A distanza di qualche settimana dall’annuncio di fine mese scorso sul proprio blog ufficiale, Google sta rilasciando al pubblico la nuova funzione avanzata di sicurezza progettata per rilevare in modo automatico la presenza di tracker Bluetooth non autorizzati dall’utente.

Questi dispositivi possono rappresentare una minaccia alla privacy e alla sicurezza degli utenti, in quanto potrebbero essere impiegati per il monitoraggio e la spionaggio delle loro attività e dei loro spostamenti. Con l’obiettivo di mitigare tale rischio, questa comoda funzione di sicurezza è stata sviluppata per identificare tempestivamente e segnalare la presenza di tracker Bluetooth sconosciuti.

Gli avvisi per i tracker sconosciuti possono rilevare la presenza di dispositivi di tracciamento indesiderati

Annunciata per la prima volta durante il Google I/O 2023, gli avvisi per i tracker sconosciuti stanno finalmente arrivando sui dispositivi degli utenti di tutto il mondo. Questa nuova funzione serve a rilevare la presenza di dispositivi di tracciamento indesiderati, come gli AirTag di Apple, che potrebbero essere stati piazzati in modo inaspettato su una persona o sugli accessori che porta con sé.

Quando un dispositivo di tracciamento di una persona terza viene separato dal suo proprietario e rilevato in viaggio con un altro utente, e fuori dalla portata Bluetooth del proprietario, viene inviato un avviso che segnala la presenza di un tracker sconosciuto nelle vicinanze.

Per assicurarsi che questo sistema sia attivo, gli utenti possono accedere alle impostazioni del telefono e, a seconda della versione Android in uso, cercare nella sezione “Sicurezza ed emergenza” sui Pixel, o “Sicurezza personale” su altri dispositivi della concorrenza. Qui dovrebbero trovare un nuovo menu dedicato alle “Allerte Anti-Tracker”.

Compatibilità e funzionalità degli avvisi per i tracker sconosciuti

La funzionalità è stata lanciata tramite Google Play Services e sarà disponibile su dispositivi Android dalla versione 6.0 in poi. Attualmente questa nuova funzione risulta già attiva sui dispositivi della famiglia Pixel di Google e su alcuni Samsung sia negli Stati Uniti che in alcuni paesi esteri. Sebbene per ora rilevi solo gli AirTag di Apple, è possibile che in futuro il team di sviluppatori di Google possa estendere la sua rilevazione ad altri dispositivi della concorrenza.

L’opzione “Permetti allerte” è attivata di default. Se disattivata, lo smartphone non eseguirà più scansioni automatiche alla ricerca di tracker in movimento con l’utente. Tuttavia, in questo caso resta comunque possibile effettuare una scansione manuale di 10 secondi in qualsiasi momento, anche se i risultati di tale scansione non vengono salvati.

È essenziale sottolineare che Android ha messo in atto misure per garantire la privacy dell’utente. La pagina di supporto di Android afferma che i dati sulla posizione sono criptati sul dispositivo e “non vengono condivisi con Google o altri utenti”. Questo significa che, pur avendo accesso a funzionalità avanzate di sicurezza, la posizione dell’utente rimane privata.

Se un utente riceve una notifica che indica la presenza di un “Tracker in viaggio con te”, può accedere a una mappa per visualizzare la cronologia dei movimenti recenti. Esiste anche la possibilità di riprodurre un suono per aiutare a localizzare il tracker, suono che, ovviamente, non verrà notificato al proprietario dell’AirTag.

Nel caso in cui si identifichi un tracker sconosciuto, Android fornisce istruzioni dettagliate su come procedere, inclusa la possibilità di fare uno screenshot della mappa, dato che le allerte vengono cancellate dopo 48 ore, e istruzioni su come spegnere il tracker rimuovendo la batteria.

Questa nuova funzionalità di Android rappresenta un importante passo in avanti nella tutela della privacy e della sicurezza degli utenti. In un mondo in cui la tecnologia è sempre più integrata nella nostra vita quotidiana, è fondamentale avere strumenti che proteggano gli individui da possibili abusi. Con la nuova funzione di allerta anti-tracker, il team di sviluppo di Android dimostra ancora una volta la sua attenzione e il suo impegno verso la tutela della privacy e della sicurezza degli utenti.

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