Il calendario indicava il 16 ottobre 2017 quando a Monaco di Baviera Huawei svelava al mondo il Mate 10 Pro, quello che col senno di poi sarebbe stato lo smartphone della svolta. Dopo anni di prodotti che in un certo senso si nascondevano dietro la concorrenza migliore, Huawei rompeva gli indugi iniziando a scrivere il proprio destino con una nuova linfa.

Esattamente un anno dopo il giorno dell’inversione di tendenza, la Casa di Shenzhen ha annunciato a Londra Huawei Mate 20 e Huawei Mate 20 Pro, mettendo fine alla lunga serie di voci e indiscrezioni che li avevano accompagnati fino a questo momento.

Huawei ha dimostrato di essere sul pezzo e come nel recente passato ha confezionato dei prodotti dai contenuti tecnici di prim’ordine, a cominciare dal processore HiSilicon Kirin 980 presentato ad IFA 2018 che è il primo al mondo ad essere realizzato con un processo produttivo a 7 nanometri. Scopriamoli insieme.

Caratteristiche di Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro

Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro condividono la presenza in sala macchine dello stesso processore HiSilicon Kirin 980, octa core a 2,6 GHz con CPU organizzata in tre cluster per massimizzare l’efficienza in ogni frangente: due super big core, con due Cortex-A76 funzionanti a 2,6 GHz, due big core con altri due Cortex-A76 a 1,92 GHz e quattro little core con altrettanti Cortex-A55 che operano a 1,8 GHz. A sovrintendere la grafica c’è la GPU Mali-G76 a 720 MHz, e due NPU (Neural Processing Unit) messe al servizio dell’intelligenza artificiale, capace di riconoscere fino a 1.500 scenari e 5000 oggetti all’interno di 25 macro categorie di scena. Huawei dichiara un’impennata delle performance del 134% rispetto al precedente Kirin 970 e soprattutto un 88% di efficienza in più.

Le prime differenze tra i due fratelli iniziano sulle memorie: sono 4 i GB di RAM LPDDR4X e 128 i GB di memoria interna per Huawei Mate 20, mentre Mate 20 Pro conta rispettivamente 6 e 128 GB di RAM e di memoria interna. Entrambe le memorie possono essere espanse fino a 512 GB tramite NM Card, uno standard proprietario che porta le stesse dimensioni delle nano SIM sulle “schedine” di memoria. Le differenze proseguono sugli schermi a disposizione dei due: Huawei Mate 20 ha un LCD 18,7:9 da 6,53 pollici Full HD+ mentre Mate 20 Pro un OLED 19,5:9 curvo da 6,39 pollici Quad HD+, entrambi con HDR. Quest’ultimo arriva con un lettore di impronte ottico con DPS (Dynamic Pressure Sensing, che riconosce la pressione e si attiva solo quando è necessario) posto tra il vetro protettivo ed il display, a differenza del primo su cui i progettisti hanno propeso per un lettore tradizionale posto sul retro.

E veniamo adesso al punto più chiacchierato dalle indiscrezioni, e oggi possiamo capire il perché. Entrambi dispongono di un modulo con tre fotocamere accoppiate ad un doppio flash LED, ma variano le specifiche comprensibilmente a favore di Huawei Mate 20 Pro. Prosegue la rodata collaborazione con Leica che anche questa volta ha apposto una mano sulle capacità fotografiche dei due smartphone.

Huawei Mate 20 vanta un sensore principale da 12 megapixel f/1.8 con EIS (stabilizzazione elettronica), un teleobiettivo da 8 megapixel f/2.4 con zoom 2x ottico e un sensore grandangolare da 16 megapixel f/2.2 con EIS che permette macro ravvicinate fino a 2,5 centimetri. Per i selfie invece c’è una fotocamera da 24 megapixel f/2.0 a cui va il merito dello sblocco con riconoscimento 3D del volto.

Huawei Mate 20 Pro vanta un sensore principale da 40 megapixel f/1.8 con EIS, un teleobiettivo da 8 megapixel f/2.4 con zoom 3x ottico e 5x ibrido con OIS (stabilizzazione ottica) e un sensore grandangolare da 20 megapixel f/2.2 con EIS anch’esso idoneo a catturare macro fino a 2,5 centimetri. Il modulo anteriore è composto dalla stessa fotocamera di Mate 20 a cui si somma il sofisticato sistema di sblocco facciale 3D, capace di mappare oltre 30.000 punti ed offrire uno sblocco sicuro sulla scia di OPPO Find X e degli iPhone più recenti grazie ad un illuminatore ad infrarossi, un puntatore ed un sensore di prossimità TOF (Time Of Flight).

Per quanto concerne la connettività, l’ingresso per il jack audio da 3,5 mm fa parte della dotazione del solo Mate 20 mentre entrambi, grazie al Kirin 980, hanno un modem LTE di categoria 21 (e sono i primi ad averlo) che assicura download fino a 1,4 Gbps e il supporto al Dual SIM Dual VoLTE, pur dovendo scegliere tra la seconda SIM e l’espansione di memoria. A completare il quadro ci sono USB-C 3.1, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0 AD2P aptX HD, LDAC HD, NFC, GPS a doppia frequenza, A-GPS, GLONASS, GALILEO, BEIDOU. Va segnalata la presenza dell’audio stereo.

La capacità della batteria è generosa per entrambi e piuttosto simile: 4.000 mAh per Mate 20, 4.200 mAh per Mate 20 Pro. Quest’ultimo però dispone sia della ricarica wireless che di quella ultra rapida (su Mate 20 c’è la SuperCharge a 22,5 watt): fino a 15 watt senza fili (non esiste nulla di più rapido), fino a 40 watt quella cablata grazie alla tecnologia Huawei SuperCharge di nuova generazione che resta certificata dal Tüv, una garanzia di sicurezza, e che consente di reintegrare il 70% dell’energia in mezz’ora. Inoltre Huawei Mate 20 Pro all’occorrenza può diventare una basetta di ricarica wireless per altri smartphone che supportano lo standard Qi cedendo parte della propria energia.

In ultima analisi vale la pena citare la certificazione IP68 di Huawei Mate 20 Pro che lo tiene al sicuro dalle immersioni in acqua fino a un metro e mezzo di profondità per mezz’ora, quando invece Mate 20 si ferma ad una IP53 che si traduce nella possibilità di utilizzarlo durante i piovaschi o con le mani bagnate (niente docce e ancor meno immersioni, però).

Design di Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro

Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro cambiano notevolmente rispetto allo scorso anno, eccetto per i materiali che rimangono un mix di metallo e vetro.

Le novità iniziano dalla parte frontale in cui adesso è presente un notch su entrambi: sul primo, dal corpo più generoso, la “tacca” è più contenuta grazie al design a goccia, mentre la variante Pro snellisce la sezione frontale con uno schermo dai bordi curvi che ricordano ciò che si vede da anni sui Samsung Galaxy di fascia alta. La diagonale inferiore del Pro ed il display curvo lo fanno apparire più contenuto del Mate 20, e immaginiamo che la sensazione “visiva” possa essere confermata tenendoli in mano. Cornici appena più pronunciate per Mate 20 per via dello schermo LCD.

Nonostante la presenza di un quadrato smussato sulla parte alta ai cui vertici sono posti le tre fotocamere ed il flash LED, la superficie posteriore dalla trama zigrinata esibisce una certa pulizia impreziosita dalle firme discrete di Leica e Huawei negli estremi superiore e inferiore. Huawei Mate 20 al di sotto del gruppo fotocamere mostra l’incavo per il lettore di impronte.

Dimensioni: 158,2 x 77,2 x 8,3 millimetri e 188 grammi di peso per Mate 20, 157,8 x 72,3 x 8,6 millimetri e 189 grammi di peso per Mate 20 Pro. Circa l’88% della superficie frontale dei due Mate è occupata dal display.

Funzioni e software di Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro

Sui Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro non poteva mancare la EMUI 9.0, l’interfaccia del brand cinese rinnovata in occasione della transizione ad Android 9 Pie. È stata presentata ad IFA 2018 e in quella occasione abbiamo scritto un articolo che vi invitiamo a leggere se volete approfondirne le peculiarità per così dire “generiche”. Qui focalizzeremo l’attenzione sugli affinamenti e le esclusive riservate ai due nuovi gioiellini di Casa Huawei.

Il centro di tutto è rappresentato dalla nuova Dual NPU a corredo del processore Kirin 980, per la quale esultano principalmente le capacità fotografiche. L’intelligenza artificiale, ad esempio, rende possibile il Real Time Processing Image che consiste nel vedere, prima ancora di scattare, l’immagine che il riconoscimento della scena garantirà ad acquisizione avvenuta. In altre parole si può vedere il risultato finale mentre si inquadra il soggetto.

In più il nuovo algoritmo è capace di applicare scene diverse ai differenti elementi inquadrati: una modalità specifica per il cielo, un’altra per la natura sullo sfondo e una terza per il volto in primo piano, fino a dieci modalità diverse per singola inquadratura. Real Time Processing Image produce i suoi effetti anche sui video, con il plus di un autofocus continuo con predizione del movimento.

Implementazioni fotografiche a parte sui due arriverà HiVision, l’interpretazione a marchio Huawei di Google Lens. Alla stregua di quest’ultimo, HiVision è in grado di fornire informazioni sugli oggetti inquadrati ma anche sui cibi, indicandone persino il contenuto calorico e il dettaglio dei valori nutrizionali.

È una novità la possibilità di sfruttare Easy Projection tramite Wi-Fi Direct, ossia replicare un ambiente desktop su un monitor senza bisogno di cavi. Inoltre la EMUI 9.0 dei due ha ricevuto importanti ottimizzazioni su performance e consumi e consente la navigazione tramite gesture.

Prezzi e uscita di Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro

Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro arrivano nelle colorazioni Midnight Blue, Black, Twilight al costo di 799 euro per il primo e di 1.099 euro per il più performante Mate 20 Pro, quest’ultimo anche in colorazione Emerald Green.

La dotazione comprende l’alimentatore SuperCharge, gli auricolari (con jack audio da 3,5 mm per Mate 20, con USB-C per Mate 20 Pro), un adattatore jack – USB-C per Mate 20 Pro e infine una custodia protettiva trasparente.

Inoltre, coloro che sfrutteranno i preordini entro il 29 ottobre riceveranno in regalo Huawei Watch GT e Huawei Wireless Charger, dal valore di 199,99 e 59,99 euro rispettivamente. Per riceverli, successivamente all’acquisto che deve avvenire nella finestra temporale prescritta, va registrato lo smartphone sul portale huaweipromo.it.