L’astrofotografia è un genere fotografico che attira tanti curiosi e da qualche anno a questa parte — grazie all’ascesa del concetto di fotografia computazionale — non è più una chimera neppure per gli smartphone (con le dovute proporzioni), con la Fotocamera Pixel (ex Google Fotocamera) che da tempo permette di fare magie coi dispositivi Made by Google e che ora ha riacquistato una funzione interessante, pur limitandone la disponibilità al solo Google Pixel 8 Pro.

Riavvolgendo il nastro, i più attenti ricorderanno che Google aveva mosso i primi passi nel mondo dell’astrofotografia nel 2019, ai tempi del lancio dei Google Pixel 4. Anno dopo anno, il colosso di Mountain View ha continuato a lavorare per potenziare la funzione in discorso, arrivando già nel 2020 ad abilitare il supporto all’astrofotografia anche con il sensore ultra-grandangolare di Google Pixel 5 e Pixel 4a 5G. Tale esperienza, però, era stata di breve durata, tanto che già a fine 2020 entrambi gli smartphone se l’erano vista sottratta.

La scelta di Google era stata verosimilmente dettata da insormontabili limiti di natura hardware, tali da rendere gli scatti realizzati con la funzione astrofotografia attiva sul sensore ultra-grandangolare di qualità insoddisfacente, per nulla paragonabili ai risultati ottenuti coi sensori principali.

Ebbene, tre anni più tardi, con i sensori delle fotocamere dei Pixel che nel frattempo hanno fatto degli enormi balzi in avanti in termini di qualità e risoluzione, a Mountain View hanno finalmente deciso che i tempi sono maturi per reintrodurre la funzione in discorso, sebbene con disponibilità limitata al solo flagship assoluto Google Pixel 8 Pro.

Infatti, nel momento in cui la modalità astrofotografia entra in funzione su Google Pixel 8 Pro — tenendo lo smartphone in una situazione di scatto con poca luce ambientale —, l’app Fotocamera Pixel mostra le opzioni per passare dalla modalità 1x predefinita a quelle 2x e 0,5x.

Come si diceva, allo stato attuale nessun altro smartphone della serie Pixel sembra in grado di fare lo stesso, neppure il fratello minore Google Pixel 8 o il più costoso pieghevole Google Pixel Fold. Alla base di questa limitazione ci sarebbero, ancora una volta, motivazioni di natura tecnica: com’è noto, infatti, Google Pixel 8 Pro è quello col comparto fotografico più carrozzato, nella fattispecie dispone di un sensore ultra-grandangolare da 48 MP con apertura f/2.0, laddove gli altri due modelli implementano sensori più modesti e capaci, dunque, di catturare una minore quantità di luce.

A dispetto delle limitazioni di cui sopra, si tratta comunque di un gradito ritorno.

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