Nel corso della giornata di ieri, durante la Huawei Developer Conference 2020, il colosso cinese ha tolto i veli su HarmonyOS 2.0, che dovrebbe atterrare sugli smartphone nel corso del 2021.

C’è dunque grande curiosità sulle potenzialità del nuovo sistema operativo, ma il dubbio più grande ha riguardato finora la compatibilità con i modelli già in commercio. A sciogliere ogni dubbio ci ha pensato un dirigente Huawei che ha confermato ai colleghi di Android Authority la possibilità di aggiornare i modelli esistenti.

In particolare i dispositivi che saranno aggiornati a EMUI 11, la nuova versione dell’interfaccia Huawei presentata ieri, potranno essere aggiornati a HarmonyOS, nel caso in cui in Cina decidessero di cambiare completamente rotta per abbandonare Android.

Al momento non è chiaro se tutti i dispositivi aggiornati a EMUI 11 potranno passare a HarmonyOS o se solamente alcuni modelli, magari quelli di fascia superiore, potranno godere di questo trattamento. Non ci sono informazioni nemmeno sulla possibilità che il passaggio da un sistema all’altro sia obbligatorio o se la scelta sarà lasciata agli utenti finali.

Al momento Huawei non ha mostrato HarmonyOS 2.0 su uno smartphone, per cui è difficile capire se la piattaforma è sufficientemente matura o se ha bisogno di ulteriori affinamenti per poter sperare di competere con Android. Dal canto suo Huawei dimostra di non voler restare con le mani in mano di fronte alle continue restrizioni imposte dall’attuale governo USA e si cautela per cercare di poter proseguire, almeno dal punto di vista software.