Negli ultimi tempi abbiamo parlato parecchio di Motorola, il brand alato di proprietà di Lenovo ha recentemente lanciato il nuovo Moto G Stylus 5G (2024), ma abbiamo anche visto diverse indiscrezioni sui futuri smartphone pieghevoli dell’azienda, da alcune immagini di Motorola Razr 50 Ultra, ai presunti prezzi di quest’ultimo e del fratello minore Razr 50 5G.

Quest’oggi però non parliamo di smartphone e delle loro specifiche, bensì di controversie legali che hanno costretto il brand ad interrompere la commercializzazione dei propri prodotti in Germania.

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Una disputa sui brevetti costringe Motorola e Lenovo a interrompere le vendite in Germania

Ad alcuni di voi la storia potrebbe suonare familiare, non vi sbagliate, negli ultimi tempi altri due brand hanno avuto problemi in Germania dovendo interrompere le vendite dei propri prodotti, stiamo parlando di OPPO e OnePlus che, alla fine, sono riuscite a risolvere le controversie legali.

La storia di Motorola è simile, un tribunale distrettuale tedesco ha ordinato un divieto totale di vendita dei dispositivi delle due aziende nel Paese, nello specifico a Motorola è fatto divieto di vendere qualsiasi dispositivo sia dotato di un modulo WWAN (Wireless Wide Area Network), componente che si occupa di fornire l’accesso mobile a Internet tramite rete cellulare.

Le due aziende si sono quindi dovute adeguare, il sito web tedesco ufficiale di Motorola ha rimosso dal catalogo tutti gli smartphone, limitandosi al momento alla vendita di alcuni accessori, mentre Lenovo ha annunciato che la configurazione mobile di alcuni dei suoi laptop sarà disponibile solo fino ad esaurimento scorte.

Il divieto è dovuto al fatto che Lenovo è stata giudicata colpevole di violazione dei brevetti sviluppati dalla società tecnologica statunitense InterDigital, società che all’inizio di maggio ha ottenuto un’ingiunzione contro Lenovo in Germania, poco dopo un tribunale di Monaco ha provvisoriamente applicato all’azienda il divieto di vendita.

Per il momento dunque le due aziende sono legalmente impossibilitate a commercializzare i propri prodotti nel Paese, anche se come spesso accade Lenovo e Motorola hanno intenzione di presentare ricorso, sostenendo come le condizioni di InterDigital siano ingiuste; tutto ciò richiederà del tempo prima che la situazione possa risolversi, non ci resta che attendere per scoprire se gli interessati troveranno un qualche tipo di accordo, o se Motorola dovrà rinunciare al mercato tedesco.

[Aggiornamento]

Riportiamo lo statement ufficiale di Lenovo/Motorola sulla vicenda:

“In qualità di leader tecnologico globale Lenovo rispetta l’impegno e gli investimenti che portano innovazione, e siamo sia concessori che titolari di licenze di proprietà intellettuale. Per quanto riguarda il caso Interdigital (IDC), rispettiamo la decisione del Tribunale di Monaco ma non la condividiamo poiché riteniamo che IDC abbia violato i propri obblighi legali di concedere in licenza la propria tecnologia a termini equi, ragionevoli e non discriminatori (FRAND) a Lenovo o ai nostri fornitori terzi. L’accesso a tecnologie conformi a uno standard secondo i termini FRAND è fondamentale per il futuro dell’industria tecnologica globale; continueremo a lottare per la trasparenza nelle trattative sulle licenze e contro le aziende che determinano tariffe eccessive per i loro portafogli di brevetti. L’innovazione deve essere accessibile e a prezzi ragionevoli, e i comportamenti e le tariffe irragionevoli di IDC in materia di licenze globali sui brevetti svantaggiano i clienti in Germania, in particolare i consumatori, riducendo l’accesso alle tecnologie più recenti e facendo aumentare i prezzi dei dispositivi tecnologici. Guardiamo fiduciosi alla successiva fase del procedimento e al nostro appello”.