del Material Design 2.

Non mancano tre tipi di card: elevated, filled e outlined (come Google Keep). In linea generale, il contenuto visualizzato presenta una minore elevazione e nessuna ombra per impostazione predefinita.

Material Design 3

Il Material Design 3 presenta anche quattro tipi di chips rettangolari: assist, filter, input e suggestion, che sono “opzioni in un contesto specifico, a differenza dei tasti, che sono persistenti”.

Material Design 3

Infine, le finestre di dialogo sono di due tipi: basic – con “greater padding to account for the increased corner-radius and title size”, già presente in Google Recorder – e full-screen.

Material Design 3

Material You nella boot animation di Android 12L

Android 12L avrà una boot animation decisamente particolare, all’insegna del Material You.

Una delle maggiori novità di Android 12 è il sistema di temi noto come “monet”, che personalizza la palette colori dell’intero tema in base ai colori dello sfondo impostato. Mentre Google sta rapidamente rilasciando il Material You per le proprie app, con Android 12L la funzione arriverà anche nella schermata di boot: il logo di Big G verrà colorato in abbinamento al tema attivo sul dispositivo. Ecco un paio di GIF dimostrative.

Questa chicca, che dovrebbe rimanere una prerogativa dei Pixel – i vari OEM sono soliti rimpiazzare il logo di Google col proprio –, non sarà ovviamente la novità più interessante di Android 12L.

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