Huawei P11 dovrebbe arrivare nel primo trimestre del 2018, seguendo le orme dei predecessori (P10 e P10 Plus sono stati presentati a febbraio), ma a sorpresa (nemmeno troppa in realtà) il produttore tra i primi cinque al mondo ad adottare il nuovo sensore di impronte digitali Synaptics integrato nel display potrebbe non essere Samsung con il suo Galaxy S9. Nel frattempo, sempre restando su quest’ultimo, le indicazioni delle possibili misure potrebbero nascondere una gradita novità.

Partiamo da Huawei P11, che secondo il noto Roland Quandt dovrebbe essere presentato a inizio anno, forse già al MWC 2018 (fine febbraio); secondo quanto riportato nel suo tweet, con il nuovo smartphone il produttore cinese potrebbe essersi concentrato sulla fotocamera (addirittura tripla secondo le indiscrezioni) e sull’Intelligenza Artificiale.

I rumor trapelati fino a questo momento suggeriscono un display 18:9 da 6 pollici (con possibile notch in stile iPhone X ed Essential Phone) accompagnato dal SoC HiSilicon Kirin 970, anche se le ultime sembrano puntare su un inedito Kirin 975.

Qualche giorno fa abbiamo visto come Synaptics abbia annunciato il primo sensore di impronte integrato nel display, già in fase di produzione di massa. L’azienda non ha rivelato apertamente il nome del partner, ma ha dichiarato che il debutto avverrà con uno dei primi cinque produttori al mondo; a quanto pare sembra che non sarà Samsung il mister X, ma l’azienda cinese Vivo. Per chi non lo sapesse, Vivo fa parte di BBK Electronics, una multinazionale cinese che racchiude altri marchi come OPPO e OnePlus.

La conferma che il prossimo smartphone Vivo sarà dotato del nuovo sensore Synaptics, denominato Clear ID FS9500, arriva dall’analista Patrick Moorhead, che scrivendo per Forbes ha rivelato la sua esperienza con un’unità di pre-produzione dotata di tale tecnologia. Il dispositivo in questione sarebbe dotato di un sensore CMOS incorporato nel display AMOLED in grado di leggere l’impronta digitale dell’utente nella parte inferiore. Per Moorhead il sensore risulta più rapido di quanto si aspettasse.

A quanto pare dunque non dovrebbe essere Samsung Galaxy S9 a introdurre la nuova tecnologia, ma uno smartphone Vivo non ancora specificato; forse il produttore sud-coreano ha preferito attendere maggiori garanzie sul nuovo metodo di sblocco prima di includerlo in un dispositivo così importante, ma sarà magari possibile, se tutto andrà bene, vederlo su Galaxy Note 9.

Restando su Samsung Galaxy S9 e S9 Plus, ieri abbiamo visto come secondo gli ultimi render i nuovi smartphone non dovrebbero essere molto diversi dai predecessori Galaxy S8 e S8 Plus.

Diamo però uno sguardo alle possibili misure dei prossimi flagship:

  • Galaxy S9: 147,6 x 68,7 x 8,4 mm (vs 148,9 x 68,1 x 8,0 mm di Galaxy S8)
  • Galaxy S9 Plus: 157,7 x 73,8 x 8,5 mm (vs 159,5 x 73,4 x 8,1 mm di Galaxy S8 Plus)

Come potete constatare da voi, i nuovi smartphone potrebbero risultare un po’ più bassi (con qualche mm di affinamento delle cornici superiori e inferiori?), leggermente più larghi e soprattutto più spessi. Questo potrebbe anche significare che il produttore sud-coreano ha incluso delle batterie più generose, in modo da offrire un’autonomia più elevata degli attuali modelli.

Naturalmente si tratta solo di supposizioni, per cui vi invitiamo a prenderle come tali. Cosa ne pensate? Accettereste uno spessore più elevato per una batteria più capiente?