L’anno sta giungendo al termine, ormai mancano pochi giorni, di conseguenza è tempo di tirare le somme. Cosa è andato nel verso giusto in questo 2016 per quanto riguarda il panorama Android? Cosa invece andrebbe rivisto? L’intento è quello di ripercorrere i principali avvenimenti durante l’anno dandovi le nostre impressioni a riguardo, sarò io parlarvene riassumendo le sensazioni dell’intero team di TuttoAndroid.

Alcuni giorni fa abbiamo pubblicato sul nostro canale YouTube un video con i tre aspetti che ci sono piaciuti, i tre che ci hanno fatto storcere il naso e le aspettative per l’anno prossimo. Ovviamente prima di leggere questo editoriale vi invito a dargli un’occhiata.

Top: fascia media, Nougat e… “dalla Cina con furore”.

Il 2016 è stato l’anno della fascia media, senza ombra di dubbio: smartphone da 300 o 400 euro, con un ottimo rapporto qualità/prezzo che ormai non fanno più rimpiangere i top di gamma, tanto che qualche settimana fa ci chiedevamo su queste pagine quanto avesse ancora senso spendere più di 400 euro per uno smartphone.

In realtà durante le prime fiere dell’anno, in particolare il CES di Las Vegas a Gennaio e il Mobile World Congress di Barcellona a Marzo, non abbiamo visto tanti smartphone su questa fascia di prezzo, anzi la prima parte del 2016 è stata completamente dedicata ai top di gamma, quelli che fanno sentire la loro presenza per tutto il corso dell’anno, i veri dispositivi di riferimento delle aziende.

La seconda parte dell’anno, invece, complice anche la debacle di Note 7, ha visto soprattutto dispositivi di fascia media farla da padrona, tutti (o quasi) con il tanto elogiato Qualcomm Snapdragon 625. Ad IFA 2016 lo ribadimmo più volte, non si videro molti top di gamma e tra Zenfone 3, Moto Z Play, i Huawei Nova, Xperia X Compact, sembrava la fiera della mediocrità, salvo poi ricrederci nei mesi successivi, quando provando i suddetti dispositivi ci siamo effettivamente resi conto di quanto si sia assottigliata la differenza tra medio gamma e top di gamma.

Capo della “rivolta”, se così vogliamo dire, è senza ombra di dubbio Honor 8, un dispositivo che per il prezzo al lancio si è posizionato nella fascia media, pur avendo delle caratteristiche da top di gamma, basti pensare che continuo ad utilizzarlo quotidianamente e con soddisfazione.

Nella seconda metà dell’anno abbiamo visto anche il nuovo sistema operativo di Google, vale a dire Android 7.0 Nougat. Da questa nuova versione non ci si aspettava una rivoluzione ed infatti non c’è stata. Per quale motivo allora finisce tra i top? Perché l’esperienza utente, prima delle novità che fanno gridare al miracolo, è fondamentale per un sistema operativo mobile. Nougat è questo.

Grazie ad alcune piccole aggiunte come le nuove notifiche o il multiwindows che finalmente disponibile in maniera nativa e in generale un sistema che funziona bene (il che non è mai scontato con le nuove versione di Android), è riuscito a piacere anche ai più scettici come il sottoscritto che, diciamolo, non è propriamente un amante di Android Stock.

Il 2016 è stato anche l’anno della consacrazione degli smartphone cinesi. Soprattutto per quanto riguarda i brand più importanti come Xiaomi, Meizu e OnePlus, non siamo più di fronte ad alternative economiche ai dispositivi delle aziende più blasonate, ma a veri e propri competitor che iniziano a fare seriamente paura. Insomma, chi si aspettava che lo smartphone più innovativo dell’anno arrivasse da Xiaomi? Tuttavia manca ancora qualcosa, ma di questo parlerò nei prossimi paragrafi.

Ultima menzione per l’eliminazione dei costi aggiuntivi per quanto riguarda il roaming in Europa. Non si tratta di una novità software o di nuovi smartphone lanciati sul mercato, ma senza dubbio è qualcosa da sottolineare con gioia e che aspettavamo ormai da troppo tempo: ora è ufficiale e non ci sono più riserve, finalmente nei prossimi mesi potremo navigare in tutta Europa con il nostro abbonamento dati senza costi aggiuntivi.

Flop: Note 7, obsolescenza e top di gamma sotto tono

Tra i flop non possiamo non soffermarci sullo smartphone più sfortunato del 2016: il Samsung Galaxy Note 7. Un dispositivo fantastico che sapeva coniugare le ottime caratteristiche e funzionalità di S7 Edge con le classiche peculiarità della serie Note.

Tutti noi sappiamo com’è andata a finire: diverse unità in giro per il mondo sono esplose, costringendo l’azienda a ritirare il Note 7 dal mercato. Purtroppo l’impatto è stato devastante e ancora oggi, a qualche mese dal ritiro, sono presenti avvisi negli aeroporti che vietano l’imbarco dello smartphone, tutto ciò non ha fatto che ledere all’immagine dell’azienda.

Oltretutto si è sentita la mancanza di un vero e proprio colosso come il Note nella line-up di Samsung ma non solo, visto che si tratta di un dispositivo unico nel suo genere.

Volendo fare un discorso più ampio, però, uno degli aspetti che non ci ha convinto in questo 2016 sono stati i top di gamma in generale. Parliamo di smartphone che vengono lanciati con un prezzo che va dai 600 euro in su, di conseguenza dovrebbero dare più di un motivo per sceglierli, in luogo di dispositivi che costano la metà.

Quest’anno, complice anche l’exploit della fascia media, è stato piuttosto difficile trovare device per cui valesse la pena spendere tanto. L’unico vero fattore che ancora distingue in maniera piuttosto importante top di gamma da fascia media è il comparto fotografico.

Bisogna dire, però, che si tratta di un qualcosa che ha interessato tutto il panorama smartphone e non solo i dispositivi Android. Apple nel 2016, per la prima volta, ha lanciato per il secondo anno consecutivo una versione “migliorata” del proprio device, un iPhone 7 che offre davvero troppo poco per giustificare il passaggio dai predecessori.

Un confronto emblematico e rappresentativo di questa “problematica” è proprio quello tra iPhone 7 Plus e Google Pixel XL: i due dispositivi che dovrebbero essere lo stato dell’arte per i due sistemi operativi, sono in realtà due smartphone dal prezzo eccessivo e che non offrono nulla di particolare rispetto a device più economici.

D’altro canto, uno degli aspetti negativi di questo 2016 riguarda l’obsolescenza: il ciclo di vita dei prodotti sembra ridursi sempre di più, quest’anno non è cambiato nulla e la situazione è peggiorata soprattutto per quanto riguarda gli smartphone cinesi.

Abbiamo visto aziende come Xiaomi con il Mi5S, Meizu con il Pro 6 Plus e OnePlus con il 3T lanciare due top di gamma durante l’anno a sei mesi di distanza, stessa cosa per quanto riguarda la loro fascia media. Ciò non fa altro che indispettire gli utenti che vedono invecchiare i propri acquisti in maniera più veloce, se a ciò aggiungiamo la mancanza di innovazione vien da sé l’aspra critica nei confronti dei brand.

Cosa aspettarsi dal 2017? Molto, ed è giusto che sia così.

Il 2017 deve essere l’anno dell’innovazione, c’è urgente bisogno di portare qualcosa di nuovo sui top di gamma. Probabilmente molti produttori sceglieranno la strada degli smartphone senza bordi e l’idea non ci dispiace affatto, ma basterà a farci tornare la voglia di spendere 700 euro?

Purtroppo (o per fortuna) per quanto riguarda la pura potenza tecnica siamo arrivati al limite, ulteriori passi in avanti non modificherebbero l’esperienza utente in maniera importante, di conseguenza un’altra possibile strada potrebbe essere quella delle implementazioni software.

Il 2016 è stato anche l’anno di Google Assistant che ha dato maggiormente senso agli assistenti vocali grazie agli algoritmi di machine learning e all’immensa base di dati posseduta dal colosso di Mountain View. Dovremo, quindi, aspettarci smartphone sempre più cuciti sulle nostre esigenze e abitudini, tanto da far paura? Vedremo, speriamo innanzitutto nell’arrivo di Google Assistant in Italia, dopodiché vedremo cosa avrà da offrirci il mercato.

Infine, abbiamo parlato degli smartphone cinesi che fanno sempre più paura, ma cosa manca davvero a questi dispositivi? La commercializzazione ufficiale nel nostro paese.

Ultimamente la situazione è migliorata, Nubia è arrivata in Italia, così come Meizu, e i loro dispositivi sono dotati di banda 20 in LTE. Speriamo nell’arrivo di Xiaomi nel 2017, è tempo di vedere un Mi6 con banda 20, supporto e software italiano, ma non solo, c’è bisogno anche di brand come Zuk e LeeCo che hanno dimostrato di saper fare grandi cose. La concorrenza è spietata e con l’arrivo massiccio di questi marchi in Europa, le aziende più blasonate potrebbero ritrovarsi con una bella gatta da pelare.

E voi cosa pensate di questo 2016? Fatecelo sapere all’interno dei commenti, con i vostri Top, i Flop e le aspettative che avete per l’anno prossimo. Colgo l’occasione per augurarvi buone feste da parte dell’intera redazione di TuttoAndroid, continuate a seguirci sul sito, sui social (FacebookTwitter, Instagram, Google+) e, ovviamente, sul nostro canale YouTube!

Nota: questo articolo è un editoriale e, in quanto tale, rispecchia l’opinione di chi scrive senza voler assumere carattere di notizia oggettiva o di cronaca dei fatti. Esso è un articolo in cui vengono esposte le opinioni personali dello scrivente e, in quanto tale, non è oggettivo e può essere contrario all’opinione di chi legge. Invitiamo tutti i lettori a commentare tramite gli appositi strumenti mantenendo il rispetto del pensiero altrui.