Nel prossimo futuro cambiare smartphone potrebbe diventare molto meno stressante per gli utenti Android, stando a quanto emerso nelle ultime ore infatti, Google starebbe lavorando a una nuova funzionalità che consentirebbe di includere le eSIM nei backup dei dispositivi; un passo avanti atteso da tempo, che potrebbe semplificare notevolmente la gestione della connettività mobile, soprattutto in situazioni di emergenza.
Scopriamo insieme tutti i dettagli emersi grazie ad una recente analisi della versione v25.16.33 Beta di Google Play Services ad opera del cacciatore di codici assembledebug.
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Google One potrebbe presto includere le eSIM nei backup
Le eSIM, adottate ormai sulla maggior parte dei dispositivi Android di fascia alta, offrono numerosi vantaggi rispetto alle tradizionali SIM fisiche: niente sportellini da aprire, nessun rischio di smarrimento della scheda, e possibilità di gestire più profili con maggiore agilità.
Tuttavia, come molti di voi avranno sperimentato, esiste ancora una grossa criticità, se uno smartphone si rompe improvvisamente trasferire l’eSIM su un altro dispositivo può diventare un’odissea, che spesso richiede l’intervento del proprio operatore telefonico; a differenza della classica SIM fisica infatti, non esiste un metodo semplice e universale per spostare una eSIM tra due telefoni Android, specialmente se quello di origine è inutilizzabile.
Secondo quanto emerso, Google starebbe integrando il supporto al backup delle SIM (presumibilmente delle eSIM visto che quelle fisiche non vengono influenzate dalla cancellazione dei dati) nei backup automatici di Google One.
<string name=”backup_settings_devicedata_data_type_sims”>SIMs</string>
Una novità importante, considerando che fino a oggi le SIM non venivano né menzionate né incluse nei backup dei dispositivi Android. La possibilità di salvare e ripristinare le eSIM tramite backup renderebbe più semplice cambiare telefono anche in situazioni delicate, come la perdita o il guasto improvviso del dispositivo, senza dover affrontare complesse procedure di riattivazione o attendere assistenza dagli operatori telefonici.
Con questa funzionalità, il backup delle eSIM faciliterebbe i passaggi da un dispositivo all’altro anche quando il telefono vecchio non è più funzionante, ridurrebbe i tempi di riconfigurazione della rete mobile, e renderebbe più sicuro il ripristino del dispositivo dopo un reset (ricordiamo che Android consente già oggi di conservare i dati delle eSIM durante un ripristino alle impostazioni di fabbrica, ma solo se l’utente seleziona esplicitamente l’opzione).
Se però durante il reset l’eSIM viene cancellata, attualmente è necessario riattivarla tramite l’operatore: in futuro, grazie a questa novità, potrebbe bastare un semplice ripristino del backup per tornare immediatamente operativi.
Al momento, come di consueto, non ci sono certezze sulle tempistiche di rilascio della novità, la presenza del codice suggerisce che Google stia sperimentando internamente la funzionalità ma non è garantito che venga resa disponibile al pubblico. Considerando però l’enorme utilità pratica, soprattutto per chi cambia spesso smartphone o vuole proteggersi da imprevisti, speriamo di vederla implementata quanto prima; non ci resta che aspettare per saperne di più.