I disservizi di Rabona Mobile proseguono, purtroppo, ma a un paio di mesi di distanza dall’inizio dei problemi l’operatore ha deciso di esporsi in una lettera aperta. I clienti sono stati prima privati degli SMS, poi della connessione a Internet e infine, nelle ultime ore, anche delle chiamate. Vediamo le spiegazioni fornite da Rabona.

Rabona Mobile perde le chiamate, ma non la voce e accusa Vodafone

Se ci state seguendo in queste settimane e, soprattutto, se siete o siete stati in questo periodo clienti Rabona Mobile, probabilmente saprete già quali siano i problemi di cui stiamo parlando. La questione si è aperta già a marzo, con i clienti non più in grado di inviare SMS, e si è aggravata nella prima metà di aprile con il “taglio” della connessione a Internet per tutti i clienti (anche del secondo brand Sì, Pronto!?!) e nelle ultime ore con quello delle chiamate.

Tantissimi clienti si sono trovati costretti a passare ad altri operatori, non senza problemi visto che i MVNO e più precisamente gli aggregatori (Plintron in questo caso) hanno un limite nel numero delle portabilità imposto dalle normative di AGCOM. Come anticipato i giorni scorsi e come immaginato vista la persistenza della situazione, i problemi si sono rivelati non di natura tecnica, ma contrattuale, e riguardano il fornitore della rete mobile di appoggio, ossia Vodafone Italia.

Rabona accusa proprio l’operatore rosso in una lettera aperta che abbiamo deciso di riportare integralmente:

Gentili Clienti, spettabili Associazioni dei Consumatori, mai avremmo voluto vivere il dramma di questo comunicato e tantomeno farVi patire i disagi degli ultimi due mesi, nei quali, soffrendo e lottando, abbiamo continuato a batterci, anche per Voi, subendo ogni forma di ingiustizia e dileggio. Lo abbiamo fatto in silenzio non per mancanza di rispetto nei Vostri confronti ma per l’enorme fiducia che avevamo e continuiamo ad avere nelle istituzioni. A denti stretti, abbiamo rispettato la consegna del silenzio anche di fronte a una trasmissione televisiva che ci ha dipinto come omertosi.

Oggi, purtroppo, siamo costretti a prendere atto che affidarsi esclusivamente alle istituzioni e confidare nella buona fede delle controparti, in una trattativa in cui la posta viene alzata minuto dopo minuto, non paga. Per questo, siamo qui per raccontare e dimostrare a chiunque abbia voglia di ascoltarci la verità. Siamo colpevoli di essere una piccola azienda che è cresciuta senza patrocinio, formata da persone che pretendono di difendere i propri diritti e quelli dei loro clienti. Purtroppo, non tutti tollerano questo modo di operare: quando abbiamo rivendicato l’adempimento di un contratto, in esecuzione del quale avevamo già pagato 18 milioni di euro, condizioni tecniche migliori per i nostri clienti e rispetto delle norme regolamentari, Vodafone ha minacciato – come è solita fare – il distacco. Avendo informato l’Autorità dell’indebita pressione, ci siamo illusi che Vodafone e il suo braccio operativo, l’aggregatore Plintron, rispettassero le direttive impartite o che, comunque, l’AGCOM vigilasse sul loro rispetto.

Quando, però, Plintron ha cominciato a mettere in atto il cronoprogramma di distacco unilaterale voluto da Vodafone, mentre questa si adoperava nel trattare le nostre rinunce, abbiamo appreso che qualcuno all’interno dell’Autorità ha avuto informale interazioni con l’aggregatore che, forte del sostegno che afferma di aver ricevuto, ieri ha spento anche la voce dei nostri clienti. E tanto, nonostante avessimo anche offerto 1.500.000 euro solo per consentire un’uscita ordinata nel rispetto dei diritti acquisiti dai nostri clienti.

Naturalmente, quanto esposto è oggetto di giudizi intrapresi innanzi all’Autorità Giudiziaria. Tuttavia, riteniamo doveroso rompere il muro del silenzio e, perciò, invitiamo tutti gli utenti e le Associazioni dei Consumatori che si sono interessate della vicenda a contattare la nostra società per confrontarci e, eventualmente, sin da lunedì, visionare la documentazione ostensibile che dimostra che ciò diciamo è la pura verità. Promettiamo che continueremo a batterci sempre per i nostri clienti, i nostri dealers, la nostra reputazione. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno onorati avendoci scelto! Vi aspettiamo…per la verità.

Molto probabilmente la risposta di Vodafone non tarderà ad arrivare, e siamo certi che la questione non sia ancora chiusa. Torneremo sull’argomento non appena avremo novità, sperando che le cose possano mettersi a posto per tutti.

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