La gestione delle app in background è da sempre una delle spine nel fianco di Android, grazie anche alle implementazioni aggressive messe in atto da alcuni produttori di smartphone. Per garantire la massima autonomia possibile, le applicazioni in background vengono spesso terminate, soprattutto con i sistemi operativi più recenti e con lo schermo spento.

Alcuni sviluppatori, stufi di ricevere valutazioni negative a causa della gestione troppo aggressiva da parte dei produttori di smartphone, hanno creato il sito Don’t Kill My App, raggiungibile attraverso il link che trovate a fine articolo. In questa pagina vengono espressi i giudizi per i principali produttori di smartphone, con una classifica guidata da Nokia e OnePlus.

In particolare il produttore finlandese sembra utilizzare una strategia molto aggressiva nei dispositivi aggiornati a Android 9 Pie chiudendo qualsiasi processo in background dopo 30 minuti dallo spegnimento dello schermo. In questo modo vengono chiuse anche le applicazioni di fitness tracking, incluse quelle del sonno, che rischiano di falsare i dati raccolti.

Nel sito trovate una serie di indicazioni per ogni produttore, che mostrano come inserire le applicazioni nella whitelist delle ottimizzazioni della batteria, avviare le app all’accensione dello smartphone e molto altro. Da segnalare che i più virtuosi sono HTC e i produttori che utilizzano una versione stock di Android, che si trovano in fondo alla classifica.

Don’y kill my app!