Sappiamo ormai da tempo che Samsung ha chiuso diverse fabbriche in Cina a seguito di un drammatico dissanguamento del mercato ad opera di Huawei e Xiaomi, due fra le più importanti aziende per il mercato cinese. In queste ore scopriamo che Samsung punterà ancora di più sulle aziende ODM, ovvero compagnie responsabili della produzione di dispositivi per altre aziende a prezzi molto bassi, a tal punto da stimare di commercializzare circa 60 milioni di smartphone Galaxy tramite questo canale.

Samsung non è certamente la prima azienda a sfruttare il lavoro di aziende ODM, e pare stia puntando molto ad esse per via dei costi competitivi che potrebbe assicurarsi scegliendo questo modello di produzione piuttosto che svilupparli per conto suo. Wingtech dovrebbe essere l’azienda cinese impegnata nella produzione della prossima gamma di Samsung Galaxy A, cosa che potrebbe garantire a Samsung un risparmio di circa il 30% dei costi rispetto alle altre aziende presenti in Vietnam.

La strategia di Samsung sembra essere abbastanza chiara: considerando il mercato dei dispositivi medio-bassi estremamente competitivo – non ci dimentichiamo che, ad esempio, in India Realme è in grado di competere con aziende del calibro di Samsung con smartphone al di sotto dei 100 euro -, l’unico modo per contenere i costi è puntare su aziende ODM in grado di assicurarle il maggiore risparmio. Il primo frutto di questa strategia è il Samsung Galaxy A6s, smartphone presentato a fine ottobre e prodotto proprio da aziende ODM.

Il cambio di passo di Samsung fa sorgere importanti quesiti sulla qualità dei nuovi smartphone prodotti secondo questa nuova strategia. Sembra che Wingtech avrà qualche tipo di voce in capitolo per quanto riguarda l’aspetto legato al design e alla produzione stessa della prossima serie A, ma Samsung tende a precisare che ogni smartphone prodotto secondo questo nuovo modello dovrà soddisfare stringenti criteri di qualità. Dovrebbe essere quindi disinnescata la voce di chi vedrà Samsung trasformarsi in una delle tante aziende di seconda categoria impegnate nella produzione di smartphone di bassa qualità con il solo obiettivo di fare cassa.

Considerando i costi bassi garantiti a Samsung, la nuova gamma sbarcherà anche in mercati al di fuori della Cina. L’azienda sud coreana ha infatti in mente di vendere i nuovi smartphone anche in Sud America e nel Sudest asiatico.

Ma cosa ne sarà della gamma di smartphone di fascia medio-alta? L’accordo raggiunto con Wingtech non prende in considerazione tutti i dispositivi di fascia alta previsti per il 2020, come il tanto atteso Samsung Galaxy S11. Samsung continuerà ad utilizzare le sue fabbriche in Vietnam e India per produrre questi device, delegando quindi alle ODM solo la nuova gamma di smartphone di fascia bassa.