Android 12, la prossima major release del sistema operativo mobile più diffuso al mondo, non è poi così lontana e, stando alle ultime indiscrezioni emerse, potrebbe disporre di una funzione per ibernare le applicazioni non utilizzate al fine di liberare spazio utile in memoria.

Probabilmente nel leggere di Android 12 potreste essere rimasti un po’ perplessi, ma se ci riflettete un attimo, vi renderete conto di come questo aggiornamento sia effettivamente dietro l’angolo: nonostante Android 11 sia tuttora disponibile ufficialmente per un numero fin troppo esiguo di modelli, la sua Developer Preview 1 porta la data del 19 febbraio 2020. Insomma, la prima build della nuova release potrebbe arrivare tra poco più di un mese.

Per questo motivo il team di XDA ha deciso di setacciare l’Android Open Source Project (AOSP) Gerrit in cerca di indizi su nuove funzioni che Google potrebbe introdurre proprio con Android 12. Ebbene questa ricerca non ha tardato a produrre un primo risultato interessante: stando ad un paio di cambiamenti avvistati nel codice, Big G sta lavorando ad una funzione per l’ibernazione delle app.

Si parla infatti di un servizio di sistema per ibernare le applicazioni che “manages app hibernation state, a state apps can enter that means they are not being actively used and can be optimized for storage“. In questo modo, le app in disuso graverebbero di meno sulla memoria del dispositivo.

android 12 ibernazione app

Al momento purtroppo mancano fin troppe informazioni: non sappiamo come le app vengano ibernate – se solo automaticamente sulla base di statistiche di utilizzo o anche manualmente –, né come avvenga l’ottimizzazione in memoria o come il sistema permetta all’utente di sapere quali app siano state ibernate.

Sulla scorta di quanto avviene in Android 11 con la revoca dei permessi alle app inutilizzate, si può supporre un funzionamento automatico della feature attraverso la compressione dell’APK e altre risorse dell’app. Si tratta però di una mera congettura, visto che allo stato attuale non possiamo neppure essere certi che la feature arriverà effettivamente con Android 12.

[Aggiornamento del 18 gennaio 2021]

Sulla base di un’ulteriore novità nel codice, Mishaal Rahman (di XDA) ha evidenziato su Twitter un dettaglio importante della nuova feature, il cui funzionamento dovrebbe essere differenziato a seconda che venga attivata per un singolo utente o per tutti.

Ibernando soltanto l’istanza di un singolo utente di un device multiutente, verrebbe eliminata soltanto la cache dell’app relativa allo stesso, gli altri utenti non verrebbero toccati.

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Il prossimo passo di Google dovrebbe essere quello dell’ibernazione package-level, vale a dire per tutti gli utenti del dispositivo.

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