Anche se manca ancora qualche giorno alla commercializzazione di Samsung Galaxy S10+, sono numerosi gli esemplari nelle mani dei principali siti che effettuano recensioni e test. Tra questi c’è anche Techinsights, un sito canadese che ha effettuato il teardown di Samsung Galaxy S10+.

Oltre a mostrarci le immagini della componentistica interna del nuovo flagship, il sito è riuscito a effettuare una sommaria valutazione dei costi di produzione. Ne è emerso un costo stimato di circa 420 dollari che sulla carta lascia parecchio margine al colosso sud coreano.

Ovviamente si tratta di puri costi di produzione che non tengono in alcun modo conto dei costi sostenuti per la ricerca e lo sviluppo dello smartphone e che sicuramente incidono in maniera molto importante. Se vi piace capire dove sono posizionati i vari componenti sulla scheda madre ecco un paio di immagini annotate che mostrano il dettaglio.

Il teardown dei componenti interni ha permesso di scoprire con certezza la tipologia di memoria utilizzata, visto che su questo punto Samsung non era stata particolarmente chiara. Le memorie RAM sono ovviamente di tipo LPDDR4X mentre lo storage è di tipo UFS 2.1, lasciando il più nuovo UFS 3.0 al più costoso Samsung Galaxy Fold.

Tra i componenti interni, che vedete raccolti nella galleria a fine articolo, spiccano alcuni dettagli. In particolare il lettore di impronte collocato al di sotto del display, con una superficie di 4 x 9 millimetri e che può essere separato dal display in caso di guasto di uno dei due componenti, per ridurre i costi di riparazione.

È possibile inoltre vedere i due gruppi fotocamera, con tre sensori nella parte posteriore e due in quella frontale, il SoC Exynos 9820 realizzato con processo produttivo a 8 nanometri, i chip della memoria, il modulo con WiFi e Bluetooth, NFC e l’hub di controllo dei sensori di Samsung Galaxy S10+.