In occasione del lancio della serie top di gamma Mi 10, Xiaomi ha anche presentato il suo nuovo caricabatterie rapido da 65 W che utilizza la tecnologia al nitruro di gallio (o GaN).

Recenti rapporti hanno rivelato che questo caricabatterie rapido di Xiaomi non è disponibile su più canali di vendita e il motivo potrebbe essere riconducibile a una potenziale vulnerabilità del prodotto.

Secondo un nuovo rapporto, un team di sicurezza di terze parti ha segnalato al reparto competente di Xiaomi che il caricabatterie in questione utilizza un chip riscrivibile eFlash / MTP per risolvere potenziali problemi e aggiornare il protocollo di ricarica, tuttavia il team di sicurezza ha evidenziato che l’intero firmware non è crittografato, permettendo agli hacker di modificarlo.

caricabatterie xiaomi 65W

La tensione di uscita del caricabatterie Xiaomi potrebbe essere manomessa da remoto

In altre parole, gli hacker potrebbero provocare un’uscita di tensione molto elevata che comporterebbe il rischio di danni al prodotto o peggio per il cliente, pertanto il colosso cinese ha rimosso ufficialmente il suo caricabatterie rapido da 65 W da diverse piattaforme in cui è in vendita, nonché dagli scaffali dei negozi fisici, citando motivi di emergenza.

Gli utenti non correrebbero il rischio di incorrere in un’esplosione o in un incendio dei loro dispositivi poiché gli smartphone attuali includono una protezione da sovratensione, ciò nonostante, accessori come le cuffie potrebbero essere danneggiati.

E’ auspicabile che Xiaomi stia lavorando per risolvere questo problema, ma nel mentre è possibile contattare il servizio post-vendita per ulteriori informazioni.

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