Il Garante della privacy ha sanzionato Vodafone per una campagna di telemarketing incomprensibile che ha coinvolto una signora ultraottantenne che ha presentato reclamo.

Nel corso dell’istruttoria dell’Autorità, Vodafone si era difesa affermando che l’anziana aveva volontariamente contattato un call center albanese per farsi proporre un contratto alternativo e che la stessa aveva poi confermato di voler sottoscrivere il nuovo contratto direttamente al telefono.

Vodafone dovrà pagare 500.000 euro di multa per messaggi incomprensibili

Riascoltando la registrazione del colloquio con il call center albanese, l’Autorità ha accertato che all’utente non era stata fornita un’adeguata informativa in merito al trattamento dei suoi dati, resa incomprensibile dalla velocità con cui era letta al telefono (63 parole in 16 secondi).

Anche lo stesso contratto per il trasferimento dell’utenza era stato letto alla ragguardevole velocità di 200 parole al minuto per ben 6 minuti, in più è risultato ugualmente incomprensibile anche dopo ripetuti ascolti. Il Garante ha dunque stabilito che Vodafone dovrà pagare una multa che ammonta a 500.000 euro.

La società dovrà inoltre controllare il corretto operato dei call center utilizzati per campagne di telemarketing, in particolare nel momento dell’acquisizione del consenso per finalità pubblicitarie, nonché evitare informative incomprensibili e contatti promozionali indesiderati volti a spingere gli utenti telefonici, in particolare gli anziani, a sottoscriverli.

Qualche settimana fa anche WINDTRE è stata sanzionata a causa delle rimodulazioni.

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