La novità più interessante mostrata ieri sera in occasione della presentazione ufficiale dei nuovi Lenovo Moto Z e Lenovo Moto Z Force è rappresentata sicuramente dai Moto Mods, i moduli che permettono ai nuovi top di gamma di espandere le loro funzionalità attraverso delle “cover” da collegare al retro dello smartphone attraverso potenti magneti.

Attualmente sono tre i moduli mostrati e che saranno disponibili a settembre insieme agli smartphone, ma è probabile che prima di quella data qualche produttore di terze parti sviluppi una propria soluzione per aggiungere funzionalità interessanti attraverso i Moto Mods, attratti dal premio di un milione di dollari riservato a chi svilupperà la soluzione più innovativa.

Qualcuno si starà sicuramente chiedendo se vale la pena acquistare dei moduli il cui prezzo potrebbe essere particolarmente impegnativo (il proiettore, esempio, costerà 80 $ negli USA) per scoprire che tra un anno saranno inutilizzabili sulla nuova generazione di Moto Z. Lenovo e Motorola hanno voluto immediatamente precisare che i Moto Mods saranno certamente compatibili con la gamma Moto Z che verrà presentata nel 2017.

Se da un lato questa affermazione implica che il design dei prossimi smartphone resterà praticamente immutato, dall’altra garantisce che i soldi spesi per acquistare uno o più moduli non saranno gettati alle ortiche cambiando smartphone il prossimo anno.

A questo punto con due smartphone modulari sul mercato e Project Ara che si appresta a debuttare, ci aspettiamo che anche altri produttori sfoderino le loro soluzioni innescando quella evoluzione degli smartphone che molti si aspettavano da tempo.

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