Finalmente è arrivato Xiaomi Mi 9T, dopo che, in seguito al lancio ufficiale di Redmi K20, in molti hanno cominciato a contare i giorni e le ore per poter scoprire le mosse del colosso cinese.

Movimenti che si sono concretizzati oggi, con l’annuncio di Xiaomi Mi 9T: questo il nome prescelto per il continente europeo, ma nella sostanza lo smartphone lanciato oggi è tale e quale a Redmi K20.

Saprete ormai che Redmi è diventato, qualche mese fa, un brand indipendente dell’ecosistema Xiaomi e la mossa di oggi conferma che le due case sono quantomai sovrapposte e, di fatto, il nome è puramente una questione di marketing.

Senza dilungarci ulteriormente vi proponiamo la nostra video anteprima di Xiaomi Mi 9T, uno smartphone di fascia media con ambizioni da fascia alta e un prezzo da far venire l’acquolina in bocca.

Video anteprima Xiaomi Mi 9T

Alcuni difettucci, come l’assenza della ricarica wireless e della certificazione di resistenza all’acqua e alla polvere, ci hanno fatto storcere il naso, ma chiaramente risultano quasi ininfluenti al cospetto dei competitor del Mi 9T.

La sensazione tenendolo in mano è ottima perché ha un telaio metallico e una scocca posteriore in vetro Gorilla Glass 5, che è a protezione anche del display. Impeccabili le finiture e non mancano elementi originali, come il tasto di accensione rosso o blu oppure un cerchietto metallico attorno alla fotocamera principale da 48 MP.

Le dimensioni non sono eccessive e il peso di 191 grammi è il giusto mezzo per trasmettere solidità senza compromettere la portabilità; è però anche una “saponetta” e questo vuol dire che è necessario sfruttare l’ottima cover fornita in confezione.

Xiaomi Mi 9T ha un’ottima scheda tecnica per la fascia del mercato in cui si inserisce e non possiamo certo lamentarci del motore, lo Snapdragon 730, che sulla carta ha un temperamento brillante, senza però rischiare di esagerare sui consumi. Stando ai dati tecnici dovrebbe riuscire a massimizzare l’energia immagazzinata nella batteria da 4000 mAh, magari rinunciando a un minimo di brillantezza.

Per esperienza possiamo dirvi che con una buona ottimizzazione, e di solito Xiaomi non tradisce le attese, la differenza di godibilità tra processori di fascia media e alta non si nota. Lo stesso dovrebbe valere per le performance fotografiche grazie all’ottimo sensore Sony IMX582, che dovrebbero essere eliminate dal software di gestione.

Un accenno lo merita la fotocamera pop up frontale: le prime impressioni sono molto positive perché, è forse un filo lenta nell’estrusione/intrusione, ma appare solida, tosta e durevole (garantiti 300 mila cicli). Simpatici, ma nulla più, i due LED rossi ai lati dell’obiettivo, come anche il suono robotico che viene emesso durante l’attivazione.

Senza volerci sbilanciare, ma niente paura perché stiamo già procedendo con i nostri test, il comparto fotografico posteriore non dovrebbe essere molto diverso da quello di Xiaomi Mi9 SE, che, come abbiamo visto nel nostro confronto tra medio gamma, non è male ma nemmeno è il top (galleggia senza fatica nella media per la fascia di prezzo, senza però eguagliare le capacità di Google Pixel 3a).

Come spesso accede, il verdetto finale sul successo di uno smartphone arriva con il prezzo.
Nel caso di Xiaomi Mi 9T la bilancia sembra pendere a suo favore: 299 Euro in esclusiva per 24 ore nella giornata del 19 giugno, poi si passa a 329 Euro per la versione con 6 GB di RAM e 64 GB di memoria interna (occhio che non è espandibile) e 399 Euro per la variante con 6 GB di RAM e 128 GB di memoria, forse la più interessante se dovesse scendere di qualche decina di Euro.