Lo scorso mese di marzo erano iniziati lavori di terze parti finalizzati ad aggiungere ufficialmente la funzionalità di scansione dell’iride all’Android Open Source Project, adesso sono emersi nell’AOSP i primi indizi di un possibile futuro supporto nativo alla “face authentication” da parte del sistema operativo Android. Dei commit di codice vanno in direzione di una feature di riconoscimento del volto ben più elaborata rispetto all’attuale “Viso attendibile” di Smart Lock.

Il commit dell’AOSP è etichettato come “Add face authentication framework“. Per il momento, purtroppo, non c’è molto altro che se ne possa ricavare, quel che è certo è che il supporto nativo sarebbe una piccola svolta per i vari produttori, che potrebbero contare su quest’API. In questo modo compagnie come OnePlus ed altre non avrebbero più alcun bisogno di creare dei propri sistemi di riconoscimento del volto come hanno fatto finora, con risultati eccellenti in termini di velocità ma un po’ meno incoraggianti sotto il profilo della sicurezza.

In aggiunta a questo, dal commit emerge che, a differenza di quanto accade con i lettori di impronte digitali, il sistema di “face authentication” dovrebbe consentire di registrare soltanto un volto per utente sul dispositivo (in sostanza, per registrare un altro volto dovrebbe essere necessario lo switch ad un altro utente). Un simile modus operandi è verosimilmente finalizzato a contenere i consumi e rendere lo sblocco più rapido: lo smartphone sarebbe tenuto a confrontare il volto visualizzato ad un solo template.

Un’altra informazione interessante è che la prima persona ad aver lavorato su questa funzione si chiama Gilad Bretter che, quanto pare, lavora per Intel. Non è chiaro il motivo per il quale Intel dovrebbe investire il tempo dei propri dipendenti per aggiungere una feature di questo tipo in Android. Va ulteriormente fatto notare che questi lavori procedono dallo scorso mese di marzo, pertanto questi nuovi commit ci offrono il polso della situazione ed i progressi compiuti.

A questo punto si potrebbe sperare di vedere il nuovo sistema di riconoscimento del volto di Android all’opera a bordo dei nuovi Google Pixel 3 e Pixel 3 XL. Grazie alle immagini leaked delle protezioni per lo schermo di entrambi i Pixel di terza generazione, sappiamo ormai che c’è una buona possibilità che entrambi siano dotati di una doppia fotocamera anteriore. Se questa ipotesi dovesse trovare conferma, le due fotocamere potrebbero essere in grado di rilevare la profondità e pertanto garantire una maggiore sicurezza del sistema di “face authentication”.

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