Un po’ a sorpresa nella serata del 19 febbraio Google ha rilasciato la prima Developer Preview di Android 11 (Android R), ovvero una prima versione del prossimo aggiornamento che arriverà ufficialmente per tutti verso l’ultima parte del 2020.

Si tratta di una release software, come fa intuire il nome, dedicata agli sviluppatori che potranno così adattare le proprie applicazioni al nuovo codice di Android (alle nuove API e via dicendo), di conseguenza non è pensata per un utilizzo quotidiano bensì solo per sviluppo.

Vediamo quindi tutte le novità di Android 11 in questo speciale dedicato.

Le novità di Android 11 in video

Al solito la prima Developer Preview è sconsigliata agli utenti finali, sia per l’utilizzo nel dispositivo principale sia per sfizio, visto che solitamente contengono bug, tuttavia in questo caso non ne abbiamo trovato di particolarmente gravi. Come detto lo scopo principale è quello di consentire agli sviluppatori di iniziare a familiarizzare con le tante novità in tema di sicurezza, stabilità e affidabilità.

Andiamo senza ulteriori indugi a scoprire le prime novità annunciate dalla compagnia americana. Nei prossimi giorni aggiorneremo questo articolo man mano che emergeranno nuove funzioni, quindi tornate a rileggerlo per rimanere sempre aggiornati.

Novità di Android 11 Developer Preview

Esperienza 5G

L’avvento delle prime reti 5G ha inevitabilmente ripercussioni anche sul robottino verde. Arrivano due nuove API, Dynamic MeterednessBandwidth Estimator. La prima verifica se la connessione utilizzata è a consumo o meno e permette di regolare automaticamente la qualità delle immagini e dei video a discapito del consumo di banda, incluse le connessioni 5G.

La seconda API invece è una versione aggiornata della precedente e consente di verificare rapidamente l’ampiezza di banda sia in upload che in download, sfruttando le informazioni fornite direttamente dal modem 5G.

Nuovi schermi

Con i produttori di smartphone che inventano nuove soluzioni per gli schermi, servono degli aggiornamenti alle API esistenti. Arriva un aggiornamento dell’API che gestisce i notch, che ora consente di controllare anche i display con foro e quelli di tipo waterfall. Per questi ultimi è disponibile una nuova API che consente una gestione precisa anche dei lati dello schermo.

Contatti e comunicazioni

Android 11 è pronto a offrire un’esperienza più coinvolgente per quanto riguarda le comunicazioni con altri utenti. Nella tendina delle notifiche sarà possibile seguire le conversazioni con i propri contatti, tramite diverse applicazioni, inserite nella sezione dedicata chiamata Conversazioni. I fumetti, utilizzati per le chiamate, possono ora essere utilizzate anche nelle chat e nelle app di messaggistica grazie all’API Bubbles.

Per trasformare in fumetti le notifiche basta tenere premuta la notifica e selezionare la voce “Mostra sotto forma di fumetto”. Nel menu visibile con la pressione prolungata troviamo anche anche posticipare la notifica, silenziarla o impostarla rta i preferiti, anche se è possibile che nelle prossime Developer Preview vedremo altre novità.

Interessante inoltre la possibilità di effettuare uno screenshot del solo fumetto. Basta tenere premuto al lungo sul fumetto per salvare l’immagine della sola bolla, senza lo sfondo e senza costringere l’utente a ritagliare parti non necessarie.

È possibile inserire allegati direttamente nelle risposte dalle notifiche, a patto che l’applicazione supporti l’utilizzo di allegati, come documenti, immagini e video. Nella DP1 di Android 11 è possibile copiare immagini da Chrome e incollarle nelle risposte tramite Gboard, ma le cose dovrebbero evolversi con le prossime release.

Reti Neurali

Attenzione anche all’intelligenza artificiale grazie a nuove opportunità offerte dall’API Neural Networks, che sarà affiancata da nuove API per la gestione ed esecuzione dei modelli e la riduzione delle copie dalla memoria. Nelle prossime Developer Preview saranno aggiunte ulteriori ottimizzazioni per i framework di machine learning più popolari, TensorFlow in primis.

Privacy e Sicurezza

Continuano gli interventi legati alla gestione dei permessi, con controlli granulari sempre più raffinati. Ora è possibile concedere un determinato permesso per una sola esecuzione, o solo quando l’applicazione è in uso. Nel primo caso il permesso verrà richiesto anche uscendo e rientrando dall’applicazione, per dare la massima tranquillità e trasparenza sulla gestione dei dati personali.

Procede anche il lavoro di miglioramento per proteggere l’accesso ai dati da parte delle applicazioni, grazie anche ai tanti suggerimenti arrivati dagli sviluppatori stessi. Arrivano nuove API per proteggere lo smartphone, sia per quanto riguarda i controlli biometrici sia per quanto riguarda l’aumento delle misure di sicurezza.

Diventa più semplice integrare l’autenticazione biometrica (impronta digitale, iride, volto), mentre agli sviluppatori vengono forniti nuovi strumenti per rendere più sicura la gestione dei componenti critici di sistema. Grazie a Blobstore Manager diventa più sicuro condividere temporaneamente i dati e vengono aggiunti nuovi componenti per l’archiviazione sicura di documenti digitali, come la patente di guida.

Con Scoped Storage invece non serve concedere l’accesso in scrittura sulla memoria esterna, visto che ogni app potrà avere un’area dedicata e isolata, con la possibilità di accedere a poche cartelle mirate, come Musica, Download, Foto e Video. Applicazioni come i file manager a le app di backup potranno richiedere i permessi di accesso completo alla memoria esterna.

Aggiornamenti di sistema e compatibilità

Crescono le possibilità offerte dagli aggiornamenti di sistema tramite Google Play con dodici nuovi moduli (ora il totale è di 20) con una particolare attenzione alla sicurezza.In questo modo sarà possibile intervenire in maniera più rapida per correggere errori o apportare miglioramenti senza che sia necessario il rilascio di un nuovo firmware.

Android 11 introduce un nuovo concetto che sarà ben accolto dagli sviluppatori. Finora le nuove versioni del sistema potevano creare problemi alle app che avevano come target le API precedenti.

Ora è possibile minimizzare gli effetti degli aggiornamenti attivando o disattivando determinati controlli con degli switch, dando quindi il tempo agli sviluppatori di aggiornare le proprie creazioni adattandole velocemente. Gli sviluppatori potranno disabilitare le opzioni che Google ritiene più a rischio, sia tramite le opzioni sviluppatori sia tramite adb.

È stata aggiunta una libreria per il caricamento dinamico di risorse al momento dell’esecuzione ed è stato definito un periodo entro il quale la piattaforma potrà essere considerata stabile. Google si aspetta che le API e il SDK siano stabili entro i primi giorni di giugno, inclusi tutti gli aspetti che potrebbero andare a incidere sul funzionamento delle app.

Miglioramenti

Ovviamente Google ha dedicato parecchio tempo anche al miglioramento di altre funzioni esistenti, correggendo errori intervenendo dove necessario. Migliorano il controllo delle chiamate, la gestione delle connessioni WiFi, i formati di immagini supportate, grazie anche a una nuova API per la codifica e decodifica delle immagini e molto altro.

Arrivano nuove API per la riduzione della latenza nei flussi video, con la possibilità di intervenire in modo preciso su codec specifici, con la possibilità di gestire la latenza anche nella trasmissione su monitor esterni e TV.

Modelli supportati e download

Trovate tutte le informazioni necessarie nel nostro articolo, che vi indica i modelli sui quali è possibile scaricare e installare la prima Developer Preview di Android 11, con i link per il download e le istruzioni da seguire.

Telefoni aziendali

Gli utenti che fanno un uso privato degli smartphone concessi loro dall’azienda, potranno contare su un miglioramento dei profili. Gli amministratori di sistema potranno stabilire quello che gli utenti possono fare in privato, senza tuttavia poter vedere quale uso viene fatto dagli utenti, nel pieno rispetto della privacy.

L’azienda potrà, ad esempio, impedire l’installazione di app di streaming che potrebbero consumare dati mobili fatturati all’azienda. I dipendenti saranno sicuri che nessuno potrà vedere le loro attività e che i dati aziendali saranno comunque protetti.

Altre novità di Android 11

  • È finalmente possibile pianificare l’attivazione della modalità scura in un intervallo dedicato o seguendo il ciclo tramonto-alba
  • Durante la registrazione di un video l’app fotocamera silenzia le notifiche per evitare interferenze o suoni
  • Gli sviluppatori hanno tempo fino alla fine del 2021 per rendere compatibili le proprie app con Android 11
  • Con Android 11 le applicazioni che richiedono l’accesso alla posizione in background dovranno essere approvate da Google, con il termine ultimo fissato al 2 novembre
  • Nelle Opzioni sviluppatore è possibile attivare la visualizzazione della frequenza di refresh, utile per testare le proprie app con gli schermi di nuova generazione
  • Arrivano gli screenshot a scorrimento, che permettono di catturare schermate che superano la singola schermata
  • L’attivazione degli Overlay diventa più macchinosa, richiedendo il passaggio per la schermata generale delle app per poi concedere il singolo permesso a quella desiderata
  • È nuovamente possibile fissare in alto le applicazioni (o le funzioni preferite) nel menu di condivisione di Android
  • L’attivazione della modalità aereo non disattiva il Bluetooth se risulta connesso un dispositivo audio
  • Compare il toggle per la registrazione dello schermo nei Quick Settings
  • Nuova modalità Niente Distrazioni di Benessere Digitale che mette in pausa le app che generano troppe notifiche, con la possibilità di impostare una programmazione e un toggle per l’attivazione
  • Toogle per incrementare la sensibilità del touch (solo su Pixel)
  • Il permesso Archiviazione cambia il nome in “File e contenuti multimediali”
  • Numerose novità nel menu accessibilità
  • Nuove gesture per Pixel 4
  • Nuova pagina del log delle notifiche, semplificata rispetto alla versione precedente, a cui si affianca una nuova attività che permette di accedere allo storico delle notifiche
  • Nuova gestione delle gesture, in particolare per quanto riguarda il tasto Indietro, con la possibilità di regolare la sensibilità per continuare a utilizzare i menu hamburger delle app
  • È più semplice conoscere quali sono i code supportati dalle proprie cuffie Bluetooth tramite le Opzioni Sviluppatore
  • Riorganizzato il menu Non Disturbare, con la possibilità di controllare in maniera più precisa le chiamate, i messaggi e le notifiche da altre app
  • Con Android 11 arriva un nuovo stack Bluetooth, chiamato Gabeldorsche, che sostituisce quello precedente
  • Se sono presenti troppe notifiche il player musicale viene spostato nel pannello dei Quick Settings, rendendolo più comodo da raggiungere
  • Android 11 permette di accedere alla tendina delle notifiche o al pannello dei Quick Settings a seconda del lato da cui viene eseguito lo swipe verso il basso, riprendendo una funzione vista in passato su molte custom ROM
  • È presente una modalità chiamata Condivisione batteria, che fa pensare al possibile arrivo della ricarica wireless inversa sui prossimi Pixel
  • Torna la funzione di accesso rapido alle carte collegate a Google Pay, una funzione che potrà essere implementata nelle app dagli sviluppatori con un nuovo permesso