Tutti i software forniti con licenza GPL devono fornire il codice sorgente su richiesta, ma i produttori di smartphone Android dimenticano troppo spesso questa cosa. Tra i peggiori in questo campo c’è sicuramente Xiaomi, apprezzata per l’ottimo rapporto qualità/prezzo dei propri smartphone ma “odiata” dagli sviluppatori che non possono sviluppare custom ROM basate sull’AOSP.
Dopo aver sempre rifiutato di rilasciare commenti in merito, Xiaomi sembra aver finalmente intrapreso la giusta direzione rispondendo a una mail inviata da XDA Developers. Un portavoce della compagnia cinese ha affermato che Xiaomi intende rilasciare il codice sorgente del kernel dei propri smartphone entro tre mesi dal loro lancio.
“Come compagnia Internet, Xiaomi rispetta la GNU General Public License (GPL) ed è impegnata a rispettarla effettivamente. Stiamo impegnando le nostre risorse per ottenere una crescita sostenibile e abbiamo compiuto numerosi sforzi per velocizzare il rilascio dei kernel. Vogliamo essere sicuri che ogni release sia sicura e stabile. Finora abbiamo pubblicato il codice sorgente del kernel di numerosi dispositivi. D’ora in poi il nostro obiettivo è quello di rilasciare i sorgenti del kernel entro te mesi dal lancio.“
Pur trattandosi, se rispettato, di un deciso passo avanti rispetto al passato, tre mesi non possono essere considerati un risultato accettabile, alla luce delle tempistiche con cui Sony, Google e OnePlus, solo per fare alcuni esempi, rilasciano i sorgenti dei rispettivi kernel.
Visitando questo articolo di XDA potete trovare la lista completa di tutti i dispositivi Xiaomi per i quali è stato rilasciato il codice sorgente del kernel.