La sicurezza dei bambini su Internet è un argomento sempre più importante, ma anche difficile da affrontare, in quanto il confine tra prevenzione e intrusione è labile.

A tal proposito Google afferma di prendere sul serio le proprie responsabilità in materia di sicurezza dei bambini proponendo un proprio approccio chiamato “Quadro legislativo per proteggere i bambini e gli adolescenti online” che in molti casi dà priorità ai prodotti adeguatamente progettati rispetto alle verifiche obbligatorie dell’età, in modo da evitare di verificare un dato così sensibile laddove non è necessario.

Google propone di trovare un’alternativa alle verifiche di massa dell’età

In breve Google teme che a causa dell’applicazione errata del regolamento, le verifiche dell’età possano essere implementate in modo troppo ampio per servizi che non lo richiedono realmente, ma allo stesso tempo la società concorda sul fatto che per i contenuti ad alto rischio come quelli per adulti, giochi d’azzardo e alcolici sia necessaria la verifica dell’età.

Per i contenuti non ad alto rischio Google preferisce che vengano creati prodotti adatti all’età di tutti a livello di progettazione.

Consapevole del fatto che trovare il giusto equilibrio tra protezione dei minori dai rischi online e sorveglianza di massa sia cosa tutt’altro che semplice, Google aggiunge che probabilmente un approccio meno rigoroso aiuterebbe anche a ridurre il carico sui suoi server e sui suoi strumenti di protezione della privacy, visto che l’azienda dovrebbe raccogliere meno dati per confermare l’età.

Google è stata sottoposta più volte al controllo normativo a causa di come gestisce la privacy dei suoi utenti, soprattutto quella dei bambini, e ha dovuto pagare delle multe.

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