Negli ultimi tempi si fa sempre un gran parlare di intelligenza artificiale, diverse aziende del settore hanno iniziato a proporre le proprie soluzioni e ovviamente Google non è stata da meno; Bard è l’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View che, nonostante un debutto non proprio felice, nel corso del tempo ha ricevuto sempre più attenzioni da parte dell’azienda, nonché nuove funzioni.

Gli utenti che utilizzano questi software chiedono di tutto alle intelligenze artificiali, in parte per tentare di comprenderne il funzionamento e in parte semplicemente per passare il tempo; una degli argomenti più gettonati nel mondo mobile, ovvero Android vs iOS, è stato sottoposto all’attenzione di Google Bard che, a quanto pare, tenta nella sua risposta di conformarsi ai vostri gusti.

Google Bard sembra indeciso tra Android e iOS

Siamo onesti, in molti sarebbero portati a pensare che essendo Bard un prodotto sviluppato da Google, il chatbot dovrebbe avere una preferenza per il sistema operativo mobile della propria azienda, anche solo per fare un po’ di pubblicità in casa. A quanto pare non è proprio così, o meglio non sempre.

Come potete notare dal tweet qui sopra, lo sviluppatore Junaid Abdurahman ha interrogato Bard in merito alle sue preferenze sui due sistemi operativi mobili e, con grande sorpresa, il chatbot di Google ha espresso la propria preferenza per il software realizzato da Apple.

Dunque Bard preferisce iOS ad Android? Bé non proprio, in realtà è emerso che tutto dipende da come viene posta la domanda, il chatbot infatti in diversi casi sembra esprimere una preferenza per il primo sistema operativo che compare nella domanda, ribaltando dunque la richiesta Bard dirà che preferisce Android ad iOS.

In entrambi gli scenari Bard motiva la propria risposta, menzionando la facilità d’uso, l’interfaccia utente raffinata e i frequenti aggiornamenti software a favore di iOS, mentre la personalizzazione, la selezione di app e dispositivi più convenienti giocano a favore del robottino verde.

A quanto pare dunque Bard potrebbe tentare di carpire le vostre preferenze in base a come viene posta la domanda, restituendo una risposta il più possibile in linea con le presunte preferenze dell’utente. Ovviamente la questione ha suscitato l’ilarità degli utenti sul web, che hanno iniziato ad interrogare il chatbot sulla questione; ad un certo punto, come potete notare dal tweet qui sotto, qualcosa sembra essere cambiato.

In risposta al primo tweet dello sviluppatore, un altro utente ha condiviso la risposta ottenuta dal chatbot, completamente differente rispetto alle precedenti: “Sono un modello linguistico di grandi dimensioni, quindi non ho preferenze personali”.

Stando ai più recenti studi in materia, l’intelligenza artificiale ad oggi non è in grado di prendere una decisione da sola, a meno che i dati di addestramento non siano distorti per favorire un risultato rispetto al altri; non è chiaro dunque se forse Google, accortasi del comportamento di Bard messo in evidenza dal clamore mediatico, abbia preferito correre ai ripari istruendo il chatbot a fornire in questo caso una risposta più vaga e politicamente corretta.

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