Google sta lavorando a una nuova funzionalità che permette ai dispositivi Android di notificare all’utente che è stato segnalato o è in corso un terremoto nelle vicinanze, mentre quest’oggi ha presentato degli aggiornamenti per Assistant che miglioreranno la sua pronuncia e la comprensione del contesto in cui ci troviamo e nel quale vengono fatte certe richieste.
Google Assistant migliora sempre di più grazie a BERT e NLU
Google ha presentato un update corposo per Assistant, che segue “Guacamole” e permetterà di insegnargli a pronunciare e capire meglio i nomi dei nostri contatti. L’azienda statunitense ha infatti annunciato di aver notevolmente migliorato i suoi modelli NLU (Natural Language Understanding) così da poter risolvere un problema che esiste da tempo, ovvero l’incapacità di Assistant di pronunciare o comprendere correttamente alcuni dei nomi della nostra rubrica.
Come è riuscita Google a far ciò? È piuttosto “semplice”: lo faremo noi. Sarà possibile infatti insegnare ad Assistant la pronuncia che noi vogliamo venga data al contatto, esattamente come ora possiamo insegnare all’assistente come pronunciare il nostro nome. Tutto questo verrà eseguito senza che Google tenga alcuna registrazione della nostra voce. Come prevedibile questo miglioramento sarà disponibile dapprima in Inglese e poi nelle altre lingue.
BERT è la tecnologia, basata sul machine learning, che Google ha inventato nel 2018 e da allora presente su Search per poter processare parole in relazione alle altre, anziché analizzarle una per ognuna. Questa è stata integrata e migliorata in Assistant, il quale è così in grado di comprendere cosa intendevamo con una certa frase e rispondere più accuratamente ai comandi o a una conversazione, che ora risulterà molto più naturale.
Ad esempio, se chiediamo “hey Google, metti un timer di 5… anzi no, 10 minuti” Assistant sarà in grado di comprendere che ciò che vogliamo davvero non è un timer da 5, bensì appunto uno da 10 minuti. Dai test portati avanti dagli ingegneri di Big G è risultata un accuratezza prossima al 100% di comprensione del contesto della frase, qualcosa di davvero incredibile, che sarà davvero interessante vedere nel mondo reale. I primi device a ricevere questo miglioramento saranno smart speaker e screen di Google e a seguire anche i device Android. Anche in questo caso l’inglese è la prima lingua a ricevere questo update.
Google al lavoro su un sistema di allerta terremoti basato sugli smartphone Android
Lo scorso anno l’azienda di Mountain View aveva presentato un nuovo sistema di allerta terremoti, confinato però soltanto alla California e basato sul sistema ShakeAlert, che si occupa di notificare l’intera West Coast statunitense. Contemporaneamente però Google iniziò a lavorare su un sistema simile ma basato sulla moltitudine di smartphone Android presenti nel mondo. Questo sistema migliorerebbe l’accuratezza, la velocità di rilevamento e di notifica di un terremoto, arrivando perfino a “prevedere” o comunque recepire i segnali di una possibile scossa, grazie ai dati raccolti dai sensori degli smartphone Android.
Fin’ora l’unico metodo che Google aveva per raccogliere informazioni e diffondere allarmi su un terremoto era il crowdsourcing, gli utenti coinvolti da un evento sismico potevano segnalarlo su Google Search. Con la nuova implementazione questo sistema viene migliorato moltissimo, basandosi anche sui dati raccolti dai sensori degli stessi telefoni. In prima battuta questo nuovo sistema sarà disponibile soltanto in Grecia e Nuova Zelanda. Non ci sono notizie riguardo altri paesi che possono ricevere l’implementazione di questa risorsa, ma è possibile la ricevano per primi quei paesi che non dispongono di un sistema di allerta proprio.