Dopo il Google I/O, appuntamento annuale in cui tradizionalmente vengono annunciate numerose novità legate agli sviluppatori, il colosso di Mountain View sta sfornando numerose novità legate ai propri servizi, allo scopo di rendere più sicura e accessibile l’esperienza in Rete e non solo. Scopriamo le più interessanti novità legate a tre diverse realtà, ognuna delle quali però contribuirà a migliorare il modo in cui utilizziamo i dispositivi Android e i servizi di Google.

Accessibilità

In occasione del Global Accessibility Awareness Day, che si è celebrato ieri, è stata presentata l’applicazione Google Primer, che attraverso brevi lezioni della durata di cinque minuti l’una aiuterà gli sviluppatori a comprendere al meglio i concetti di accessibilità.

Nel mondo ci sono oltre un miliardo di persone con una qualche forma di disabilità ed è indispensabile creare prodotti che possano prendere in considerazione le diverse necessità per garantire a tutti la possibilità di accedere agli stessi contenuti.

L’applicazione fornirà dei consigli preziosi che potranno tornare decisamente utili per migliorare l’esperienza d’uso generale. Basti pensare ai sottotitoli, comodi sia per chi ha problemi di udito sia per chi si trova in ambienti affollati o particolarmente rumorosi. È possibile scaricare l’app utilizzando il badge sottostante mente visitando la pagina dedicata all’accessibilità potrete scoprire ulteriori strumenti per rendere migliori le vostre applicazioni.

Sicurezza in Google Chrome

Finora Google segnala nella barra degli indirizzi di Google Chrome i siti considerati sicuri, visualizzando un lucchetto e la scritta “Sicuro”. A partire dalla versione 68, che arriverà a luglio, Google Chrome segnalerà solamente i siti HTTP contrassegnandoli in grigio con la scritta “Non sicuro”. A partire da Chrome 70, in arrivo a ottobre, il badge diventerà rosso per evidenziare in maniera chiara i siti non protetti.

Secondo i dati pubblicati a febbraio dalla stessa Google, il 68% del traffico effettuato su Android e Windows avviene sul protocollo HTTPS, percentuale che sale al 78% parlando di Chrome OS e di macOS. Inoltre 81 dei primi 100 siti al mondo hanno ormai adottato il protocollo HTTPS di default, rendendo molto più sicura la navigazione

Google Pay

La prima delle novità annunciate in occasione del Google I/O riguarda la possibilità di utilizzare la piattaforma di pagamenti nei browser più importanti, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. Per velocizzare il processo di compilazione dei form, operazione frequente prima della fase di pagamento, Google ricorda la funzione Chrome Autofill, per la quale sono presenti numerose guide pratiche.

Google non dimentica i dispositivi iOS e consente di utilizzare i dati inseriti da desktop anche su iPhone e iPad, senza dover ripetere ogni volta la procedura. è possibile memorizzare abbonamenti per i trasporti pubblici, biglietti per eventi o viaggi nell’applicazione Google Pay, una soluzione decisamente comoda che permette di avere tutte le informazioni in un unico posto. Pensate alla comodità di andare in vacanza e avere i biglietti aerei, la prenotazione dell’albergo e degli eventi che volete seguire, tutti in un’unica applicazione.

Arriva infine la possibilità di integrare Google Pay nelle azioni eseguibili con Google Assistant, effettuando acquisti solo con i comandi vocali. La funzione sarà sicuramente apprezzata con l’imminente arrivo degli Smart Display, che uniranno l’esperienza vocale con quella visiva. Al momento le transazioni non sono disponibili in Italia ma Google ha promesso di portarle molto presto anche nel nostro Paese, quindi presto anche gli italiani potranno gestire le transazioni con il sistema di pagamenti di Google.

Potete trovare le guide pratiche e gli esempi per l’integrazione di Google Pay in siti e applicazioni visitando questa pagina.