Nel corso del keynote inaugurale del Google I/O 2019, in programma fino al 9 maggio a Mountain View, Google ha annunciato importanti novità legate a Google Assistant, presente su oltre un miliardo di dispositivi e in grado di parlare 30 lingue in oltre 80 Paesi.

Dopo tre anni è giunto il momento di portare l’assistente digitale a un livello superiore ed è per questo che Google ha mostrato alcune delle capacità della prossima generazione di Google Assistant. Il primo passo è stato quello di capire come rendere più veloce l’assistente, che ricordiamo si appoggia alla potenza di calcolo dei data center di Big G per le sue operazioni, a partire dai modelli di riconoscimento vocale.

Grazie a un nuovo modello di riconoscimento e interpretazione del linguaggio, completamente riprogrammato rispetto all’originale, è stato possibile passare dai modelli da 100 GB residenti sul cloud a un modello che pesa meno di mezzo giga e può essere inserito direttamente nello smartphone per essere eseguito localmente.

Su questa solida base è stato possibile creare l’assistente di nuova generazione, in grado di interagire dieci volte più velocemente con l’utente, in particolare nelle operazioni multitasking tra le applicazioni. Diventa quindi un gioco da ragazzi effettuare operazioni relativamente complesse, come scrivere e inviare una email, con Google Assistant in grado di distinguere tra il testo e i vari comandi, condividere una mail, rispondere a un messaggio o aprire un’applicazione. Qui sotto vedete un breve video demo delle potenzialità del nuovo Google Assistant, che arriverà nella seconda metà dell’anno a partire dai Google Pixel 4.

Non finiscono certamente qui le novità, visto che nei prossimi mesi Google Assistant sarà in grado di comprendere al meglio i riferimenti personali dell’utente, contestualizzando le domande alla realtà di ognuno. Grazie alla funzione “Picks for you“, che potremmo tradurre con “Scelti per te”, l’utente potrà ricevere suggerimenti personalizzati in base alle proprie preferenze.

Che si tratti di ristoranti, ricette, eventi o podcast, Google Assistant troverà sempre il modo di suggerirci quello che, con ogni probabilità, ci piace di più, diventando più personale. Anche l’ora del giorno influirà sui suggerimenti, con ricette adatte alla colazione o al pranzo, film per la famiglia o eventi serali. Con il nuovo assistente sarà finalmente possibile creare promemoria per gli altri membri della famiglia, ricordando loro di pagare le bollette o compiere determinate azioni.

Le Azioni, chiamate App for Assistant, arrivano anche sugli smart display nella loro forma visuale, con gli sviluppatori che potranno offrire delle interfacci a schermo intero sviluppate ad hoc per interagire con servizi o siti web grazie a Interactive Canvas.

Tutto questo si traferirà anche in auto, grazie al nuovo Driving Mode che permetterà, oltre a Google Maps, di utilizzare anche Waze, il cui supporto arriverà nel corso delle prossime settimane. Nell’evento odierno Google ha fornito un interessante assaggio di quella che sarà l’esperienza di guida nel prossimo futuro.

Sarà possibile attivare una speciale interfaccia che mostra le attività più rilevanti durante la guida, come la navigazione verso la località del prossimo appuntamento, la gestione dei messaggi, delle chiamate o dei contenuti multimediali. Se avete iniziato ad ascoltare un podcast in casa, lo ritroverete nella nuova schermata in auto, riprendendolo da dove era stato interrotto.

L’assistente vi dirà chi sta chiamando, evitandovi di dover guardare lo schermo, e ci sarà la possibilità di rispondere o declinare la chiamata, senza staccare le mani dal volante. La nuova modalità di guida si attiverà automaticamente, a partire dalla prossima estate, collegando lo smartphone al sistema Bluetooth dell’auto o pronunciando il comando “Hey Google, let’s drive”.

Sempre nei prossimi mesi arriverà una maggiore integrazione con le auto, permettendo all’utente di regolare la temperatura interna, verificare il livello del carburante o attivare la chiusura centralizzata. Tra le prime vetture a ricevere il supporto ci saranno i modelli Hyundai con “Blue Link” e quelli Mercedes con “Mercedes me connect”.

Va sottolineato che Google afferma di non voler più sviluppare l’app Android Auto per smartphone, sostituendola dunque con la nuova interfaccia. Questo non significa la fine della piattaforma Android Auto, che continuerà a essere sviluppata, ma che sarà riservata ai sistemi di infotainment delle vetture.

Molto comoda sarà la possibilità di proporre, attraverso Google Assistant, dei tutorial per risolvere situazioni quotidiane o inaspettate con immagini, video e istruzioni passo-passo. Nei prossimi mesi inoltre potremo utilizzare l’assistente per accedere ad alcune parti di un’applicazione, senza doverla aprire direttamente. Inizialmente la funzione sarà riservata ad applicazioni dedicate alla salute e fitness, banca e finanza, ridesharing e ordinazione cibi, ma potrebbe essere portata in altri settori in caso di feedback positivi.

Chiudiamo con una piccola chicca, riservata al momento agli utenti di lingua inglese ma che speriamo arrivi anche in altre lingue. Da oggi è sufficiente pronunciare “Stop” per fermare un timer, senza dover pronunciare la hot word “Hey Pixel” e chiedere all’assistente di fermare il timer.