Recensione Google Pixel 3 – Non potevamo farci sfuggire l’occasione di recensire il Google Pixel 3, il piccolino dei due Pixel 2018 proposti da Mountain View. Lo abbiamo provato con “il senno di poi” già acquisito testando il Pixel 3 XL, questo ci ha permesso di concentrarci su un giudizio più profondo dello smartphone, che va al di là del parere meramente tecnico.

Nella recensione di Google Pixel 3 vi raccontiamo perché, secondo noi, è il Pixel giusto per quest’anno.

Video recensione di Google Pixel 3

Unboxing di Google Pixel 3

Come per il fratello maggiore, anche nella confezione di Google Pixel 3 troverete un adattatore Type-C/jack audio femmina, il cavetto Type-C/Type-C e l’alimentatore rapido da parete da 9V/2A. Presenti anche le cuffiette Type-C marchiate Google.

Hardware & Connettività

Non ci sono differenze nella dotazione hardware tra Google Pixel 3 e il fratello maggiore Google Pixel  3 XL (recensione), già questa è una notizia, anzi, è La notizia.
Già, rispetto a quanto ci saremmo aspettati, il “piccolino” è un prodotto di fascia alta a tutti gli effetti, con un look diverso dal flagship ma ugualmente ben equipaggiato.

Il processore è l’ultra collaudato Qualcomm Snapdragon 845, accoppiato a 4 GB di RAM (vedi capitolo prestazioni) e 64 o 128 GB di memoria interna non espandibile.
Connettività completa, con LTE di Cat. 16, Bluetooth 5.0, WiFi ac, GPS e NFC, bene anche sul fronte della sensoristica che può contare su accelerometro, giroscopio, magnetometro, barometro oltre ai classici sensori di luminosità e prossimità.

Non è presente il LED di notifica, una scelta che Google ha chiaramente deciso per puntare al Display Ambient, evidentemente fondamentale per l’esperienza di utilizzo di un Pixel.
Non ci sono particolari metodi di sblocco o sensori per il riconoscimento del volto, solo un classicissimo (e impeccabile) lettore biometrico delle impronte digitali posizionato sulla scocca posteriore.

Parte telefonica e antenne

Google Pixel 3 è uno smartphone single SIM, dotato di slot tradizionale per NanoSIM a cui si aggiunge una eSIM integrata, che però non è supportata dagli operatori italiani.
Prende bene e garantisce un buon comfort nelle chiamate vivavoce grazie al doppio speaker frontale, nessun problema anche sulle connessioni Bluetooth, WiFi e NFC, nella geolocalizzazione e nel collegamento con dispositivi esterni.

Prestazioni

Se guardando la scheda tecnica, in particolare i soli 4 GB di RAM, qualcuno potrebbe aver storto il naso, in realtà Google ha apparentemente e deliberatamente scelto di limitare il quantitativo di memoria veloce, proprio per dimostrare che con una buona ottimizzazione software si possono ottenere performance convincenti.
Obiettivo centrato, il Pixel 3 è sempre veloce e gradevole in ogni operazione che gli viene richiesta, ottimo nel gaming, nella navigazione e nelle normali operazioni di tutti i giorni.

Ergonomia, Design & Materiali

Il design, ma soprattutto le dimensioni e peso contenuti (145.6 x 68.2 x 7.9 mm per appena 148 grammi) sono la chiave di volta per Google Pixel 3, simile in tutto e per tutto al fratello maggiore ma con una compattezza che lo rilancia prepotentemente nel confronto dei diretti competitor.

I materiali sono quelli che già conosciamo, vetro posteriormente, trattato con due finiture opaca e lucida per dare un tocco di personalità in più e un look che ricalca le schede in Material Design 2.0 di Android 9.0 Pie. Niente notch sulla parte frontale, ma due cornici generose che ospitano speaker frontali e una doppia fotocamera.

Google Pixel 3 è uno smartphone resistente all’acqua con certificazione IP68, con finiture curate e piacevoli al tatto, è però molto scivoloso e un po’ tendente ai graffi nella colorazione nera.

Display, Audio & Multimedia

Il display è una buonissima unità OLED da 5,5 pollici in 18:9 con risoluzione FullHD +, coperta da un Gorilla Glass 5. Come per il fratello maggiore, il display è anni luce avanti rispetto al deludente Google Pixel 2 XL, finalmente qui siamo a livello dei migliori top di gamma, con una calibrazione fedele e precisa della gamma cromatica.
Su questo dettaglio tecnico Google ha fatto le cose al massimo delle possibilità offerte dalla attuale tecnologia, bene così.

Ottima anche la parte multimediale, con il doppio speaker frontale a farla da padrone. Rispetto al fratello maggiore però, la qualità è nella media degli smartphone con doppio speaker, un paio di gradini sotto al flagship con la tacca.
Ricordate che non è presente la porta per il jack audio da 3,5 mm, ormai una consolidata e deprimente tradizione per i i Made by Google.

Fotocamera

Le fotocamere del Google Pixel  3 sono 3 e tutte di grande qualità, sulla parte posteriore c’è solo un occhione da 12,2 MP associato ad un’ottica standard F/1.8 con stabilizzazione ottica, frontalmente invece ci sono due fotocamere, una standard da 8 MP F/1.8 con AF e una grandangolare sempre da 8 MP da 19 mm.

Le foto sono stupende, la qualità impressionante di questo Pixel, come del Pixel 3 XL che ne condivide l’hardware, è la loro capacità di adattarsi alle situazioni e tirare fuori in ogni contesto la migliore immagine possibile.
E’ incredibile vedere come il software, dopo aver scattato, elabora l’immagine trasformandola ogni volta in qualcosa di inaspettatamente bello.
La flessibilità offerta da prodotti come Huawei Mate 20 Pro è su un altro livello, ma in termini di qualità, questo Google Pixel  3 non è secondo a nessuno.

Le novità software per il 2018 riguardano una modalità zoom che consente di ingrandire digitalmente l’immagine senza perdere troppo in qualità, una pazzesca modalità notturna che abbiamo già provato in anteprima e tanti nuovi AR stickers interattivi.

Anche i video sono ottimi, forse non perfetti nella cattura dell’audio ma assolutamente validi per quanto riguarda la pulizia e l’accuratezza nella messa a fuoco, possono arrivare al 4K a 30 fps in h.265 e sfruttano sempre una combinazione di stabilizzazione digitale e ottica.

I selfie sono la ciliegina sulla torta che impreziosisce il comparto, sono super dettagliati, naturali e accattivanti, nettamente i migliori tra tutti gli smartphone Android e non attualmente in commercio.

 

Batteria & Autonomia

La batteria del Google Pixel 3 è forse il compromesso più grande che bisogna accettare per godere di dimensioni compatte, la capacità è da 2915 mAh, sicuramente non molti per uno smartphone che si piazza sulla fascia alta del mercato.

Google ha lavorato bene sull’ottimizzazione software e lo schermo FullHD è senz’altro una buona notizia rispetto agli ultra definiti ed esosi QHD, tuttavia non aspettatevi grandi cose da questo smartphone, mediamente si coprono sulle 4 ore e 30 minuti di display acceso, spalmate su 13-14 ore di utilizzo misto, blando e intenso.
Se le giornate sono molto impegnativo dovrete dare una botta di ricarica al Pixel verso sera.

Software

Il Google Pixel 3, come il fratello maggiore, arriva con Android 9.0 Pie cucito addosso e garantisce un’esperienza d’uso senza eguali nel mondo Android.
Rispetto ad Android puro, Google ha curato ogni piccolo dettaglio della UX, animazioni, feedback aptico e suoni sono solo alcuni elementi di un ingranaggio che sembra girare liscio come l’olio.

La piena integrazione dei servizi di Google, unita a una buona dose di intelligenza artificiale, riesce a rendere il Pixel sempre pronto ad assistervi, semplice da usare e immediato, senza tante funzioni ridondanti, impostazioni sempre chiare e una marea di operazioni che lo smartphone compie silentemente per essere in ogni momento la giusta soluzione ad una necessità.

Se durante la giornata vi capita di ascoltare una canzone lui la ricorderà per voi, se state cercando un ristorante lui vi proporrà qualcosa di interessante, uscendo di casa vi segnalerà il tempo di percorrenza per il luogo di lavoro, poi giocherà con le vostre foto, terrà pulita la memoria e gestirà le risorse in base al vostro stile di utilizzo.
Ogni operazione è prima di tutto comoda, dalla risposta a una notifica alla consultazione delle news all’impostazione della sveglia.

A fine giornata, potrete consultare le statistiche di utilizzo su Benessere Digitale, decidere se sia il caso di darci un taglio oppure andare a dormire più tranquilli grazie alla funzione relax che scoraggia l’utilizzo dello smartphone in ore serali e rende lo schermo più riposante per gli occhi.

Altro dettaglio non indifferente, il Google Pixel 3 si aggiornerà almeno per 3 anni al day one e vi regalerà alcuni pacchetti esclusivi dei servizi di Google, come l’archiviazione illimitata alla massima qualità di foto e video per 3 anni e YT Music premium per 6 mesi.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione di Google Pixel 3, proposto a 899 Euro di listino.

Rispetto alla recensione del Google Pixel 3 XL, riteniamo che qui ci siano molti meno argomenti negativi, come il prezzo elevatissimo o l’enorme notch; nel contempo sussiste l’importante benefit delle dimensioni, che rende il Pixel 3 uno dei pochi smartphone compatti tra i top di gamma, mica poco!

Il giudizio è quindi molto positivo e se online si riuscissero a trovare offerte che facciano calare il prezzo di 200 Euro, allora davvero Google potrebbe prendersi la rivincita sullo scetticismo generale che ha accompagnato i Pixel  2018.