Grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo, POCO è riuscita a vendere, ad oggi, oltre diciassette milioni di smartphone in tutto il mondo. A trainare il marchio verso il successo è, in particolar modo, la serie M, molto apprezzata per l’aver reso alcune delle più importanti e recenti tecnologie più facilmente accessibili.

Basti pensare che a circa sei mesi dal lancio, POCO M3 ha registrato oltre tre milioni di unità vendute in tutto il mondo, e per il prossimo smartphone targato POCO, ovvero l’M3 Pro, si prospetta uno stesso – se non migliore – destino.

POCO M3 Pro non sarà solamente il primo smartphone 5G dell’azienda, ma anche il primo smartphone disponibile a livello globale ad essere alimentato da un SoC MediaTek con il quale POCO intende distinguersi in questo particolare segmento del mercato.

A tal proposito, per capire i piani futuri e il modo attraverso il quale POCO intende proseguire col suo business, i ragazzi di AndroidCentral hanno intervistato Kevin Xiaobo Qiu, a capo di POCO global, e Angus Ng, head of product marketing di POCO global.

In futuro, altri smartphone POCO esteticamente simili ai Redmi

Nonostante POCO si sia in parte staccata da Xiaomi, l’azienda continua a fare affidamento sul colosso cinese per la produzione e la distribuzione dei suoi smartphone, anche per l’assistenza post-vendita. A dire il vero, oltre ciò POCO continua a condividere con Redmi il design dei suoi smartphone. POCO F3, infatti, non è altro che la versione globale di Redmi K40, al momento disponibile per il solo mercato cinese.

A tal proposito, POCO ha affermato che in futuro continueranno ad esserci dei “cross over” tra i due marchi, ma che al tempo stesso sta lavorando alla creazione di un proprio linguaggio di design e a caratteristiche software distinguibili.

POCO vuole sviluppare una propria interfaccia utente

Ng ha riconosciuto che il software non è il principale punto di forza dello smartphone POCO, ma ha affermato che l’azienda sta cercando di migliorarlo e che questa è “una delle maggiori aree di interesse” del team.

Uno degli obiettivi di quest’anno, infatti, consiste nell’introduzione di una serie di funzionalità uniche attraverso le quali si cercherà di contraddistinguere l’esperienza MIUI su uno smartphone POCO. Le novità potrebbero anche includere una nuova interfaccia utente che, molto probabilità, prenderà il nome di POCO UI.

POCO M3 Pro il primo smartphone con SoC MediaTek venduto a livello mondiale

In futuro, l’azienda potrebbe anche commercializzare più dispositivi alimentati dai SoC MediaTek. POCO, infatti, ha sì già lanciato degli smartphone con le tecnologie MediaTek a borso, ma questi dispositivi sono stati resi disponibili solo per il mercato indiano. Come detto in precedenza, POCO M3 Pro sarà il primo smartphone dell’azienda alimentato da un chipset MediaTek Dimensity venduto in tutto il mondo.

“Sulla base della nostra valutazione delle prestazioni e del prezzo in cui sarà posizionato questo dispositivo, abbiamo ritenuto che fosse azzeccato”, ha affermato Ng. “Crediamo che questo chipset possa essere all’altezza delle aspettative dei nostri fan”.

Questa configurazione permette a POCO M3 Pro di gestire perfettamente situazioni d’uso quotidiano e giochi intensivi con un settaggio medio. Lo smartphone offre anche più RAM e una tecnologia di archiviazione più veloce rispetto alla variante “standard”, ma il suo vero punto di forza è il supporto alle Reti di quinta generazione.

“Vogliamo offrire alle persone un modo più semplice per passare al 5G, dando loro un’opzione a un prezzo inferiore”, ha riferito Ng. “Volevamo rendere più il 5G più accessibile per i nostri”.

Nessuno smartphone di fascia alta in programma

Al momento, tuttavia, POCO non ha in programma il lancio di una super ammiraglia, uno smartphone di fascia alta, insomma. A tal proposito, Ng ha riferito quanto segue:

“Abbiamo sicuramente discusso del lancio di una super ammiraglia. La serie F3 è dotata di uno Snapdragon 870 che è migliore dello Snapdragon 865 dello scorso anno. Uno dei problemi principali che abbiamo notato quando proviamo a confrontarci con smartphone come Xiaomi Mi 11, Samsung Galaxy S21 e iPhone 12 è che è difficile abbassare il prezzo se si adottano certe tecnologie. Dall’altra parte, siamo arrivati a un punto in cui esiste una differenza trascurabile tra i vari chipset di punta. MediaTek Dimensity 1100, 1200, Snapdragon 865 e 870 sono più o meno allo stesso livello, e noi abbiamo grande fiducia nello Snapdragon 870″.

Per il momento, insomma, l’obiettivo di POCO è quello di consolidare la propria posizione nella fascia media del mercato, e lo farà mettendo a punto soluzioni che rispettino sempre un certo equilibrio tra caratteristiche implementate e prezzo di vendita.