Trascorsa appena qualche ora dal rilascio delle patch di sicurezza di febbraio sui Pixel, inizia ad emergere qualche piccola novità che Google ha riposto, quasi di nascosto, all’interno del bagaglio spedito via OTA insieme all’aggiornamento.

Non accade spesso che insieme alle patch arrivi dell’altro, anzi a dire il vero accade quasi mai, ma questa è una di quelle volte che fa eccezione. La prima differenza rispetto al passato arriva subito, durante il processo di installazione che adesso può essere messo in pausa e ripreso, e soprattutto viene interrotto automaticamente mentre si utilizza il telefono.

“L’installazione riprenderà quando il dispositivo è inattivo”, recita la schermata. Una cortesia nei confronti dell’utente che, evidentemente, è stata introdotta per evitargli rallentamenti durante l’esecuzione di un’operazione importante e particolarmente “avida” di risorse. Al termine del processo bisogna riavviare il telefono, e l’altra novità è che volendo si può pianificare per un orario comodo come le due del mattino.

L’ultima sorpresa riguarda lo spostamento del menù Informazioni sul telefono: come potete vedere dallo screenshot qui sopra, quella che in precedenza faceva parte di Sistema adesso è una voce di primo livello, ossia visibile non appena si scorrono le Impostazioni.

Vai a: Recensione Google Pixel 3: compatto e smart, un Pixel che convince