Anche se i nuovi smartphone supportano una discreta quantità di bande LTE, in modo da garantirne il corretto funzionamento sulla maggior parte delle reti mondiali. Alcune tecnologie, come il VoLTE o le chiamate su rete WiFi, richiedono però test e certificazioni da parte di operatori di rete mobile e produttori di smartphone.

Per questa la GSMA, GSM Association, sta collaborando con produttori e operatori per creare un Centralised Device Settings Database, che dovrebbe consentire di risolvere il problema. Il repository sarà gestito dalla GSMA, che consentirà agli operatori di inserire le impostazioni universali, valide per tutti i dispositivi.

In questo modo, inserendo una SIM di qualsiasi operatore in un qualsiasi smartphone che supporti il nuovo sistema, verranno scaricate le impostazioni necessarie all’abilitazione delle videochiamate, del VoLTE e degli altri servizi previsti. In questo modo gli operatori non dovranno testare e certificare ogni singolo dispositivo e i produttori non dovranno caricare le impostazioni per tutti gli operatori del mercato in cui verrà venduto il dispositivo.

Attualmente sono una dozzina i produttori e gli operatori che hanno aderito all’iniziativa, tra cui AT&T, Verizon, Tre, Vodafone, Samsung, LG e altri. Al momento il progetto è ancora in fase di pianificazione ma non dovrebbe passare molto tempo prima che possa diventare realtà.