Recensione Xiaomi Redmi 6, 6A e 6 Pro – La gamma Redmi di Xiaomi si è confermata di anno in anno un punto di riferimento per la fascia bassa del mercato degli smartphone. Quest’anno però questa conferma non c’è stata, con la serie Redmi 6 che per certi versi vede un’involuzione rispetto ai Redmi 5.

Ringraziando GrossoShop.net per i sample inviatici, scopriamo insieme perché purtroppo la gamma economica per la seconda metà del 2018 di Xiaomi non ci ha convinti molto nella recensione di Xiaomi Redmi 6, 6A e 6 Pro.

Video Recensione Xiaomi Redmi 6, 6A e 6 Pro

Hardware & Connettività

Xiaomi Redmi 6A ha un SoC Mediatek Helio A22, quad-core di Cortex A53 a 2,0 GHz, accompagnato da una GPU IMG PowerVR. Come memoria troviamo due tagli, con 16/32 GB di memoria e rispettivamente 2/3 GB di RAM.

Xiaomi Redmi 6 ha un SoC Mediatek Helio P22, octa-core di Cortex A53 a 2,0 GHz, accompagnato dalla GPU IMG PowerVR GE8320. Come memoria troviamo due tagli, con 34/64 GB di memoria e rispettivamente 3/4 GB di RAM.

Xiaomi Redmi 6 Pro ha un SoC Qualcomm Snapdragon 625, octa-core di Cortex A53 a 2,0 GHz, accompagnato dalla GPU Adreno 506. Come memoria troviamo due tagli, con 32/64 GB di memoria e rispettivamente 3/4 GB di RAM.

Tutti e tre dispongono poi della possibilità di espandere la memoria tramite una microSD, senza dover comunque rinunciare ad uno dei due slot per le SIM.

Parte Telefonica & Antenne

A livello di connettività Xiaomi Redmi 6 e 6A sono disponibili in versione globale con supporto per la banda 20 del 4G, ma peccano a livello di WiFi, che è un 802.11 b/g/n mono band a 2,4 GHz.

Xiaomi Redmi 6 Pro è invece solamente in versione cinese e dunque non dispone della famigerata banda 20. Supporta però il WiFi 802.11 a/b/g/n dual band e ha anche un trasmettitore a infrarossi integrato nella parte alta.

Tutti e tre comunque presentano il supporto al Dual SIM Dual Standby e al Bluetooth 4.2, mentre nessuno dei tre possiede l’NFC.

A livello di ricezione telefonica e dati nessuno dei tre presenta criticità, configurandosi tutti senza infamia e senza lodi. Su Redmi 6 e 6A segnalo però che la capsula auricolare non è elevatissima come volume.

Per la geolocalizzazione invece tutti e tre presentano A-GPS, Glonass e BDS, con un fix un po’ lento sul 6A, ma per il resto senza criticità.

Design, Ergonomia & Materiali

Procedendo con la recensione di Xaomi Redmi 6, 6A e 6 Pro parliamo di design, dove i primi due citati condividono la stessa plasticosa e un po’ cheap, con delle dimensioni di 147,5 x 71,5 x 8,3 mm in un peso molto leggero di 145 grammi. L’unica differenza tangibile è che il 6 possiede un lettore di impronte sul retro, assente sul 6A e dal funzionamento abbastanza preciso, e una doppia fotocamera posteriore.

Redmi 6 Pro invece vanta un corpo in metallo sul retro, con estremità e lati in policarbonato, e risulta più premium e solido in mano. Le dimensioni sono di 149,3 x 71,7 x 8,8 mm con un peso di 178 grammi. Questo smartphone comunque è l’esatta copia del già visto Xiaomi Mi A2 Lite, con dunque una doppia fotocamera in verticale sul retro e il lettore di impronte digitali abbastanza preciso – al quale si affianca anche il riconoscimento del volto.

La disposizione degli elementi comunque è simile tra tutti e tre, con a destra il pulsante di accensione e il bilanciere del volume, mentre a sinistra solamente gli slot per le due NanoSIM e la microSD. In alto trovano posto il jack da 3,5 mm, il microfono secondario e sul 6 Pro anche il trasmettitore IR.

Infine in basso tutti e tre condividono un connettore ancora MicroUSB, con poi solamente il microfono su Redmi 6 e 6A che hanno lo speaker sul retro, mentre sa il microfono che lo speaker su Redmi 6 Pro.

Display, Audio & Multimedia

A livello di display, Xiaomi Redmi 6 e 6A condividono lo stesso pannello IPS 18:9 da 5,45″ con risoluzione di 720 x 1440 pixel. Si tratta di un display economico, per cui i neri risultano quasi blu e i colori sono poco brillanti e risultano slavati. Anche la luminosità massima lascia un po’ a desiderare, mentre gli angoli di visuale non sono male.

Xiaomi Redmi 6 Pro invece ha un pannello IPS 19:9 da 5,84″ con risoluzione di 1080 x 2280 pixel. Questo display risulta migliore come luminosità massima raggiunta, ma non convince a fondo per brillantezza dei colori e profondità dei neri. Inoltre è presente una tacca (notch) sulla parte alta del display, che non è esagerata in quanto a dimensioni ma a livello software implica che non sono assolutamente visibili le notifiche nella barra di stato.

La luminosità automatica viene spesso tenuta troppo bassa dal software, dovendo spesso regolarla manualmente quando ci si trova all’aperto. Ciò accade maggiormente sul 6 Pro e sul 6A.

L’audio viene da uno speaker mono per tutti e tre. In particolare Redmi 6 e Redmi 6A hanno lo speaker sul retro, con un volume un po’ basso e un suono che manca di ricchezza e profondità. Redmi 6 Pro invece ha lo speaker sul fondo e gode in un volume massimo superiore e una sonorità leggermente più ricca, anche se non di alto livello.

Fotocamera

Xiaomi Redmi 6A sul retro ha una singola fotocamera da 13 megapixel f/2.2, mentre sul fronte una da 5 megapixel f/2.2.

Xiaomi Redmi 6 sul retro ha una doppia fotocamera da 12 e 5 megapixel entrambe f/2.2, mentre sul fronte una da 5 megapixel f/2.2.

Xiaomi Redmi 6 Pro sul retro ha una doppia fotocamera da 12 e 5 megapixel entrambe f/2.2, mentre sul fronte una da 5 megapixel f/2.0.

L’app fotocamera di MIUI prevede vari filtri in tempo reale e molte modalità di scatto, di cui le principali sono scorribili tramite swipe laterali. Su tutti e tre c’è il supporto per l’HDR Automatico e la modalità ritratto per la fotocamera frontale, mentre la modalità ritratto per quella posteriore c’è solamente per quelli con due fotocamere (6 e 6 Pro).

La qualità degli scatti ovvimente non è da fascia alta, ma testimonia come il mercato – e in particolare Xiaomi – sia ormai in grado di fornire dei discreti punta e scatta anche spendendo poco. In particolare di giorno Redmi 6 Pro tende ad avere i colori più naturali, ma in quanto a dettagli i tre smartphone sono molto vicini e a volte risultano più piacevoli le foto di 6 o 6A.

Con scarsa illuminazione invece 6A scende a livelli decisamente inferiori, mentre 6 e 6 Pro se la giocano, con il Pro che solitamente riesce a fare un po’ di più (specialmente con il flash attivo). In quanto a selfie invece 6 Pro è il peggiore dei tre, con 6 e 6A che hanno un angolo di cattura superiore e generalmente riescono a catturare foto più nitide.

Batteria & Autonomia

Un punto da sempre importante per la gamma Redmi e dunque per la recensione di Xiaomi Redmi 6, 6A e 6 Pro sta nella batteria. Sul Redmi 6 e 6A la capacità e da 3000 mAh, mentre su Redmi 6 Pro ci sono ben 4000 mAh. Putroppo il caricatore in confezione non supporta la ricarica rapida per nessuno dei tre.

Su 6 e 6A ho riscontrato un’autonomia che può portare a due giornate di utilizzo con quasi 5 ore di display attivo, ma con un consumo in standby abbastanza evidente. Su 6 Pro invece sono riuscito ad arrivare confortevolmente a 5 ore e mezza di display attivo su due giornate piene di utilizzo, ma dato il consumo in standby inferiore si riesce ad arrivare anche a tre giornate con un uso blando.

Software

Tutti e tre gli smartphone sono attualmente basati su MIUI 9.6 con Android 8.1 Oreo. In particolare Xiaomi Redmi 6 e 6A arrivano in versione globale con la lingua italiana a bordo, mentre il Redmi 6 Pro c’è solamente in versione cinese. Per avere la lingua italiana su quest’ultimo è dunque necessario ricorrere a ROM modificate, come quelle di xiaomi.eu.

Per il resto è la classica MIUI: non è presente il drawer delle applicazioni e le App preinstallate sono molte tra cui le app di Google sui due smartphone in versione globale, mancanti invece sul 6 Pro. Molte altre sono utilità interessanti, tra cui anche la bussola, il registratore vocale e il telecomando a infrarossi per il 6 Pro. A proposito di app è inoltre possibile bloccare l’acceso ad alcune di esse tramite lettore di impronte (o un pattern) con Blocco applicazioni.

Tante sono anche le modalità di utilizzo dello smartphone, tra cui la modalità non disturbare e la modalità a una mano le più utili tra tutte. Ci sono poi molte funzioni integrate nel sistema, come Quick Ball per avere scorciatoie a portata di mano, Secondo Spazio per avere un secondo utente distinto nello smartphone e Applicazioni clonate per tenere due istante di una stessa app.

Interessante inoltre la nuova modalità Display a schermo intero, che permette di navigare nel sistema tramite gesture invece che tramite la consueta barra di navigazione. A tal proposito però l’implementazione non è ancora perfetta e infatti capita di tornare indietro involontariamente scrivendo facendo uso di swipe sulla tastiera e soprattutto mentre si usano le gesture non è possibile accedere alla modalità ad una mano, essendo assente la barra di navigazione necessaria ad attivarla.

Per maggiori informazioni su MIUI 9 potete approfondirne tutti i dettagli tramite il nostro video dedicato qui sotto.

Prestazioni

Xiaomi Redmi 6A è decisamente poco performante, con evidenti rallentamenti e lunghi tempi d’attesa anche per le operazioni più basilari. L’esperienza d’uso che ne risulta è dunque scarsa ed estremamente compromessa.

Xiaomi Redmi 6 si comporta meglio in qunto a prestazion generali, seppur con qualche incertezza non poi così sporadica. L’esperienza d’uso è comunque accettabile.

Xiaomi Redmi 6 Pro invece è di fascia superiore, con delle prestazioni più convincenti e incertezze veramente sporadiche. L’esperienza d’uso è buona sia nell’uso quotidiano che nei giochi, senza problemi di surriscaldamento.

Di seguito potete visionare i risultati ottenuti nei classici benchmark.

Conclusioni

Per concludere questa recensione di Xiaomi Redmi 6, 6A e 6 Pro, quest’anno la gamma per le fasce più basse del mercato pensata da Xiaomi ha perso quel mordente che l’aveva resa per vari anni degna del titolo di best buy.

Xiaomi Redmi 6A si trova – al momento della stesura di questa recensione – a partire da 130 Euro per la versione da 16 GB in variante globale su GrossoShop.net.

Xiaomi Redmi 6 si trova invece a partire da 150 Euro per la versione da 32 GB in variante globale su GrossoShop.net.

Xiaomi Redmi 6 Pro si trova infine a partire da 170 Euro per la versione da 32 GB su GrossoShop.net.

A questi prezzi l’intera gamma Redmi 6 perde purtroppo di senso, considerando che Xiaomi Redmi 5 e Xiaomi Redmi 5 Plus (qui la recensione) si trovano rispettivamente a partire da 120 Euro e 170 Euro e sono superiori alle controparti qui presentate. Inoltre, data la mancanza dell’italiano e la pessima gestione del notch su MIUI, Xiaomi Mi A2 Lite (qui a recesione) risulta decisamente più appetibile del Redmi 6 Pro.

O in alternativa spendendo un po’ di più è possibile rivolgersi verso Xiaomi Redmi Note 5 (qui la recensione) in variante globale a partire da 200 Euro.