Google ha risposto ad Apple e al suo iPhone 15 con Pixel 8, uno smartphone che è migliorato tantissimo rispetto alla precedente generazione. Sono i due smartphone Google e Apple più economici della nuova linea flagship 2023/2024.

Sulla scia dei confronti “sulla carta” che vi avevamo proposto in seguito all’uscita dei flagship del colosso di Cupertino, torniamo a proporre un format simile con protagonisti i nuovi flagship del colosso di Mountain View. Dopo il confronto tra Google Pixel 8 Pro e iPhone 15 Pro Max di ieri, oggi mettiamo di fronte i modelli base dei due mondi, ovvero Google Pixel 8 e iPhone 15. Proviamo dunque a vedere quali sono i punti di forza di questi due smartphone, esponenti “popolari” della filosofia Android di Google e di quella della mela morsicata.

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Google Pixel 8 vs iPhone 15 in video: il nostro confronto

Google Pixel 8 e iPhone 15: il confronto “sulla carta”

Quando lo scorso mese vi abbiamo proposto il confronto tra i Pixel 7 e gli iPhone 15 “base”, abbiamo ricevuto un po’ di critiche sul fatto che non avesse tanto senso confrontare dispositivi che sono arrivati sul mercato con praticamente un anno di distanza. Questa volta abbiamo deciso di fare due soli confronti “sulla carta”, secchi per giunta: Google Pixel 8 Pro contro iPhone 15 Pro Max e Google Pixel 8 contro iPhone 15.

Dopo quello tra i flagship 2023 di Google e Apple, oggi ci concentriamo sui due piccolini della generazione 2023 (trovate qua un confronto tra le due schede tecniche per conoscere tutte le differenze tra le specifiche dei due dispositivi), smartphone che hanno fra loro sia punti in comune che aspetti diametralmente opposti, nell’ennesimo capitolo del dilemma “meglio Android o iPhone?”.

Design: due filosofie completamente diverse

Il nuovo Google Pixel 8 resta fedele alla filosofia di design introdotta da Google nel 2021 (coi Pixel 6) e poi ottimizzata l’anno successivo (coi Pixel 7). Resta l’iconica Camera Bar (anche se diventa un po’ più vistosa rispetto al passato) che ospita il comparto fotografico e attraversa la parte posteriore dello smartphone raccordandosi col frame laterale. Gli angoli sono decisamente più stondati rispetto a quelli del predecessore.

Parlando di display, il Pixel 8 sfodera un pannello OLED da 6,7 pollici, chiamato Actua display, con risoluzione FHD+ (in 20:9), refresh rate a 120 Hz e luminosità di picco a 2000 nit. Anche Apple punta su un pannello OLED LTPO da 6,7 pollici, chiamato Super Retina XDR, con altissima densità di Pixel (circa 460 ppi) e luminosità di picco a 2000 nit. Peccato, però, che il refresh rate sia soltanto a 60 Hz. Anche sui modelli entry-level, ormai, iPhone è sinonimo di Dynamic Island, che ospita la fotocamera anteriore e la sensoristica per il Face ID, lo sblocco col volto sicuro della mela morsicata. Anche Pixel 8 gode dello sblocco col volto sicuro (può essere utilizzato anche per autorizzare pagamenti) ma sfrutta semplicemente alcuni algoritmi affiancati alla fotocamera anteriore, incastonata all’interno di un foro circolare e centrato; qua è presente anche un lettore delle impronte digitali sotto al display.

Analizzando la qualità costruttiva, entrambi gli smartphone sono certificati IP68 e ben assemblati: sul Pixel troviamo vetro Gorilla Glass Victus (all’anteriore e al posteriore) e alluminio (per frame laterale e Camera Bar); su iPhone troviamo vetro Ceramic Shield (all’anteriore e al posteriore) e alluminio (sul frame laterale, dato che la struttura è in alluminio). I due smartphone hanno poi dimensioni e peso paragonabili, anche se Pixel 8 risulta leggermente più grande e un po’ più pesante (16 grammi la differenza).

Mentre i Pixel, da tre anni a questa parte, propongono l’iconica Camera Bar, il design posteriore di iPhone 15 è quello di un qualsiasi iPhone “base” che viene ormai riciclato da molti anni (al netto di una differente collocazione dei sensori all’interno dell’isola quadrata). C’è da dire, tuttavia, che la mela morsicata sembra avere fatto un ottimo lavoro quest’anno: anche un iPhone base trasmette sensazioni premium al tocco; solo il tempo ci dirà quali sensazioni trasmette Pixel 8.

Performance: Google Tensor G3 contro Apple A16 Bionic

pixel 8 vs iphone 15 prestazioni

Dopo un Tensor G2 che è stato croce e delizia dei Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro, Google cerca riscatto con il nuovissimo Tensor G3, un SoC dotato di una CPU a 9 core e una GPU più potente rispetto al passato. Sulla carta, i passi in avanti sono notevoli ma, come sappiamo, Big G non ha interesse verso la potenza bruta, concentrandosi più sulle potenzialità legate al machine learning. Lo smartphone può contare su 8 GB di memoria RAM.

Parlando di performance pura, invece, iPhone 15 può contare su quello che, ancora oggi, è uno dei migliori SoC per smartphone: parliamo dell’Apple A16 Bionic, realizzato a 4 nm da TSMC, in grado di far risultare qualsiasi operazione fluida senza scaldare o impattare troppo sulla batteria. “Solo” 6 GB di memoria RAM per iPhone 15.

Sia Google Pixel 8 che iPhone 15 hanno un nuovo sensore principale

In questa sezione analizzeremo i dati tecnici nudi e crudi, lasciando ai confronti sul campo (che arriveranno presto) l’ardua sentenza. Sulla carta, Google Pixel 8 e iPhone 15 partono (quasi) ad armi pari.

  • Google Pixel 8

    • Sensore principale da 50 MP (f/1.68) con PDAF multi-direzionale, autofocus laser e OIS
    • Sensore ultra-grandangolare da 12 MP (f/2.2) con autofocus e angolo di visione a 126°
  • iPhone 15
    • Sensore principale da 48 MP (f/1.6) con Dual Pixel PDAF e sensor-shift OIS
    • Sensore ultra-grandangolare da 12 MP (f/2.4) con angolo di visione a 120°

Google Pixel 8 punta molto sul rinnovato sensore principale da 50 megapixel che, grazie al Super Res Zoom, può spingersi fino all’8x di zoom digitale, mettendo una pezza alla mancanza del teleobiettivo dedicato e consentendo di ottenere immagini nitide anche a distanza, con una qualità che secondo Big G è equiparabile a quella di un teleobiettivo 2x dedicato.

Il sensore principale da 48 megapixel (che scatta a 24 megapixel) di iPhone 15, grazie al machine learning on-device (e al Photonic Engine), è in grado di tirare fuori scatti vividi e nitidi in qualsiasi condizione. Esso viene inoltre sfruttato anche come zoom ottico 2x (l’immagine catturata a 24 megapixel viene a sua volta “ritagliata” per tirare fuori scatti a 12 megapixel); questa possibilità, consente di sfruttare lo zoom continuo (quindi senza scatti) durante la registrazione video.

Parlando di software fotografico, sappiamo bene che gli algoritmi della Google Fotocamera sono affinati sotto tutti i punti di vista. Gli iPhone, invece, sono da sempre i re del punta e scatta. In generale, quindi, i comparti fotografici dei due smartphone dovrebbero essere di livello molto simile.

Android vs iOS: Google gioca il tutto per tutto sul supporto

Più volte abbiamo portato sulle nostre pagine (e sul nostro canale YouTube), contenuti sulla sfida infinita tra Android e iOS. Piaccia o non piaccia, dopo anni di scopiazzature vicendevoli, i due sistemi operativi offrono funzionalità molto simili con qualche chicca da un lato o dall’altro.

Da pochi giorni è ufficiale Android 14, un affinamento della precedente versione operativo che passa dall’implementazione sempre più spinta dell’intelligenza artificiale all’interno del sistema stesso e di tutte le app e i servizi del colosso di Mountain View. iOS 17, più personalizzabile e presto più aperto rispetto al passato (per volere dell’UE), è invece disponibile già da alcune settimane e ha ricevuto le prime correzioni. La questione sistema operativo è molto soggettiva: c’è a chi piace l’uno, c’è a chi piace l’altro.

In termini di supporto software, gli iPhone sono smartphone storicamente supportati a lungo, parliamo di 5-6 anni per quanto concerne le funzionalità. Dopo anni di supporto 3+2, Google ha giocato il tutto per tutto con i nuovi flagship 2023, offrendo 7 anni di supporto software completo ma anche 7 anni di supporto hardware.

Facendo due conti al volo, quindi, iPhone 15 dovrebbe ricevere nuove versioni del sistema operativo fino a iOS 22 (che, se tutto resta com’è, arriverà nel 2028); Google Pixel 8, invece, riceverà nuove versioni del sistema operativo fino ad Android 21 (atteso nel 2030). Due anni di differenza nel supporto, non una cosa da poco.

Google Pixel 8 e iPhone 15: quanto costano?

Il capitolo finale è quello che riguarda i prezzi, decisamente più alti rispetto al passato per Google Pixel 8 e più contenuti del previsto per quanto concerne iPhone 15. Riportiamo i prezzi ufficiali di listino dei due smartphone di Google e Apple:

Considerando che Google Pixel 8 non esiste nel taglio da 512 GB, ci limitiamo a ragionare esclusivamente sui tagli da 128 e 256 GB, per i quali sono necessari, rispettivamente, 310 euro e 500 euro in più per mettere le mani sul flagship del colosso di Cupertino.

Google Pixel 8 e iPhone 15 si configurano, ognuno a modo suo, come i quasi-top di Google (che pone enfasi sull’intelligenza artificiale e tutte le parti di sistema e app che pervade) e di Apple (che punta tutto sull’iconicità del brand e un hardware affidabile): come scrivevamo ieri nel confronto tra i due flagship, i Pixel e gli iPhone vanno oltre il concetto di dispositivo, ponendosi come portale di accesso agli ecosistemi, sempre più completi, delle due aziende. All’interno della nostra video comparativa ad inizio articolo trovate un confronto più dettato sull’esperienza d’uso con pregi e difetti dell’uno e dell’altro.

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