Huawei vuole riscrivere ancora una volta il concetto di fotografia da smartphone, e dopo un 2019 ricco di soddisfazioni e traguardi per l’azienda, ci riprova in questo 2020 con la nuova serie P40.

Huawei P40 Pro è il primo dei tre (oltre a P40 e P40 Pro+) di cui abbiamo potuto valutarne le capacità e se le premesse, sulla carta, erano incoraggianti, nella pratica abbiamo trovato uno smartphone solido, concreto, di altissimo livello. La casa cinese è riuscita a migliorare ancor di più il già ottimo, e campione di vendite, Huawei P30 Pro perfezionando ciò che c’era di buono e limando ciò che era lacunoso. Sarà riuscita a pieno nel suo intento?

Vediamo tutti i pregi e i difetti di questo Huawei P40 Pro nella nostra recensione.

Video recensione di Huawei P40 Pro

Design & Ergonomia

Huawei P40 Pro ha carattere: al netto del doppio foro frontale sul display di cui parleremo fra poco, è davvero rifinito al dettaglio e alcune scelte stilistiche sono molto interessanti. Fra tutti i top di gamma visti finora in questo 2020 è quello che secondo noi si comunica di più come una novità sul panorama.

Il vetro che ricopre lo schermo è ricurvo su tutti i lati ma non in maniera esagerata: quanto basta affinché risulti gradevole da vedere e al tempo stesso non fastidioso dato che non sono rari i tocchi involontari. Sui 4 spigoli poi sia la cornice nera che il frame in alluminio si allargano creando una curva dolce e piacevole alla vista. Il display, incollato subito sotto, è di tipo OLED da 6,58 pollici con risoluzione FullHD+ ovvero 2640 x 1200 pixel, un pannello di ottima fattura di poco superiore anche ai più recenti Samsung Galaxy S20 per luminosità e saturazione.

Sblocco del volto 3D o 2D per Huawei P40 Pro?

Osservando lo schermo non passa inosservato il doppio foro in alto a sinistra: decisamente ingombrante. La cosa è aggravata dall’assenza di un riconoscimento del volto 3D che ne avrebbe per lo meno giustificato la presenza. In realtà però il riconoscimento del volto viene fatto in maniera sofisticata sfruttando un sensore di profondità (ToF) e un trasmettitore infrarossi, determinando di fatto uno sblocco molto più sicuro del classico sblocco facciale 2D e funzionante anche quando si è completamente al buio. Le informazioni comunicate da Huawei purtroppo sono molto scarse e bisognerà aspettare un teardown completo per capirne di più, dai nostri test possiamo assicurarvi che siamo di fronte, per lo meno, al miglior sblocco facciale “2D”, che utilizza l’accoppiata ToF+IR, e non la selfie camera.

Nel bene o nel male comunque, sia i bordi che il foro rendono Huawei P40 Pro decisamente distintivo sul fronte, non di poco conto se si pensa che frontalmente ormai tutti gli smartphone si assomigliano molto. Immaginatevelo con un singolo foro, sarebbe stato praticamente irriconoscibile rispetto ai Galaxy.

Le vere novità però sono due: il primo è il sensore di impronte, sempre annegato sotto al display, posizionato più in alto rispetto a Huawei P30 Pro e di maggiori dimensioni, più a portata di pollice insomma e indubbiamente più preciso; la seconda riguarda ancora il display e parliamo del refresh rate che si può impostare a 60 o 90 Hz. Non sono i 120 Hz di Asus Rog Phone 2 o Samsung Galaxy S20 ma sono più che sufficienti, come sui OnePlus, a regalare una gioia in più alla vista offrendo una fluidità e una scorrevolezza delle immagini decisamente appagante, con un occhio di riguardo all’autonomia.

Restano tuttavia ferme alcune posizioni dell’azienda confermando alcuni pregi e difetti dei modelli dello scorso anno: manca la porta audio da 3,5 mm e la capsula auricolare, sostituita ancora dalla tecnologia Acoustic Display che trasmette il suono tramite vibrazioni direttamente sul schermo. Perdiamo così, nella multimedialità, la possibilità di avere un effetto stereo ma fortunatamente è migliorata la qualità dello speaker principale con un suono ancora più corposo.

Una conferma lo sono pure i materiali: vetro e alluminio, e così anche alcuni elementi stilistici come la scritta Huawei posta in orizzontale rinnovando invece sulle colorazioni e sul design delle fotocamere abbracciando un po’ il trend del momento con un rettangolotto rialzato.

Dal punto di vista dell’ergonomia invece è un prodotto più compatto rispetto alla media, grazie anche ai bordi risicati al minimo, ma comunque importante considerando che il display è bello ampio.

Funzionalità

Il software di Huawei P40 Pro è Android 10 con interfaccia grafica EMUI 10.1 e niente servizi di Google. Al loro posto ci sono però i Huawei Mobile Services, ovvero un parco applicazioni che conoscete già se avete posseduto uno smartphone della casa in quanto pre-installati su tutti i suoi prodotti: l’applicazione AppGallery che sostituisce il Play Store, Huawei Video in sostituzione di Play Video, Huawei Musica in sostituzione di YouTube Music e via dicendo. Il set di applicazioni è ovviamente completo fin dal primo avvio ma, per installare nuove applicazioni, potete avvalervi sia di AppGallery oppure di TrovApp che ne completa l’esperienza.

L’assenza delle Applicazioni Google e dei relativi servizi comporta una certa consapevolezza quando lo si va ad acquistare. Si tratta di uno smartphone indubbiamente meno pronto di altri ma al tempo stesso comunque utilizzabile in quasi qualsiasi contesto. Al momento le applicazioni più rare su AppGallery sono quelle bancarie (abbiamo chiesto proprio a Huawei quando arriveranno e dovrebbero esserci novità a breve) e quelle che integrano le mappe di Google, come ad esempio alcuni servizi di car sharing o di food delivery. Quando mancano le applicazioni ufficiali si può sopperire attraverso i relativi siti web. Anche l’applicazione di YouTube è assente ma oltre a poter navigarci attraverso il sito web esistono alcune applicazioni alternative (una di queste presenti sull’Amazon App Store, che è un altro store di applicazioni del colosso americano).

Tale situazione, causata dall’amministrazione USA col blocco commerciale, la si può vedere sotto due punti di vista: il primo è quello di un prodotto meno completo rispetto ad altri, il secondo, più ottimistico, è la nascita di un nuovo ecosistema che si presenta sul mercato come alternativa alle soluzioni di Google e di Apple. Di fatto al primo avvio non sarete obbligati ad effettuare alcun login o registrazione su Google e, in alternativa, potrete decidere di creare un Huawei ID che, come l’account Gmail o l’Apple ID, diventa il fulcro dei vostri dati personali. Col Huawei ID potete attivare servizi come “Trova il mio telefono” oppure il backup/ripristino dei dati personali per quando si cambia o resetta lo smartphone.

Il sistema operativo tuttavia resta Android e quindi il passaggio dal vecchio dispositivo a questo Huawei P40 Pro è relativamente facile grazie all’applicazione PhoneClone che si occupa di trasferire i dati senza bisogno di cavi. Si può fare un ripristino completo di applicazioni e dati personali così da evitare di dover cercare e scaricare le proprie applicazioni preferite. Proprio per l’assenza dei servizi di Google alcune di queste potrebbero non funzionare.

Le impostazioni sono al solito ricche di funzionalità come la sezione temi tramite il quale poter personalizzare ampiamente il sistema, dallo sfondo alle icone passando per l’always-on-display. In display è possibile attivare la modalità scura, regolare la risoluzione dello schermo, la dimensione del testo, di zoom ed il refresh rate del display, mentre in batteria scegliere una delle varie modalità di risparmio energetico.

Non manca anche la ricarica wireless inversa che permette di trasferire energia da Huawei P40 Pro a un altro dispositivo poggiato sul retro (un paio di auricolari true wireless o un altro smartphone).

Prestazioni

Huawei P40 Pro è una vera e propria macchina da guerra. Il SoC è il proprietario HiSilicon Kirin 990 (2x 2.86 GHz Cortex-A76 + 2x 2.36 GHz Cortex-A76 + 4x 1.95 GHz Cortex-A53) con 8 GB di memoria RAM e 256 GB di memoria interna. Lato connettività è dotato non solo del 4G LTE ma anche del 5G e al solito per la casa si tratta di un prodotto Dual-SIM.

Lo smartphone è fluido e scattante, mai un impuntamento né perdita di frame, sia nell’utilizzo che nei giochi più tosti come Asphalt 9 e Call of Duty Mobile che abbiamo testato. A proposito di giochi potete installare tranquillamente anche titoli Supercell (Brawl Stars, Clash of Clans o Clash Royale per citarne alcuni) ripristinando il backup dei dati attraverso il Supercell ID ma purtroppo (o per fortuna?) non potrete fare acquisti in-app.

Connettività

Il supporto al 5G è completo con modalità NSA e SA oltre alle mmWave e, in termini di connettività, è uno smartphone nella media, non delude ma al tempo stesso non spicca. È dual-sim, dotato di NFC (ma purtroppo Google Pay non è supportato, aspettiamo con ansia Huawei Pay), di WiFi 6+ con un picco download fino a 2400 Mbps e della ricarica via cavo o wireless entrambe fino a 40 W.

Fotocamera

Iniziamo coi dati più tecnici: Huawei P40 Pro è dotato di quattro fotocamere firmate Leica:

  • fotocamera principale da 50 Mpx con apertura f/1.9 stabilizzata otticamente;
  • ultra-grandangolare da 40 Mpx con apertura f/1.8;
  • teleobiettivo da 12 megapixel con zoom ottico 5x;
  • sensore ToF.

La novità più interessante è proprio l’ottica principale, il sensore da 50 megapixel infatti è molto più grande del solito 1/1,28’’, uno dei più grandi mai installati su uno smartphone e questo significa maggior quantità di luce catturata, maggior gamma dinamica e minor rumore d’immagine.

Viene confermato poi il filtro RYYB al posto del più classico RGGB o Bayer, viene affinato in maniera evidente l’autofocus a rilevamento di fase e affiancato da stabilizzazione sia meccanica che elettronica.

Sotto al cofano ci sono poi decine di miglioramenti, dal motore software a quello dedito all’intelligenza artificiale, il tutto per migliorare la qualità fotografica da un lato, offrire nuove funzioni dall’altro.

AI Golden Snap è la novità che le racchiude un po’ tutte: se scattate una foto con la modalità Live, che registra al tempo stesso un breve video, potete entrare in modifica e compiere un po’ di azioni come: selezionare il fotogramma migliore, farlo decidere all’intelligenza artificiale, rimuovere persone che non c’entrano con la foto oppure eliminare eventuali riflessi come quando si fotografa qualcosa sotto di una teca o da un finestrino.

Il teleobiettivo invece come detto è una lente a periscopio con zoom ottico 5x ma a detta di Huawei può scattare fino a 10x senza perdita di qualità; la qualità è davvero impressionante fino al 10x senza evidente perdita di qualità e dettagli fini, dal 10x al 50x invece la qualità degrada risultando scarsi al massimo dello zoom con dettagli fin troppo poco fini. La cosa interessante è che a livello software se l’intelligenza artificiale individua scritte o volti cerca di migliorarli per renderli più leggibili.

Foto da ultra grandangolare a zoom 50x

Macro

Modalità notte

Frontalmente invece c’è una fotocamera da 32 megapixel, affiancata da un sensore di profondità (ToF) e un trasmettitore infrarossi che serve a illuminare il volto 

Video

Anche il comparto video è stato decisamente migliorato a livello software con caratteristiche utili come l’audio zoom per catturare meglio i suoni durante la registrazione, la stabilizzazione sul teleobiettivo (ottica + digitale), la possibilità di arrivare a un massimo di 51200 ISO o di registrare Ultra Slow Motion fino a 7680 fps. In quanto a risoluzione supporta il 4K a 60 fps e anche i video 4K in Time Lapse. A livello qualitativo vale quanto detto prima con in aggiunta un commento molto positivo sulla stabilizzazione, una conferma rispetto a Huawei P30 Pro.

Degna di nota la possibilità di cambiare di utilizzare due fotocamere in combinata per registrare video e la possibilità di cambiare sensore durante la registrazione video, così da utilizzare la lente migliore per ogni livello di zoom. Unico difetto che abbiamo trovato è una imprecisione tra l’anteprima e il registrato quando si passa al tele-obiettivo ma Huawei ci ha comunicato che è in arrivo un fix software.

Batteria & Autonomia

Huawei P40 Pro ha una batteria da 4200 mAh, una capienza che ormai nel 2020 non stupisce più ma che su uno smartphone Huawei regala sempre soddisfazioni. Ci aveva piacevolmente colpito la batteria di Huawei P40 Lite, della stessa capienza, e allo stesso modo ci ha soddisfatto anche su questa variante Pro. Forse in questo caso dovremo ringrazia l’assenza dei servizi di Google, a volte esosi, fatto sta che anche con le impostazioni regolate sulle performance riesce a garantire diverse ore di utilizzo coprendo sempre ampiamente la giornata tipo.

In termini di ore di display raggiunge senza problemi le 5-7 ore di display acceso, uno dei dati cicli più degni di nota è stato un 48h di attività con 5 ore e mezza di display acceso.

In conclusione

Huawei P40 Pro è disponibile al prezzo di listino di 1049 Euro. Se lo ordinate entro il 4 maggio 2020 è attiva una promozione che vi permette di portarvelo a casa insieme a uno speaker bluetooth e al Huawei Watch GT2, l’ultimo smartwatch della casa che ha un valore di 249 Euro. Il prezzo è indubbiamente alto, a tal proposito sembra più appetibile il fratello Huawei P40 che però perde, fra le varie specifiche, il tele-obiettivo a periscopio e viene offerto a 799 Euro.
Prezzo alto quindi ma quanto i temibili avversari con cui questo smartphone non ha niente da temere.

Pregi e difetti di Huawei P40 Pro

Al netto della mancanza dei servizi Google, di cui alcuni possono farne a meno ma altri no, è senza ombra di dubbio il miglior camera phone attualmente in circolazione con un’ottima batteria, un ottimo display, performance al vertice, connettività completa e una qualità costruttiva encomiabile. I suoi difetti più grandi sono in realtà delle sbavature: l’altoparlante mono e non doppio, l’assenza del foro per il jack da 3,5 mm, il display che “si ferma” a 90 Hz e un feedback di vibrazione buono ma non al top.

Insomma, detto ciò veri motivi per sconsigliarlo non ve ne sono, e con la promozione attuale il prezzo netto di Huawei P40 Pro è di circa 750 Euro. Nel caso foste interessati potete acquistarlo su Amazon in pre-ordine.

Altre offerte

Pagella

8.2
Design
7.5
Funzionalità
9.0
Prestazioni
10
Fotocamera
9.2
Batteria
9.2