Una delle funzionalità esclusive e più apprezzate della Pixel Experience, ovvero la visione di Android secondo Google (nonché la versione del sistema operativo che troviamo sugli smartphone Google Pixel), è Now Playing, che consente allo smartphone di riconoscere la musica in riproduzione nell’ambiente.

Già in passato lo sviluppatore Kieron Quinn aveva realizzato un modulo ibrido Xposed-Magisk denominato Ambient Music Mod ma, pochi giorni fa, ha reso disponibile una versione migliorata della sua creatura, chiamata semplicemente Ambient Music Mod v2, ora divenuta una soluzione che non necessita dei permessi di root per funzionare (almeno sui dispositivi dotati di Android 12). Vediamo cosa offre questa mod e come poterla installare su qualsiasi smartphone Android non Google.

Ambient Music Mod v2 porta Now Playing sugli smartphone Android non Google

Come anticipato in apertura, lo sviluppatore Kieron Quinn ha realizzato una seconda versione della propria mod che consente di portare su tutti gli smartphone Android non Google la funzionalità Now Playing, esclusiva tutt’oggi degli smartphone Google Pixel (non è presente nella AOSP), che consente di identificare i brani musicali che vengono riprodotti nell’ambiente circostante.

Con la nuova mod, chiamata semplicemente Ambient Music Mod v2, lo sviluppatore è riuscito nell’impresa di rendere indipendente dall’hardware la funzionalità Now Playing senza i permessi di root, sfruttando Shizuku, un servizio che consente alle app di terze parti di accedere alle API a livello di sistema tramite l’interfaccia Android Debug Bridge (ADB, per gli amici). Tutto ciò, tuttavia, funziona senza la necessità del root solo qualora lo smartphone sia dotato di Android 12 o versioni successive del sistema operativo.

Nella seconda iterazione della mod, Quinn ha rimosso le dipendenze relative a Xposed: non sarà più necessario, infatti, installare una distribuzione Xposed come EdXposed o LPOSed dal momento che la mod viene fornita come app autonoma e non più come modulo; sulle versioni precedenti di Android (da Android 11 a ritroso) è comunque possibile continuare a sfruttare la versione che richiede l’accesso ai permessi di root.

Ambient Music Mod Now Playing

 

Le caratteristiche di Ambient Music Mod v2

Di seguito, riportiamo le principali caratteristiche e funzionalità offerte da Ambient Music Mod v2 che, come noterete qualora foste interessati a scaricarla, ha già ricevuto due minor update (la versione è infatti la 2.0.2) con cui lo sviluppatore ha corretto alcuni bug e migliorato ulteriormente alcuni aspetti:

  • Supporto completo per Now Playing, basato sull’ultima versione presente sui dispositivi Pixel e sui database musicali più recenti.
  • Riconoscimento automatico della musica ambientale, con impostazioni per controllare la frequenza con cui viene eseguito il riconoscimento, trovando il giusto equilibrio tra consumo della batteria e praticità.
  • Supporto per la cronologia di riproduzione e i preferiti.
  • Supporto per attivare il riconoscimento manuale.
  • È presente un widget per la schermata home.
  • Riconoscimento su richiesta sui dispositivi supportati, utilizzando il motore di riconoscimento supportato dall’Assistente Google per i brani che non sono nel database locale (deve essere attivato manualmente).
  • Brani in riproduzione sulla schermata di blocco (richiede un servizio di accessibilità).

Scaricare e installare Ambient Music Mod v2

Ambient Music Mod v2, la mod per portare la funzionalità Now Playing su qualsiasi smartphone Android non Google, è gratuita e open source. Lo sviluppatore ha reso disponibile il pacchetto APK direttamente su GitHub (la pagina dedicata, in cui troverete il pacchetto e il codice sorgente è raggiungibile tramite il link qui sotto).

Scarica Ambient Music Mod v2 (2.0.2) su GitHub

Una volta scaricato il pacchetto APK, vi basterà eseguire l’installazione. Una volta aperta l’app, questa chiederà l’accesso a Shizuku: l’autorizzazione è fondamentale per potere usufruire delle funzionalità della mod. Nel caso di smartphone con Android 12 (o versione successiva) sarà possibile proseguire con la modalità senza permessi di root; nel caso contrario, sarà obbligatorio proseguire con la modalità che prevede la disponibilità dei permessi di root (e quindi più consigliata agli utenti più esperti).

A questo punto, l’app scaricherà alcuni componenti aggiuntivi e ti chiederà di fornire le autorizzazioni richieste: completati questi step, il gioco sarà fatto.

Le prestazioni della Ambient Music Mod v2 sono paragonabili a quelle di Now Playing su uno smartphone Pixel, anche perché l’app fa affidamento ad una versione modificata di un’app Google chiamata Android System Intelligence e svolge esattamente le stesse operazioni della controparte firmata Google per riconoscere i brani.

Qualora foste interessati ad approfondire la questione ed a scoprire tutto il lavoro svolto dallo sviluppatore per rendere disponibile su tutti gli smartphone non Google la funzionalità Now Playing, vi rimandiamo all’intervento dedicato ad Ambient Music Mod v2, pubblicato direttamente da Kieron Quinn sul suo blog.

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