Dopo che nello scorso mese di ottobre un tribunale portoghese aveva stabilito che il comportamento di Google nei confronti di Aptoide era scorretto, la compagnia era convinta di poter recuperare i clienti persi nei mesi precedenti, ma a quanto pare in California qualcuno ha deciso di fare orecchie da mercante.

La compagnia portoghese non ci sta e ha deciso di aprire un sito nel quale invita Google, con un gioco di parole, a giocare pulito. Nonostante il verdetto del tribunale infatti Google Play Protect continua a contrassegnare come pericoloso il noto store alternativo, senza fornire alcuna spiegazione in merito.

Aptoide ricorda che studi indipendenti affermano che i contenuti sono sicuri e lo stesso fa anche VirusTotal, compagnia anti malware controllata dalla stessa Google. Secondo Paulo Trezentos, co-fondatore della società, lo store può davvero essere considerato sicuro, grazie anche al supporto degli utenti che forniscono il loro giudizio in merito alle applicazioni recenti, che entrano nello store con il bollino “Sconosciuto” per guadagnarsi quello di “Affidabile” dopo numerosi controlli.

Tra le ragioni per cui, secondo Aptoide, Google vuole impedire agli utenti Android di usare lo store concorrente ci sono anche i mancati guadagni. Mentre il colosso californiano chiede una commissione del 30% agli sviluppatori, la società portoghese si accontenta del 19%, attirando molti sviluppatori (e le ire di Big G).

Il team di legali di Trezentos si sta già muovendo per presentare una denuncia alla Commissione Europea, chiedendo il rispetto della sentenza emessa dal giudice. Sono in corso valutazioni per estendere l’ingiunzione ad altri 82 paesi ed è possibile che ci sia una collaborazione con l’antitrust americana, che sta indagando su Google proprio in questi giorni.