Recensione LG V20 – Come già accaduto nel 2015, anche quest’anno LG ha prodotto il suo miglior telefono nella seconda metà dell’anno. La massima espressione del suo know-how è ancora una volta la serie V, oggi arricchita di un elemento senza compromessi e con tutto il meglio che la tecnologia attuale può offrire, LG V20.

Purtroppo la premessa è la peggiore che potessimo fare: per questo smartphone, al momento, non è previsto l’arrivo nel nostro paese e le possibilità che le politiche aziendali vengano modificate sono remote. Per averlo dovrete quindi ricorrere alle versioni import del device commercializzato in USA o in Corea, tra le quali intercorrono alcune differenze che vedremo nel corso della recensione.

Un vero peccato, perchè dopo diversi giorni di test, siamo arrivati alla conclusione che si tratti di uno dei migliori smartphone di sempre, con un sacco di soluzioni tecniche d’avanguardia e una qualità generale che è rarissimo incontrare.

Vale la pena scoprirlo più da vicino nella nostra recensione,  siamo sicuri che rimarrà il sogno proibito di molti.

Video recensione di LG V20

Unboxing di LG V20

La confezione della versione di importazione coreana è ricchissima ma soprattutto propone accessori con una qualità costruttiva senza compromessi.

Finalmente un top di gamma veramente tale anche nella dotazione di vendita. Troveremo un cavetto piatto USB-USB Type C per scambio dati e ricarica, un alimentatore da parete per la ricarica rapida con uscita 5V, 1.8 A, un adattatore USB-USB Type C, un adattatore microUSB-USB Type C e un paio di cuffiette con microfono B&O eccellenti.

Hardware & Connettività

LG V20 è spinto da un processore quad core di Qualcomm, lo Snapdragon 820, top di gamma della casa americana fino a qualche settimana fa. E’ accoppiato ad una affidabile e performante GPU Adreno 530 e a 4 GB di RAM LPDDR4.
La memoria interna è da 32 o 64 GB di tipo UFS 2.0, di cui circa 12 GB occupati dal sistema operativo. In entrambi i tagli abbiamo la possibilità di aggiungere fino a 256 GB tramite microSD.

La connettività si avvale dello scambio dati in LTE di cat. 12 (c’è anche la banda 20), 3G con banda 1200 e 850 mHz (in italia si usano 1200 e 900 mHz), bluetooth 4.2, NFC, GPS.

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La dotazione di sensori non ha rinunce, sono infatti presenti un accelerometro, un giroscopio, il magnetometro ed i classici sensori di luminosità e prossimità. Sul lato superiore è incastonato un emettitore infrarossi, mentre è assente il LED di notifica, in favore di un secondo display.

Nella parte posteriore del device trova posto il tasto di accensione/standby/spegnimento sul quale è montato un lettore biometrico per le impronte digitali, sempre molto reattivo e preciso.

Parte telefonica e antenne

Sotto questo profilo l’incognita più grande è rappresentata dalla mancanza della banda a 900 mHz per la versione coreana. Vi segnaliamo che la variante destinata al mercato statunitense supporta tutte le bande di frequenza ma non ha la firma B&O, pur possedendo il medesimo hardware.

La banda a 900 mHz è utilizzata da tutti gli operatori italiani per lo scambio dati in 3G, in accoppiata con la banda a 2100 mHz, date le sue caratteristiche di penetrazione e poca portata viene per lo più sfruttata nelle grandi città, per favorire la ricezione nei luoghi chiusi.
Raramente è presente nelle zone rurali, tuttavia esistono particolarità territoriali in cui è diffusa.
Dobbiamo anche considerare che il supporto al 4G è completo e sempre più spesso in città lo possiamo sfruttare.

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In definitiva, la versione coreana non ha particolari limitazioni nella vita di tutti i giorni, mi è capitato in alcune occasioni di non ricevere il 3G ma si è trattato di casi isolati, con l’operatore Vodafone, mentre con TIM non ho riscontrato alcun problema. In ogni caso si tratterebbe eventualmente di zone buie sullo scambio dati, mentre il segnale telefonico è sempre molto stabile ed efficiente. Altre questioni legate all’utilizzo della variante coreana le tratteremo nel paragrafo software.

Nessun problema su WiFi, Bluetooth ed NFC. Vi segnaliamo che la versione coreana non ha la Radio FM (bloccata via software) mentre è presente sulla versione americana.

Prestazioni e gaming

Lo snapdragon 820 è un processore ben riuscito, non tende a scaldare tranne che in fase di ricarica e le prestazioni che garantisce sono sempre stabili e di livello.

La naturale conseguenza di ciò è uno smartphone sempre gradevole e scattante nell’utilizzo di tutti i giorni, con il quale si ha un’ottima esperienza di navigazione web e particolarmente consigliato ai gamers, complice anche il curatissimo comparto audio.

Ergonomia, Design & Materiali

LG V20 è uno phablet con dimensioni al limite della portabilità (159.7 x 78.1 x 7.6 mm per 174 grammi di peso) ma più che di un difetto si tratta di una sua importante caratteristica. E’ infatti progettato per un utenza business o comunque di nicchia, che compra appositamente un device con schermo oltre i 5.5 pollici.

Sulla parte frontale il vetro è leggermente curvato alle estremità superiore ed inferiore, mentre è piatto sui lati lunghi. Questa particolare forma contribuisce a far sembrare ancor più grande il display e dà l’idea di avere a disposizione sempre tanto spazio. Il vetro frontale copre sia lo schermo principale che il second display di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

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La cover posteriore è in alluminio e si può rimuovere con un sistema di sgancio ben rifinito e solido. Espone gli alloggiamenti per nanoSIM e microSD ed dò accesso alla batteria removibile.

Il design è caratterizzato dalla presenza di un’ampia area leggermente sporgente dedicata al comparto fotografico, una chiara indicazione della vocazione creativa di questo device.

Un aspetto di rottura rispetto ad LG G5 è la straordinaria qualità costruttiva, fatta di attenzione ai particolari e cura per i dettagli.

Display, Audio & Multimedia

Il display da 5,7 pollici è un LCD IPS con risoluzione QHD. Si tratta di uno dei migliori display in circolazione in quanto ad accuratezza della riproduzione cromatica e copertura del gamut sRGB. In questo senso si pone come una soluzione ideale per fotografi e videomaker che vogliono riguardare in mobilità i file multimediali per avere una indicazione precisa della loro qualità, soprattutto per quanto riguarda il colore.

La retroilluminazione è potente (537 nits) e risulta inferiore solo ad iPhone 7 plus tra gli schermi LCD. In questi termini un bel incremento rispetto alle scarse performance di LG G5.

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Second screen

LG V20 è poi dotato di un secondo schermo, con un funzionamento del tutto identico a quello di LG V10 ed LG X Screen. Si tratta ancora una volta di un pannello LCD con risoluzione 1040 x 160 pixel con diagonale di 2,1 pollici.
Rispetto al second display di V10, la luminosità massima è quasi raddoppiata e sono migliorati parecchio i contrasti. Il risultato è una migliore leggibilità alla luce del giorno ma siamo ancora lontani da livelli buoni.

Rimane inspiegabile la scelta di insistere con un LCD anzichè orientarsi su un AMOLED, che per costruzione ha caratteristiche che ben si adatterebbero alle funzioni di questo display.

 

Sul secondo schermo possiamo visualizzare la nostra firma, toogle rapidi, le app recenti, controlli rapidi per il player musicale, scorciatoie ai contatti e alle applicazioni più utilizzate. Di tutte le schermate possiamo personalizzare vari aspetti come l’ordine, il carattere del testo e la quantità.

Il second screen ha un comportamento differente quando il display principale è acceso e quando è spento, mostrando di volta in volta la schermata più utile.

Molto interessante la visualizzazione rapida delle notifiche, che permette di dare uno sguardo ai nuovi arrivi senza dover abbandonare ciò che si sta facendo. Un ulteriore vantaggio offerto dal display secondario si configura durante l’utilizzo della fotocamera, qui viene sfruttato per inserire i controlli rapidi per passare dalla modalità automatica a quella avanzata per foto e per video.

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Audio

Ennesima peculiarità di questo device è la sfera audio, da un lato firmata da B&O, dall’altro dotata di un hardware di primo livello sul convertitore analogico/digitale. Troviamo infatti un Quad DAC della ESS Tecnology capace di riprodurre e generare file MP3, WAW e FLAC a 192 kHz ad una profondità di 24 bit, con un livello di rumore e distorsione quasi inesistente.

Oltre agli evidenti vantaggi in riproduzione, abbiamo trovato veramente unica la sua capacità di registrare audio sia dai microfoni con qualità stereo sia in mono con un microfono lavalier collegato. Inoltre nella modalità “concert” è capace di sopportare senza distorsioni una pressione sonora di 132 dB

Fotocamera

LG v20 ha tre fotocamere, due sulla parte posteriore e una frontale. Si tratta di un comparto analogo a quello di LG G5 con alcune migliorie. Sulla parte posteriore abbiamo una camera da 16 mega pixel con sensore in 4:3 e ottica stabilizzata da 29mm F/1.8, affiancata da un sensore da 8 mega pixel con ottica grandangolare da 12 mm F/2.4.

Entrambe sfruttano un sensore per l’autofocus laser, uno per il rilevamento dello spettro cromatico ed un doppio flash LED.

La cam frontale è invece da 5 megapixel F/1.9 che riesce ad avere un ottima copertura grandangolare senza però eccellere nella qualità delle immagini catturate.

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Le fotografie sono notevoli in tutte le condizioni di luce, LG V20 ha un profilo cromatico piacevolmente delicato (flat) che permette ai più esperti di costruire un’immagine di proprio gradimento in post produzione, oltre che applicare con efficacia i vari filtri fotografici offerti dalle app dedicate.

Il livello di dettaglio è elevato ed il rumore video contenuto anche di notte, seppur di primo acchito le foto non appaiano così coinvolgenti come quelle di Samsung Galaxy S7 o di iPhone 7 Plus, ad una analisi più accurata di si accorge di quanto le immagini siano fedeli alla realtà ed equilibrate nel contrasto e nell’esposizione.

Il doppio sensore permette poi di ottenere un punto di vista insolito e divertente sulla scena, sicuramente l’interpretazione di doppia fotocamera più azzeccata tra tutte quelle proposte quest’anno.

Molto validi i video, che riescono ad arrivare fino al 4K ma danno il meglio in FullHD a 60 fps, dove sono attive sia la stabilizzazione ottica che quella digitale con lo Steady Shot 2.0, davvero impressionante per la sua capacità di stabilizzazione senza la creazione di distorsioni.

Importante ricordare che LG V20, come già LG V10 riserva un occhio di riguardo per la realizzazione di video, grazie ad una modalità avanzata in cui poter controllare il bilanciamento del bianco, i tempi, ISO, compensazione dell’esposizione e fuoco manuale con tanto di Focus Peaking, una funzione che assiste la messa a fuoco manuale evidenziando le aree di contrasto.
Si tratta di una funzione che si trova sempre più spesso nelle macchine fotografiche di medio alto livello.

Batteria & Autonomia

La batteria è removibile, caso raro su un prodotto in alluminio, da 3200 mAh. Permette di coprire una giornata di uso medio intenso ma non ci ha stupito particolarmente. E’ comunque il linea con la concorrenza e corrisponde alle aspettative per un hardware energivoro come quello di V20.

Probabilmente c’è ancora un po’ di margine di miglioramento, perchè abbiamo notato un consumo anomalo del telefono in stand-by, segno inequivocabile di un software ancora giovane e da affinare.

Allo stato attuale si raggiungono tra le 4h30 min e le 5h di display acceso, spalmati su 15h di attività.

Software

LG V20 è stato il primo smartphone ad arrivare sul mercato americano con Android 7.0 Nougat, anticipando persino i Google Pixel.

La LG UX 5.0 + trae giovamento dalle introduzioni dell’ultima versione del robottino verde, in primis su tutto il comparto notifiche, davvero una key fetures per una rinnovata e migliorata esperienza di utilizzo.

Altra nuova features per LG è il multiwindows, ben funzionante e performante su uno schermo così ampio.

Il passaggio alla nuova versione non ha significato rinunciare alle storiche funzioni software del brand coreano, come QSlide per finestre fluttuanti, i profili automatici basati sul luogo, Smart doctor che mantiene pulito il sistema e aiuta a risparmiare batteria.

Come sempre possiamo applicare tantissimi temi, modificare i quick toggle e i tasti della navigation bar. Con Android Nougat potremo anche simulare diversi dpi cambiando la dimensione degli elementi delle UI.

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La suite di applicazioni preinstallate è completa senza essere invasiva, abbiamo le solite app marchiate LG che sono assolutamente ben realizzate a cui va ad aggiungersi un programma interamente dedicato alla registrazione audio.

Tra la versione coreana e quella americana potrebbero esserci alcune differenze, come la presenza di QuickMemo Plus che un po’ a sorpresa manca sulla variante coreana ma soprattutto cambierà la lingua (coreano o inglese) di alcune parti di sistema non tradotte, come i nomi delle suonerie o tutta l’app smartworld che permette di scaricare sfondi, app, temi, caratteri suoni ecc per personalizzare la LG UX.

In conclusione

LG V20 ci è piaciuto davvero in tutto, è uno smartphone avanzatissimo dal punto di vista tecnico e propone elementi che ancora non si sono visti nel mondo mobile.

Basti pensare al Quad DAC audio, al focus peaking in registrazione video, alla registrazione audio in FLAC a 24 bit, la modalità concerto che registra senza distorsione 132 dB, a due display frontali, due fotocamere posteriori, senza trascurare una scocca in alluminio, rifiniture di pregio e batteria removibile.

La dotazione hardware è poi al massimo di ciò che offre il mercato, così come il software aggiornato all’ultimissima versione di Android anticipando di mesi la concorrenza.

Certo ci sono anche alcune imperfezioni, come il second screen ancora LCD e poco luminoso, un altoparlante soltanto mono e una autonomia poco più che discreta.

C’è però particolare non di poco conto: LG V20 non verrà commercializzato in Italia. Una decisione senz’altro basata su logiche di mercato ma assolutamente penalizzante per il nostro paese e per la percezione di LG stessa in Italia.

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Dopo un LG G5 discreto, il V20 avrebbe sicuramente contribuito a far innalzare le quotazioni del brand coreano, effettivamente capace di produrre dei dispositivi eccellenti.

Per ora dovrete accontentarvi di provare a reperire una versione di importazione americana o coreana, con la prima soluzione preferibile ma complicata e la seconda più agevole ma penalizzante a causa dell’assenza della banda a 900 mHz.
Il prezzo online (noi lo abbiamo acquistato su eBay) ad oggi si aggira sui 700 €, sicuramente alto ma in linea con ciò che ha da offrire LG V20.

Pagella

9.7
Display
8.0
Ergonomia
9.8
Hardware
9.8
Software
8.4
Batteria
9.7
Fotocamera
8.0
Qualità/prezzo
9.6
Materiali
9
Audio
9.5
Esperienza Utente
9.3