La Commissione Europea ha approvato gli aumenti delle tariffe telefoniche di TIM e WINDTRE. Questa è in sintesi la risposta fornita da Thierry Breton, Commissario Ue per il mercato interno e i servizi in merito ai rincari disposti dalle due società di telecomunicazioni.

Consumerismo No profit spiega che la risposta della Commissione fa riferimento a una interrogazione presentata dall’Eurodeputato Denis Nesci (ECR) nella quale si rilevava il comportamento delle compagnie TIM e WINDTRE che profilano l’aumento automatico delle tariffe in base al rialzo del tasso di inflazione, con le informazioni sugli aumenti tariffari definite insufficienti e lacunose e l’adeguamento ritenuto non bilanciato dalla possibilità di recesso gratuito da parte del consumatore.

La Commissione Europea dà il via libera agli aumenti da parte di TIM e WINDTRE

Nella sua risposta la Commissione Ue autorizza tali rincari tariffari sostenendo quanto segue.

“La direttiva 93/13/CEE prevede che tutte le clausole nei contratti stipulati con i consumatori siano eque e trasparenti, comprese le clausole relative alla modifica del prezzo inizialmente concordato.

A condizione che TIM e WINDTRE abbiano rispettato tali disposizioni, non vi è alcun elemento che suggerisca una violazione dei diritti dei consumatori. La Commissione seguirà attentamente gli sviluppi e le tendenze del mercato in relazione alla modifica delle tariffe al fine di individuare il prima possibile le pratiche abusive che potrebbero tradursi in una violazione dei diritti degli utenti finali o avere un impatto negativo sul mercato interno”.

Il presidente di Consumerismo Luigi Gabriele afferma quanto segue.

Si tratta di una brutta notizia per i consumatori costretti ancora una volta a subire lo strapotere delle compagnie telefoniche. La decisione della Commissione Ue arriva in un momento in cui tutti gli operatori delle tlc stanno comunicando ai propri clienti modifiche unilaterali delle condizioni economiche a causa del caro-energia e dell’inflazione, con conseguenti pesanti rincari delle tariffe al pubblico.

In questo momento delicato, chiediamo massima vigilanza sul rispetto del diritto dei consumatori al recesso dai contratti senza alcuna penale né costi di disattivazione dei servizi, e un rafforzamento dei diritti degli utenti rispetto allo strapotere delle società telefoniche“.

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