Durante il keynote di apertura del Google I/O 2023, in mezzo a tantissime novità, Google ha annunciato che Trova il mio dispositivo sarà presto in grado di avvisare automaticamente gli utenti qualora lo smartphone dovesse rilevare un tracker sconosciuto che si muove con loro.

Oggi possiamo mostrarvi alcuni screenshot di questa attesa funzionalità, non ancora rilasciata (si parla dell’arrivo entro la fine dell’estate), che ha l’obiettivo di migliorare ulteriormente la sicurezza degli utenti.

Trova il mio dispositivo: in arrivo lo strumento anti-stalking

Google Trova il mio dispositivo è quel servizio di Google che consente di localizzare i dispositivi Android (smartphone, smartwatch, tablet e cuffie) associati al proprio account.

Già da qualche mese si parla del fatto che in futuro l’app funzionerà anche quando uno smartphone è spento (probabilmente con Android 14), attraverso la nuova funzionalità Pixel Power-off finger (sugli smartphone del colosso di Mountain View, non sappiamo in che modo verrà implementata dagli altri produttori di smartphone Android).

Nel mese di maggio, poi, durante il keynote di apertura del Google I/O 2023, l’azienda ha annunciato che Trova il mio dispositivo sarebbe presto diventato uno strumento più potente, in grado di competere con la nemesi “Dov’è” di Apple.

Lo strumento contro il tracciamento indesiderato si mostra in alcuni screenshot

Tra le novità che arriveranno presto all’interno dell’app, ce n’è una realizzata apposta per eliminare il problema del tracciamento indesiderato, fenomeno sempre più comune dopo la diffusione su larga scala dei tracker GPS (localizzatori) come gli AirTag di Apple e altri accessori simili.

Le due aziende, rivali per eccellenza, hanno deciso di collaborare per risolvere questo problema, siglando un accordo. Sebbene la funzionalità non sia stata ancora implementata sull’app per Android, un utente ha condiviso alcuni screenshot (via Mishaal Rahman) che ci permettono di farci un’idea di massima sul suo funzionamento.

La prima immagine mostra le impostazioni della funzionalità: l’utente viene avvisato della necessità di attivare il Bluetooth e i servizi di geolocalizzazione per ricevere gli avvisi sul tracciamento indesiderato.

Nella seconda immagine è mostrata la pagina che appare quando viene rilevato un tracker (in questo caso un Apple AirTag). La terza e la quarta immagine, infine, mostrano la pagina della scansione manuale: nel primo caso, sono stati rilevati due tracker (uno già rilevato in precedenza, l’AirTag, e uno “nuovo”); nel secondo caso non sono stati rilevati tracker.

Quando arriverà questa novità?

Questa specifica funzionalità di Trova il mio dispositivo dovrebbe essere parte dei Google Play Services ma potrebbe essere relegata ad alcune specifiche versioni (probabilmente quelle che fanno riferimento alle ultime release di Android).

Essa dovrebbe infatti basarsi su alcune funzionalità legate al Bluetooth che non sono disponibili su alcune versioni più vecchie del sistema operativo del robottino verde.

In ogni caso, come anticipato in apertura, la funzionalità dovrebbe arrivare entro la fine dell’estate: solo il tempo ci dirà se sarà un’esclusiva di Android 14 o se, magari, verrà implementata anche su Android 13 e qualche altra versione precedente del sistema operativo.

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