L’intelligenza artificiale trova sempre più spazio nel campo della tecnologia mobile e nei social network e anche Meta ovviamente sta dedicando via via più attenzioni alle potenzialità che le soluzioni IA sono in grado di garantire.

Negli ultimi giorni il colosso dei social network ha confermato di avere deciso di investire ancora più risorse nell’intelligenza artificiale generativa e Tom Alison, capo di Facebook, nel corso di una conferenza a San Francisco ha fornito alcuni interessanti dettagli sui programmi dell’azienda fino al 2026.

I programmi di Meta per l’intelligenza artificiale generativa

In particolare, Tom Alison ha parlato di una roadmap che entro il 2026 dovrebbe portare il colosso dei social a sviluppare un modello di intelligenza artificiale che possa essere in grado di alimentare tutti i video, inclusi Reels e contenuti più lunghi.

Al momento Meta si affida a un modello di intelligenza artificiale per ciascuno dei suoi singoli prodotti mentre uno dei suoi principali obiettivi per gli anni a venire è quello di passare a una soluzione che possa andare bene per tutto il suo ecosistema (Facebook, Instagram, ecc.), il tutto rendendo allo stesso tempo i consigli per gli utenti più coinvolgenti.

A dire di Alison, i Reels rappresentano un terzo del tempo di visualizzazione totale su Facebook, il che significa che due terzi si basano sulla soluzione esistente del colosso dei social e un approccio unificato e più moderno dovrebbe essere in grado di migliorare contemporaneamente sia l’esperienza degli utenti che i profitti per l’azienda.

Meta IA

Alison ha anche ammesso che ancora i progressi da compiere prima del raggiungimento dell’obiettivo che Meta si è prefissata sono notevoli e saranno necessari ingenti investimenti e un grande lavoro di pianificazione anche per rendere adeguata l’infrastruttura esistente alle nuove esigenze (i data center si troveranno a dover elaborare una mole di informazioni notevolmente maggiore).

Meta sta portando avanti anche altri progetti relativi all’intelligenza artificiale, come ad esempio il miglioramento del suo assistente chatbot, in modo che possa fornire consigli sempre più precisi, aumentare la reattività e suggerire varie azioni in base alle richieste di ciascun utente.