La decisione di passare direttamente ad Android 7.1.1 potrebbe impedire a Samsung di utilizzare l’assistente virtuale sviluppato da VIV e acquistato dal colosso sud coreano un paio di mesi fa. La registrazione di due trademark nel mese scorso, Bixby e Kestra, aveva fatto pensare al debutto della nuova intelligenza artificiale su Samsung Galaxy S8, il nuovo flagship che dovrebbe essere presentato al MWC 2017.

Secondo le ultime voci circolate in Rete nelle ultime ore, Google non vedrebbe di buon occhio la convivenza tra la soluzione VIV e Google Assistant, integrato in Android 7.1.1, e avrebbe chiesto a Samsung di non utilizzare il proprio assistente, almeno per il momento. Samsung potrebbe dunque dirottare la soluzione VIV sui dispositivi Tizen in attesa che sia possibile utilizzarla anche sulla piattaforma Android.

Dovrebbe invece crescere il supporto a Samsung Pay, il sistema di pagamento elettronico del colosso sud coreano, che nel corso del 2017 dovrebbe essere integrato nella maggior parte degli smartphone che saranno prodotti. Questo significa che, per mantenere alti gli standard di sicurezza, molti dei nuovi dispositivi dovrebbero essere dotati di lettore di impronte digitali, seguendo una tendenza da tempo adottata dalla totalità dei produttori cinsi.

Il calo dei prezzi di questa tecnologia, unita allo sviluppo di una soluzione interna, potrebbe portare alla decisione di montare lettori di impronte anche sui dispositivi di fascia bassa, allo scopo di far decollare definitivamente la tecnologia Samsung Pay.