La tecnologia ultra-wideband (UWB) esiste da tempo ed è molto interessante, tuttavia nel mondo Android non ha mai raggiunto il grado di diffusione voluto dall’altra parte da Apple, che finora ci ha evidentemente creduto di più; per caratteristiche, comunque, la tecnologia UWB si presta molto bene allo sfruttamento di dispositivi mobili come chiavi digitali per le auto ed è proprio quello che un produttore di livello come BMW intende fare anche coi dispositivi Android compatibili.

BMW vuole Android come chiave delle auto, ma serve l’UWB

Nella realtà del robottino verde, Google parla da anni dell’intenzione di sfruttare i dispositivi Android come chiave dell’auto, ma per lo sviluppo di un progetto di questo tipo servono diversi fattori: da una parte degli smartphone con le giuste caratteristiche hardware perché la funzione possa essere implementata in tutta sicurezza, dall’altra la partecipazione attiva di case automobilistiche che mostrino interesse e contribuiscano alla diffusione della tecnologia. Questo secondo fattore, del resto, è decisivo anche per la crescita di Android Automotive OS, il sistema operativo che Google ha creato proprio per le auto e che a breve dovrebbe arrivare in una nuova versione. Tra i costruttori che hanno subito abbracciato la nuova soluzione di Google figura anche BMW, che adesso ha manifestato l’intenzione di sfruttare appieno l’ecosistema Android, portando la sua Digital Key Plus anche sui device del robottino.

La concreta attuazione del piano di BMW di usare gli smartphone Android come chiavi delle auto deve fare i conti con una realtà che vede la tecnologia UWB ancora poco diffusa: la utilizzano i top di gamma di Google, quelli di Samsung e pochi altri. Tale tecnologia è imprescindibile per la Digital Key Plus di BMW, che consente di aprire l’auto anche senza orientare lo smartphone in maniera precisa e ad una distanza maggiore rispetto a quella possibile col più diffuso NFC.

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