OnePlus 6T potrebbe rientrare nei listini di un operatore statunitense, un’impresa che in tempi recenti non è riuscita a nessun altro smartphone cinese.

Secondo quanto filtra, l’accordo di vendita esclusiva sotto la bandiera di T-Mobile del prossimo flagship killer sarebbe alle formalità. Il “sì” definitivo – che è ancora “eventuale” – arriverà al termine di una “approvazione tecnica” non meglio precisata che sta dilatando i tempi. Nascono delle voci anche sul prezzo, che rispetto al predecessore potrebbe crescere di 20 dollari.

L’accordo con T-Mobile migliorerebbe l’attitudine dello smartphone ad operare a quelle latitudini. OnePlus 6 è sì in grado di funzionare sul suolo a stelle e strisce e di collegarsi senza alcun problema alle reti GSM di T-Mobile e AT&T, ma, se le voci si rivelassero accurate, arriverebbe una versione “specifica” di OnePlus 6T con accorgimenti ad hoc per supportare la tecnologia LTE Extended Range a 600 MHz.

Ad inizio 2018 era stata Huawei a tentare lo sbarco negli USA, ed era quasi riuscita a siglare un accordo con Verizon e AT&T, ma questi ultimi si sarebbero tirati indietro in seguito a presunte pressioni governative. Con OnePlus la pratica sarebbe più semplice per via delle dimensioni inferiori dell’azienda e delle sue mancate mire al settore di telecomunicazioni e apparecchiature di reti, su cui invece Huawei ha radicato le proprie fortune.

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