Dopo un lungo periodo costellato da indiscrezioni più o meno accurate sul suo conto, il secondo flagship sudcoreano per il 2018 è stato ufficializzato insieme al primo smartwatch della famiglia Galaxy. In questo articolo cercheremo di approfondire le differenze tra Samsung Galaxy Note 9 e Galaxy Note 8.

D’altronde la spiccata somiglianza tra il neonato e l’adolescente può generare confusione nei possessori di quest’ultimo: il passaggio generazionale cosa ha coinvolto? Converrà vendere il “vecchio” per passare al “nuovo”? Naturalmente non esiste una risposta che vada bene per tutti. Ma in questo articolo cercheremo di aggiungere elementi utili a fare una scelta consapevole aiutati da un’infografica diffusa da Samsung.

Punto per punto, analizziamo le differenze tra Samsung Galaxy Note 9 e Galaxy Note 8

Iniziamo subito con la prima differenza tra Galaxy Note 8 e Galaxy Note 9 che, siamo pronti a giurare, riceverà un consenso unanime: la batteria. Sono anni che tallone d’Achille dei top di gamma Samsung sta proprio in questo componente, generalmente inadeguato a reggere una giornata di utilizzo intenso lontani dai caricabatterie. Qualche piccolo passo avanti è stato fatto con i 3500 mAh di Galaxy S8+ ed S9+, ma la complessità dell’interfaccia Samsung Experience costringe a consumi elevati. E come su un’auto, per avere autonomie ragguardevoli tra un distributore e l’altro durante i lunghi trasferimenti, è necessario un serbatoio capace di contenere una gran quantità di carburante.

Con Galaxy Note 8 che arrivava per ricostruire immagine e reputazione dalle macerie di Note 7, Samsung ha dovuto dar fondo a tutta la sua prudenza puntando più alla sicurezza che alla capacità. In molti casi, quindi, i 3300 mAh a disposizione non reggevano un’intera giornata di utilizzo intenso. Superata la fase critica in cui gli occhi di tutto il mondo erano sull’azienda e corretti i fattori che avevano condotto alla figuraccia, i tecnici sudcoreani hanno donato a Galaxy Note 9 l’accumulatore più capace mai visto su un Galaxy top di gamma: adesso 4000 mAh dovrebbero bastare a tenere lontana ogni ansia da autonomia.

Altro importante punto di differenziazione tra i due risiede sulle memorie. La differenza è notevole se si considera la configurazione da 1279 euro di Galaxy Note 9, quella con 8 GB di RAM e ben 512 GB di memoria interna. Aggiungendo una microSD da 512 GB (il massimo supportato dal telefono) i problemi di spazio saranno solo un lontano ricordo.

Anche la versione “base” ne è uscita arricchita: la RAM è rimasta invariata a 6 GB, la memoria interna invece è raddoppiata a 128 GB. Un anno fa Samsung Galaxy Note 8 esordiva a 999 euro nella sola configurazione 6+64 GB, mentre quest’anno il listino di Note 9 parte da 30 euro in più: un aggravio di prezzo a nostro giudizio pienamente giustificato dai soli passi avanti su batteria e memorie.

Samsung Galaxy Note 9 porta al debutto una rinnovata S Pen, fresca di supporto al Bluetooth a basso consumo (LE). In questo modo la si può sfruttare in ancor più occasioni e, grazie all’apertura delle API, gli sviluppatori potranno contemplarla tra i metodi di controllo delle loro app. Rimanendo in tema business, adesso non è più necessaria la basetta per sfruttare le funzioni DeX ma è sufficiente portarsi dietro un piccolo adattatore HDMI: il guadagno in termini di portabilità è notevole.

Le novità interessano anche il campo degli sblocchi: finalmente su Galaxy Note 9 il sensore biometrico è stato spostato in posizione meglio raggiungibile. Tuttavia il miglioramento potrebbe in parte essere messo in ombra dall’Intelligent Scan mutuato da Galaxy S9, che abbina la scansione dell’iride con il riconoscimento del volto per accrescere velocità e sicurezza di sblocco.

Sulla “potenza bruta” e sul comparto fotografico i passi avanti arrivano dritti da Galaxy S9+. O meglio, sul processore è sicuramente così (entrambi infatti sono spinti dal Samsung Exynos 9810 octa core a 2,8 GHz), sulla doppia fotocamera il sospetto è forte: a leggere le specifiche si è portati ad affermarlo con certezza, ma in mancanza di specifiche accurate sul sensore utilizzato non possiamo escludere che l’azienda possa aver cambiato qualcosa. Comunque la fotocamera anteriore è la medesima di Galaxy Note 8.

Minori differenze tra Samsung Galaxy Note 9 e Galaxy Note 8 riguardano le dimensioni (+ 0,6 mm in lunghezza, + 1,6 mm in larghezza, + 0,2 mm nello spessore), il peso (+ 6 grammi), la diagonale del display (+ 0,1 pollici) e la velocità del modem LTE (+ 200 Mbps).

Differenze tra Samsung Galaxy Note 9 e Galaxy Note 8: prezzo di listino contro street price e considerazioni finali

Ok gli entusiasmi ed il progresso tecnologico, ma la maggior parte di noi deve fare i conti con il portafogli. Dunque: meglio un Galaxy Note 8 il cui prezzo riflette un anno di svalutazione oppure la novità al prezzo di listino che, se dovesse seguire la parabola discendente tipica dei Samsung, potrebbe calare nel giro di poco? Schiariamoci le idee con l’aiuto del comparatore.

Altre offerte

Il Note dello scorso anno, oggi, si acquista con una spesa inferiore di circa 450 euro rispetto alla configurazione d’accesso. Tenete in considerazione le differenze di sopra ed il fatto che qualora voleste utilizzare lo smartphone in modalità DeX nel caso di Galaxy Note 8 dovrete acquistare necessariamente la DeX Station (49 euro su Amazon), che non è necessaria per Galaxy Note 9 per merito del sistema di raffreddamento ad acqua con elementi in carbonio: basta un semplice adattatore HDMI.

In definitiva:

  • se avete già Galaxy Note 8 e state considerando l’upgrade, sarà necessario valutare se la cifra da sborsare vale il notevole guadagno di autonomia e tutte le differenze, più e meno importanti, descritte sopra. Probabilmente lo “switch” ha maggior senso se si proviene da un modello più “anziano” di Note 8.
  • se dovete acquistare uno dei due converrà capire se i circa 450 euro in più di Galaxy Note 9 valgono i passi avanti, soprattutto in termini di batteria. Considerate che ancora oggi Galaxy Note 8 ha un profilo tecnico di primissimo livello quindi, quale che sia la scelta, cascate comunque su un gadget prestante e completo.

In ogni caso tra le valutazioni fatte fino al 23 agosto è bene inserire il programma trade-in di Samsung che offre fino a 600 euro per il vostro vecchio smartphone. E ricordate: nel caso in cui non aveste urgenza di acquistare l’ultimo nato, il consiglio è di attendere per capire con quale rapidità scenderà il suo prezzo. La scelta potrebbe essere più semplice.

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