L’attesa per OnePlus 9 Pro non mancava di certo, tra il cambio di passo sempre più confermato dagli ultimi modelli, il lancio di prodotti più economici e la collaborazione paventata con Hasselblad per migliorare l’unico vero punto debole degli smartphone OnePlus, si è creata molta aspettativa. Ora che lo smartphone è ufficiale possiamo addentrarci nella solita scrupolosa analisi, alla ricerca di pregi e difetti per permettere a tutti di capire se sia effettivamente o meno il prodotto giusto.

Ovviamente a fianco della variante Pro c’è anche OnePlus 9 che, al solito, offre qualcosa di meno per rivolgersi a chi vuole contenere l’esborso economico, differenza che consiste in ben 200 Euro di risparmio e che analizzeremo in una prossima recensione.

Unboxing di OnePlus 9 Pro

La scatola di vendita di OnePlus 9 Pro è al solito molto completa e al suo interno c’è: l’alimentatore da parete con supporto WarpCharge a 65 W, il cavo USB Type-C per ricarica e trasferimento file, la spilla per estrarre il carrellino delle SIM, Sticker di OnePlus e una pellicola protettiva per lo schermo pre-applicata allo smartphone.

Video recensione di OnePlus 9 Pro

Design & Ergonomia

Dire che a primo impatto non ricordi i Samsung Galaxy S20 equivarrebbe a mentire, complice il comparto fotografico a rettangolo con bordi stondati e leggermente rialzato il ricordo si fa vivo immediatamente. Sembrano ormai lontani i tempi di quando OnePlus faceva la voce grossa nello stile e nel design con ad esempio un comparto fotografico centrato in estrema controtendenza rispetto al mercato. Peccato perché così facendo si perde quella distintività di cui invece c’è sempre più bisogno in un mercato sempre meno differenziato.

Per lo meno si cerca qualcosa di diverso nei colori, OnePlus infatti abbandona l’iconico blu/azzurro in favore di tre colorazioni: Silver, quella che abbiamo noi e che personalmente troviamo meno accattivante, Green e Black. La cosa interessante comunque è il gradiente della scocca posteriore che va dal riflettente al grigio chiaro sulla parte alta, una sfumatura piacevole da vedere. OnePlus 9 Pro è quindi quasi totalmente in vetro, con certificazione Corning Gorilla Glass, a parte il frame che invece è in alluminio lucido.

In mano è piacevole ma ovviamente le dimensioni contano, parliamo di 163,2 x 73,6 x 8,7 mm per un peso complessivo di 197 grammi, per cui il discorso è lo stesso fatto per gli altri flagship, si può usare con una mano ma è comunque impegnativo. Una piacevole conferma è poi la presenza del tipico slider laterale per passare velocemente dalla suoneria alla modalità silenzioso con un livello intermedio per la sola vibrazione, ancora inspiegabile come nessun altro produttore di smartphone lo abbia copiato (tantomeno da Apple) vista l’estrema praticità che offre.

Frontalmente il display è da 6,7” con risoluzione QHD+, refresh rate fino a 120 Hz di tipo Smart LTPO ovvero di dinamico che quindi va a ottimizzare l’impatto sulla batteria regolandolo la frequenza di aggiornamento in base ai contenuti riprodotti, con supporto sRGB, spazio colore P3 e 10-bit.

Sotto al display un sensore di impronte digitali di tipo ottico ma comunque scattante e preciso nella rilevazione, così come su Oppo Find X3 Pro è stato localizzato eccessivamente in basso, vicino al bordo inferiore, sarebbe stato un po’ più comodo e agevole almeno leggermente rialzato.

Audio con effetto stereo offerto dallo speaker principale posto in basso e dalla capsula auricolare curato da Dolby Atmos, a livello qualitativo non è male ma siamo sotto ai principali competitor. Fra le impostazioni possiamo scegliere se equalizzare il suono su 3 livelli: dinamica, film o musica oppure stili intelligenti quando colleghiamo le cuffie tramite la porta Type-C

Molto buono invece l’Haptic Vibration, ovvero il feedback di vibrazione che è davvero di buona qualità, non siamo a livello di iPhone 12 Pro ma poco ci manca.

Funzionalità

OnePlus 9 Pro arriva sul mercato con Android 11 e interfaccia grafica OxygenOS 11.2, un sistema operativo al solito per la casa estremamente fluido e scattante. Proprio per questi aspetti legati alla velocità nel compiere le varie azioni si tratta di una delle migliori interfacce a cui recentemente si è affiancata la ColorOS di Oppo.

In termini di funzioni ha tutto ciò che serve senza strafare come un’ampia sezione dedicata alla personalizzazione dover poter modificare il font, le icone, lo sfondo (con anche alcuni animati), le transizioni e le animazioni, e un set di strumenti utili come la possibilità di bloccare l’accesso a determinate app con una password, clonare applicazioni di social network per utilizzare più account, etc.

Ne abbiamo parlato più approfonditamente in un focus dedicato alcuni mesi fa, ecco il video per scoprirla più nel dettaglio

Prestazioni

A livello tecnico è sicuramente fra i più carrozzati: processore Qualcomm Snapdragon 888, 8 o 12 GB di memoria RAM LPDDR5, 128 o 256 GB di memoria interna UFS 3.1, connettività 4G e 5G, WiFi 6 e NFC.

Rispetto ad esempio ad uno Xiaomi Mi 11 5G con cui condivide numerose specifiche tra cui il processore, una nota positiva di OnePlus 9 Pro è che riesce a mantenere maggiormente a bada le temperature soffrendo meno del degrado delle prestazioni dovuto al thermal throttling. Anche dopo 10 minuti di forte stress infatti lo smartphone risulta sì leggermente caldo ma non così tanto come il Mi 11 che dopo 5-8 minuti aveva un consistente calo di performance di circa il 15-20%.

In termini di connettività è completo e per ricezione si posiziona fra i migliori top di gamma, subito sotto Galaxy S21 Ultra che resta leggermente superiore.

Fotocamera

La più grande novità di OnePlus 9 Pro è rappresentata dalla collaborazione con Hasselblad, un colosso svedese che produce macchine fotografiche di alta qualità. Gli obiettivi dichiarati di questa partnership sono quelli di riuscire ad affinare la resa degli smartphone OnePlus con una migliore calibrazione dei sensori, cercando di ricreare la stessa calibrazione delle fotocamera Hasselblad con colori più naturali nonché trovare un punto di incontro tra fotocamere e smartphone.

L’intervento non è di tipo diretto sulla lavorazione delle componenti, bensì nel software e lo si può notare per il contributo dato nel ricreare la stessa esperienza di scatto delle fotocamere Hasselblad. L’interfaccia dell’applicazione è stata infatti modificata con un bel pulsante arancione per il punta e scatta, l’impiego di suoni iconici del brand Hasselblad, il watermark speciale dedicato al brand e posizionato al centro della foto invece che a lato e il rinnovamento della disposizione degli elementi nella modalità pro, insieme ad un algoritmo co-sviluppato di processing.

C’è poi una nuova funzionalità chiamata Tilt-shift che tramite software cercare di ricreare l’effetto simulato delle foto in miniatura.

I sensori fotografici sono ben 5 in totale:

  • 48 megapixel grandangolare (23 mm equivalente), IMX789 con pixel binning 4-in-1, f/1.8 con stabilizzazione ottica e digitale;
  • 50 megapixel ultra-grandangolare (14 mm equivalente), IMX766, f/2.2 con lente freeform per correggere la distorsione ultrawide;
  • 8 megapixel f/2.4 con zoom ottico 3.3x;
  • 2 megapixel monocromatica;
  • Selfie-camera: 16 megapixel IMX471, f/2.4 con stabilizzazione elettronica.

La qualità degli scatti è di alto livello ma ancora una volta siamo leggermente sotto ai principali top di gamma. Le problematiche principali consistono in una differenza della temperatura del bianco tra un sensore e l’altro, soprattutto sul teleobiettivo che realizza foto generalmente più calde, oltre che di minor qualità, e su una leggera sovra saturazione dei colori che porta le fotografie a risultare belle ma non fedelissime.

Migliorata invece la modalità notte, Nightscape 2.0, per quando si scatta in ambienti notturni: se con la modalità punta e scatta infatti realizza fotografie molto rumorose, la situazione migliora decisamente con lo scatto più esposto dove col sensore principale riesce a regalare anche degli scatti molto buoni, la grandangolare invece, probabilmente anche a causa della mancanza di stabilizzazione ottica, realizza scatti leggermente più mossi.

Lato video ci sono diverse novità interessanti: innanzitutto è possibile passare tra un sensore e l’altro anche durante la registrazione video in 4K a 60 fps, è possibile poi registrare clip anche a ben 120 fps oltre al 8K a 30 fps sia con la fotocamera principale che, ed è la cosa più sorprendente, con la ultra-grandangolare permettendo così di fare delle clip utilizzabili e non eccessivamente ritagliate come accade sui principali competitor. Ultimo ma non per meno importante lato software è stato esteso, l’HDR alla fotocamera ultra grandangolare, la modalità notte, il video bokeh e l’hyper-lapse in video.

Batteria & Autonomia

La batteria di OnePlus 9 Pro è da 4500 mAh con supporto alla ricarica rapida a 65 Watt tramite il caricabatterie incluso in confezione che gli permette di ricaricarsi da 0 a 70% in soli 20 minuti, concludendo la ricarica in circa mezz’ora. Supporta inoltre la ricarica rapida wireless fino a 50 W, un numero spaventosamente alto e che finora non avevamo mai visto a parte su Xiaomi Mi 10 Ultra che però non è mai arrivato in occidente.

In termini di durata della batteria purtroppo non segna risultati strabilianti raggiungendo circa 5 ore e mezza di schermo acceso durante la giornata con risoluzione in FHD+ e quasi 5 ore con risoluzione QHD+. Insomma, dovrete un minimo fare attenzione se siete soliti utilizzare intensamente lo smartphone.

In conclusione

OnePlus 9 Pro sarà disponibile a breve al prezzo di listino di 919 Euro per la variante 8/128 GB e 999 Euro per quella 12/256 GB, prezzi dunque che confermano il listino dello scorso anno senza decretare, fortunatamente, un nuovo ed ennesimo rincaro che finora aveva invece contraddistinto la casa cinese fin dalla sua nascita.

Si ferma il prezzo e in un certo senso si ferma anche l’innovazione: è indubbiamente un OnePlus 9 Pro conservativo rispetto alla scorso anno con novità esclusivamente sulle velocità di ricarica, sia wireless che cablata, sul refresh rate del display di tipo variabile e sul comparto fotografico leggermente superiore, seppur ci abbia messo le mani in pasta un colosso come Hasselblad. Proprio sul comparto fotografico a nostro avviso c’è solo da essere felici che un’azienda di questo calibro contribuisca alla qualità ma per vedere forti miglioramenti bisognerà probabilmente aspettare nuovi aggiornamenti software.

Potete acquistarlo su Amazon.it

Altre offerte

Pagella

8.2
Design
8.2
Funzionalità
8.8
Prestazioni
8.0
Fotocamera
8.0
Batteria
8.4