I primi giorni di vita di Iliad, il quarto operatore telefonico che da poche settimane opera anche in Italia, sono stati costellati da problemi tecnici e da “errori” di gioventù che sembrano essere stati risolti, o quasi. Secondo qualcuno però ci sono state alcune irregolarità e sono state chiamate in causa le autorità competenti.

Cittadinanzattiva, un’associazione che tutela gli interessi dei cittadini e dei consumatori, si concentra soprattutto sulla comunicazione legata al traffico Internet utilizzabile in Europa e si rivolge ad AGCM e AGCOM affinché venga fatta chiarezza.

Durante la presentazione in molti avevano percepito, forse a causa di una infelice scelta dei termini utilizzati, che in Europa fossero disponibili 32 GB di traffico Internet. Iliad ha provveduto a rettificare le indicazioni sul sito, chiarendo definitivamente che il traffico disponibile in Europa ammonta a soli 2 GB.

Secondo Cittadinanzattiva però l’errata comunicazione avrebbe potuto portare alcuni clienti a scegliere Iliad proprio per questo motivo, facendo emergere dubbi di irregolarità e scorrettezze che potrebbero portare ad eventuali risarcimenti. L’associazione cita anche i problemi di geolocalizzazione, visto che agli utenti è stato inizialmente assegnato un indirizzo IP francese, cosa che impediva l’accesso ad alcuni servizi riservati agli IP italiani.

In questo caso però la situazione sta rapidamente tornando alla normalità, come promesso da Iliad stessa nei giorni scorsi. Com’era prevedibile dunque Iliad ha portato scompiglio nel mondo della telefonia mobile e si sta scontrando sia con i concorrenti, pronti a puntare il dito per ogni presunta irregolarità, sia con le associazioni dei consumatori.

D’altro canto era prevedibile che una compagnia che ha fatto della trasparenza il proprio motto venisse attaccata proprio per presunte mancanze in questo senso.